Ed eccoci ancora una volta qui,
ancora una volta ad avere a che fare con questa semplice, labirintica,
capricciosa grotta orizzontale.
Il primo obiettivo di oggi è
quello di concludere il rilievo interrotto bruscamente la volta precedente per
il prematuro abbandono del palmare... Quindi, muniti di tutte le buone
intenzioni, Mr. V, Sausa ed io, entrati in grotta, ci avviamo immediatamente in
quella zona e in tempi relativamente brevi riusciamo, senza sorprese o
complicazioni varie, a concludere questa parte del lavoro. Quindi torniamo alla
stanza principale e passiamo al secondo obbiettivo: rilevare il ramo
successivo. Ci muoviamo lungo una faglia, sotto ammoniti che si nascondono agli
osservatori distratti e grandi cupole che si susseguono una dopo l'altra, tra
meravigliosi fossili che, emergendo dalla roccia, sembrano quasi volersi
liberare. Continuando il rilievo arriviamo alla fine di questa galleria... possibile
che finisca tutto così??? Ovvio che no! proprio là, dove la galleria sembra
voler chiudere, si aprono non uno, non due, ma ben tre (!!!) piccoli passaggi,
bassi ma invitanti.
Uno di questi è invitante a
matula, come molti altri passaggi in questa grotta, che spesso portano a
piccole stanzette che chiudono lì, a volte smorzando l'entusiasmo. Avendo due
possibilità, mi getto quasi istintivamente in quello che dei due buchi sembra
il più angusto, senza però aspettarmi molto. Superata la strettoia noto con
piacere che non è stata fatica sprecata; comincio a strisciare, poi camminare,
e di nuovo strisciare, tra colonne, stallattiti e stalagmiti, su gours e
pietruzze. L'ambiente è abbastanza articolato e quando, dopo un po' di tempo, torno
indietro per riferire cosa ho visto, sono più confusa che persuasa. Poco
importa! tutt'e tre attraverso quel pirtusetto! Continuiamo il rilievo e il
palmare comincia a dare i primi segni di cedimento ma per fortuna c'è quello di
riserva, che poi è QUEL palmare di riserva...
Intanto mi avventuro
nell'ennesima strettoia e scopro un altro piccolo pezzo di grotta da rilevare.
Stavolta però Mr. V a primo tentativo non riesce a passare e quindi... prima
che il palmare titolare ci abbandoni provo per la prima volta l'emozione di
disegnare un piccolo pezzo di grotta! Come una bambina all'asilo che disegna un
quadrato sgummato per fare una casa, comincio a tracciare le linee per segnare
le pareti. Però al posto della maestra che dice "brava! che bello"
c'è Mr.V... che, dopo aver ridacchiato con aria sbeffeggiante (ferendo la mia
sensibilità artistica!), decide di forzare la strettoia con non poca fatica... va
bene, capito, messaggio ricevuto... che siamo pignoli però!!!
Quasi stiamo terminando il
rilievo di questo settore, quando ecco che in fondo: ta-daaaaaaaaaan! un altro
pirtuso!!! Sembra non voler finire mai questa grotta; come dice Sausa, un
delirio!
Strettoie improbabili, che
potrebbero passare quasi inosservate e trascurate, diventano passaggi verso
ambienti nascosti. Fa un po' la preziosa lei, la grotta... se non ti comprimi
un po' modificando la tua stessa forma, se non fai un po' di contorsionismo, se
non moduli il respiro per superare quei punti tanto striminziti, allora vedi
solo quello che anche tutti gli altri possono vedere... questi invece sono
piccoli angoli riservati a chi vuole avere qualcosa di più! E quindi continuiamo
ancora, guardando il numeretto che segna l'estensione della grotta crescere
sempre di più, anche se lentamente e a costo di tanta fatica. Ma... il palmare
di riserva, probabilmente soffrendo del complesso di inferiorità, dichiara
forfait alla prima botta, lasciandoci in tredici proprio quando mancano pochi
metri per concludere questo ramo. Sembra una maledizione! Dopo vari tentativi
di rianimazione andati a vuoto il povero palmare si becca anche qualche offesa
non troppo delicata! A questo punto non ci resta che stimare la quantità di
lavoro che rimane da fare e uscire. Prima tocca al terzo dei tre buchi
incontrati quasi all'inizio... anche questo strettoia-munito, connessa, manco a
dirlo, ad un altro ambiente abbastanza grande.
Ultimo giretto in un buco che va
verso il basso, nella sala principale. Qui assistiamo allo strano fenomeno del
restringimento del passaggio per aumento istantaneo dell'ingombro, molto simile
a quello che negli anni si è più volte verificato già in altri contesti (ad
esempio all'ingresso dell'Addaura...), di natura infidamente antropica!
La giornata si conclude così, con
un po' di lavoro che rimane da fare e ... un palmare da esorcizzare!
Notizia di Nina
Foto di Nina e Luisa
Partecipanti Lulisa, Nina e Marco
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"Le Taddarite"