mercoledì 5 marzo 2014

Delirio. 28.2.14



Ed eccoci ancora una volta qui, ancora una volta ad avere a che fare con questa semplice, labirintica, capricciosa grotta orizzontale.
Il primo obiettivo di oggi è quello di concludere il rilievo interrotto bruscamente la volta precedente per il prematuro abbandono del palmare... Quindi, muniti di tutte le buone intenzioni, Mr. V, Sausa ed io, entrati in grotta, ci avviamo immediatamente in quella zona e in tempi relativamente brevi riusciamo, senza sorprese o complicazioni varie, a concludere questa parte del lavoro. Quindi torniamo alla stanza principale e passiamo al secondo obbiettivo: rilevare il ramo successivo. Ci muoviamo lungo una faglia, sotto ammoniti che si nascondono agli osservatori distratti e grandi cupole che si susseguono una dopo l'altra, tra meravigliosi fossili che, emergendo dalla roccia, sembrano quasi volersi liberare. Continuando il rilievo arriviamo alla fine di questa galleria... possibile che finisca tutto così??? Ovvio che no! proprio là, dove la galleria sembra voler chiudere, si aprono non uno, non due, ma ben tre (!!!) piccoli passaggi, bassi ma invitanti. 


Uno di questi è invitante a matula, come molti altri passaggi in questa grotta, che spesso portano a piccole stanzette che chiudono lì, a volte smorzando l'entusiasmo. Avendo due possibilità, mi getto quasi istintivamente in quello che dei due buchi sembra il più angusto, senza però aspettarmi molto. Superata la strettoia noto con piacere che non è stata fatica sprecata; comincio a strisciare, poi camminare, e di nuovo strisciare, tra colonne, stallattiti e stalagmiti, su gours e pietruzze. L'ambiente è abbastanza articolato e quando, dopo un po' di tempo, torno indietro per riferire cosa ho visto, sono più confusa che persuasa. Poco importa! tutt'e tre attraverso quel pirtusetto! Continuiamo il rilievo e il palmare comincia a dare i primi segni di cedimento ma per fortuna c'è quello di riserva, che poi è QUEL palmare di riserva...
Intanto mi avventuro nell'ennesima strettoia e scopro un altro piccolo pezzo di grotta da rilevare. Stavolta però Mr. V a primo tentativo non riesce a passare e quindi... prima che il palmare titolare ci abbandoni provo per la prima volta l'emozione di disegnare un piccolo pezzo di grotta! Come una bambina all'asilo che disegna un quadrato sgummato per fare una casa, comincio a tracciare le linee per segnare le pareti. Però al posto della maestra che dice "brava! che bello" c'è Mr.V... che, dopo aver ridacchiato con aria sbeffeggiante (ferendo la mia sensibilità artistica!), decide di forzare la strettoia con non poca fatica... va bene, capito, messaggio ricevuto... che siamo pignoli però!!!
Quasi stiamo terminando il rilievo di questo settore, quando ecco che in fondo: ta-daaaaaaaaaan! un altro pirtuso!!! Sembra non voler finire mai questa grotta; come dice Sausa, un delirio!
Strettoie improbabili, che potrebbero passare quasi inosservate e trascurate, diventano passaggi verso ambienti nascosti. Fa un po' la preziosa lei, la grotta... se non ti comprimi un po' modificando la tua stessa forma, se non fai un po' di contorsionismo, se non moduli il respiro per superare quei punti tanto striminziti, allora vedi solo quello che anche tutti gli altri possono vedere... questi invece sono piccoli angoli riservati a chi vuole avere qualcosa di più! E quindi continuiamo ancora, guardando il numeretto che segna l'estensione della grotta crescere sempre di più, anche se lentamente e a costo di tanta fatica. Ma... il palmare di riserva, probabilmente soffrendo del complesso di inferiorità, dichiara forfait alla prima botta, lasciandoci in tredici proprio quando mancano pochi metri per concludere questo ramo. Sembra una maledizione! Dopo vari tentativi di rianimazione andati a vuoto il povero palmare si becca anche qualche offesa non troppo delicata! A questo punto non ci resta che stimare la quantità di lavoro che rimane da fare e uscire. Prima tocca al terzo dei tre buchi incontrati quasi all'inizio... anche questo strettoia-munito, connessa, manco a dirlo, ad un altro ambiente abbastanza grande.
Ultimo giretto in un buco che va verso il basso, nella sala principale. Qui assistiamo allo strano fenomeno del restringimento del passaggio per aumento istantaneo dell'ingombro, molto simile a quello che negli anni si è più volte verificato già in altri contesti (ad esempio all'ingresso dell'Addaura...), di natura infidamente antropica!
La giornata si conclude così, con un po' di lavoro che rimane da fare e ... un palmare da esorcizzare!


Notizia di Nina
Foto di Nina e Luisa
Partecipanti Lulisa, Nina e Marco

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