Orario di partenza previsto: 7:45...ma ovviamente Ponzio è arrivata in ritardo. Certo, la colpa è di Matteo che doveva andarla a prendere, dice lei (ma voi a che credete?).
Inizio con tono polemico perchè durante la giornata hanno deciso che io sono Pol(emico), ma anche Giorgi, ma anche ParraParra (anche se qui me la gioco con Samantha)...
Comunque, nonostante il ritardo di Ponzio riusciamo a partire, oggi niente macchina m-----a nè macchina S------o (spero che la censura faccia comunque capire il senso), abbiamo la macchina infants (Ponzio e Matteo, con tutti gli zaini e l'aria condizionata, 'sti fighetti!) e la macchina anzians (Claudia, io, Paolo e Samantha, senza aria condizionata a scoppiare dal caldo).
Durante la sosta per caffè e rollò col briustel mi accorgo di aver dimenticato il pranzo per me (poco male, scrocco un ottimo panino con cotoletta alla "cara" Samantha) e le PONZIOMELLE... per colpa di questa mia dimenticanza la nonnistica Ponzio mi costringerà a portare il sacco cibo... e vabbè, me la sono cercata. Ponziomelle che comunque ha portato il mitico Paolo (battezzato Lilli, ma questa è un'altra storia!).
Verso le 10:30 arriviamo, per un pò ho temuto per la mia macchina per via della strada, ma la piccola si è comportata bene, e in ogni caso ho imparato dal Pantina che in caso di emergenza basta mettere acqua gessosa (così il meccanico ti prende pure pu culo!)(Scherzo Marco, grazie dell'aiuto) ('nta m-----a!). Ci fermiamo sotto le pale eoliche e...BLACKOUT, i telefoni non prendono e noi dobbiamo avvisare Simone (e io la mamma)...io propongo con i segnali di fumo, ma mi dicono che prima di entrare in grotta è meglio evitare! Alla fine riusciamo ad avvisare tutti, ci vestiamo e andiamo verso l'ingresso della Zubbia Gapparrone.
Primo punto difficile: la strettoia iniziale! Io in realtà non ho avuto troppe difficoltà, ma il passaggio è veramente stretto...Loredà, per passare tu ti saresti dovuta cospargere di vasellina (come quando torni dalle tue serate pazze con i camionisti che ti chiamano BIMBA!).
Scendiamo il primo pozzetto senza nessuna difficoltà, però arrivati al secondo pozzo non riesco a slongiarmi al frazionamento, una cosa che se fosse successa il mese scorso mi avrebbe fatto entrare nel panico...con calma mi allongio con la maniglia e riesco così ad alzarmi per slongiarmi.
La grotta ci offre un bel po' di concrezioni (cannule, vele, eccentriche), ma noi, fedeli al giuramento fatto, con rispetto rifiutiamo e lasciamo tutto li dov'era! Il nostro obiettivo è raggiungere il "trono", un bel sedile scavato sulla roccia.
Arriviamo al trono su cui prende posto Ponzio, pranziamo e dopo qualche foto torniamo indietro.
Al ritorno troviamo le stesse cose dell'andata, però al contrario!
Con tante difficoltà e un tantinello in ritardo riusciamo ad avvisare Simone, andiamo a comprare la carne (puntine di maiale, sarciccia e briustel da fare alla griglia) nel paese che ha dato i natali al detenuto Vasavasa (che orgoglio!), e ci dirigiamo verso la Grotta dell'Agnello, dove monteremo le tende e forse anche Samantha.
Nel tragitto incappiamo in un inizio di incendio, cerchiamo di chiamare il 1515 ma siamo in culonia e non si possono fare neanche le chiamate di emergenza. Dato il "giallo" che caratterizza la zona è meglio intervenire...proprio quando serve Medioman questo non c'è! Ci chiediamo allora "cosa farebbe Medioman in questo caso??" e dopo una risata collettiva Paolo, con maschio vigore prende delle frasche verdi e con italica forza comincia a cafuddare sulle fiamme, seguendo l'esempio riusciamo a domare le fiamme e soddisfatti ce ne andiamo.
Arriviamo in grotta, montiamo le tende e cominciamo a raccogliere la legna per accendere il fuoco (qualcuno doveva portare il carbone, e non lo sbriciolo del carbone, ma non faccio nomi, tranquilla Ponzio).
"Qui si arroste carne", e tra un bicchiere di vino, qualche segnale di fumo, patatine, puntine, sarciccia, rum e pera, foto a raffica con sorpresa (GaBBriella a ttia taliu), facce improbabili di Claudia, la serata vola nel divertimento generale! Vengono coniati i soprannomi per Paolo, ossia Lilli (Ponzio e Samantha si immaginano me e Paolo dividerci una puntina di maiale come Lilli e il Vagabondo fanno con gli spaghetti, e siccome a Paolo piaceva l'idea di essere il Vagabondo, gli è toccato Lilli!); e per Matteo, ossia Piupiu, ma non ho capito perchè...!
Bacco e Tabacco non sono mancati, e in assenza di Venere ci hanno accompagnato direttamente tra le braccia di Morfeo!
Domenica 10
Mi sveglio verso le 8 per colpa di 2 colombacci che tubano e che hanno lasciato un ricordino sulla borsa della tenda, bastardi. Sento pure la sveglia di Ponzio, la sua pillolina, Lilli con dolcezza le dice "buongiorno", lei risponde con un sincero "ba curcati" (o l'ho sognato?). Mi alzo, a breve si alzeranno tutti.
Caffè, merendine varie, pane e nutella, sigaretta...mi mancava il sudoku e il rituale pre-cesso sarebbe stato veramente perfetto, pazienza!
Il tempo di smontare l'accampamento e ci rimettiamo in macchina, destinazione Eraclea Minoa (o come dice Ponzio Cattolica Minoa), oggi giornata mare!
Arriviamo intorno a mezzogiorno, potete immaginare il caldo. Subito ci buttiamo in acqua, mi ricordo gli insegnamenti di un vecchio saggio cinese che, seduto ai margini di un fiume, mi disse: "licolda che tempelatula di acqua è invelsamente plopolzionale a lagazza e dilettamente plopolzionale a lagazzo",vedendo le ragazze in stile pubblicita vigorsol air-action e noi ragazzi stile "corna" di crastone in seguito a sollecitazione meccanica, capii immediatamente che l'acqua era agghiacciata.
Paolo va a prendere la solita bottiglietta d'acqua...frizzante...e gialla, ma dal prezzo capiamo che il giallo è dovuto alla presenza di oro, Matteo ci delizia con storielle degne di nota (ne cito una soltanto causa memoria breve: cosa fa una lumaca su una tartaruga?........2 lenti a contatto!geniale!!), io e Samantha adocchiamo femmine in giro per la spiaggia, Ponzio non fa nulla di particolare, Claudia, armata di coraggio, va a prendere il pane, altre birre e altri briustel (insaziabili ste donne) e un tubetto di salsa rosa.
Accendiamo un fuocherello nella pineta per riscaldare la carne avanzata il giorno prima e cuocere i wurstell, ci punzecchiamo con gli aghi di pino e basta, poi siamo tornati a Palermo.
Notizia e Foto di: Giorgio
Partecipanti: Ponzio, Samantha, Giorgio, Lilli (Paolo), Claudia, Piupiu (Matteo)