sabato 24 marzo 2012

Spedizione Speleologica Tlaloc 2012

SPEDIZIONE SPELEOLOGICA Tláloc 2012

Il prossimo 3 aprile prenderà il via la spedizione Tláloc 2012, che si svolgerà nella municipalità di Hueytamalco, all’estremo nord orientale dello Stato di Puebla, nel Messico centrale.

GRUPPI PARTECIPANTI

Alla spedizione del 2012 parteciperanno speleologi appartenenti ai seguenti gruppi italiani:

Speleo Club Ibleo

Gruppo Speleologico Bergamasco Le Nottole

Speleo Club Orobico CAI Bergamo

Gruppo Grotte Milano CAI SEM

Gruppo Speleologico Belpasso

A.N.S. Le Taddarite

Gruppo Speleologico Prealpino

Gruppo Grotte Busto Arsizio

Importantissima inoltre la collaborazione del Gruppo Urion di Città del Messico, del Soccorso Speleologico Messicano e della Federazione Nazionale UMAE, che hanno già confermato la loro partecipazione al progetto.

Precedenti spedizioni speleologiche sono state svolte in questa zona negli anni 1998, 2002, 2008, 2010. Da parte messicana questo progetto è stato coordinato dal gruppo URION (Union de Rescate e Investigaciòn en  Oquedades Naturales - Ciudad de Mexico). Da parte italiana inizialmente coordinato dallo Speleo Club Ibleo di Ragusa e dal Gruppo Speleologico Bergamasco Le Nottole. In seguito si sono aggiunti il Gruppo Speleologico CAI Belpasso (CT), la sezione speleologica dell'I.P.N. (Instituto Politecnico National, Ciudad de Mexico), il Gruppo Grotte Milano CAI SEM, il Gruppo Grotte I Tassi CAI Cassano d'Adda (BG) e lo Speleo Club Orobico CAI Bergamo.

Nel 2010 il principale obbiettivo è stato la prosecuzione dell’esplorazione nel neonato sistema Viento –Mama Mia. I due maggiori corsi d’acqua interni del complesso sono stati seguiti verso monte, alla ricerca della giunzione con altre cavità. Alla fine della spedizione il sistema Viento - Mama Mia è passato dai precedenti 5,5 km ai 7 km, con 4 ingressi avvicinandosi molto sia alla Cueva de los Cochinos che al Resumidero de Miquizco il quale, nel frattempo, tra giunzioni e nuove esplorazioni è passato dai vecchi 1,5 km con 3 ingressi ai 2,5 km con 5 ingressi. I sistemi Viento-Mama Mia e Miquizco-Cueva del Camarón, sono ormai distanti solo 20 metri. In caso di giunzione si raggiungerebbe uno sviluppo totale di ben 9,5 km con 9 ingressi. Altre cavità minori sono state esplorate e rilevate.

Molte risorse della spedizione 2010 sono state dedicate alla realizzazione di una carta geologica e alla ricerca idrogeologica che ha visto un’intensa campagna di rilevamento e raccolta di campioni. Questo ha permesso di formulare più chiare ipotesi sull'evoluzione del carsismo locale.

La compilazione di una carta geolitologica di dettaglio con i relativi profili ha permesso di definire l’assetto idrogeologico dell’intera area. Attraverso l'interpretazione di fotografie aeree e delle basi topografiche a disposizione, si è potuto tracciare a grandi linee i limiti tra le diverse unità morfostrutturali e gli elementi idrogeologici che sono stati sottoposti successivamente al controllo di campo. Sono stati prelevati alcuni campioni litologici per eseguire analisi al microscopio su sezioni sottili. Le misurazioni sui parametri fisici delle acque, sia superficiali che ipogee, sono state condotte parallelamente al rilevamento ed hanno portato alla raccolta di dati e campioni per le analisi.

Oltre alla parte esplorativa è stata realizzata un’importante opera di divulgazione e sensibilizzazione per le comunità rurali della zona. Gli incontri hanno sottolineato l’importanza della conservazione delle risorse naturali e nel maggio 2010, a spedizione conclusa, volontari della comunità e della municipalità hanno lavorato fianco a fianco, con l’aiuto dei membri del gruppo Urion, alla pulizia del Resumidero de Miquizco, contenente purtroppo molti rifiuti.

Le varie attività di ricerca sono state documentate sia in forma fotografica che video. Il materiale prodotto è stato utilizzato per realizzare un dvd, in lingua italiana, inglese e spagnola, che in Italia è stato presentato al raduno speleologico internazionale Imagna 2008 mentre dai gruppi messicani al Convegno di Speleologia Americana tenutasi in Texas nel 2009. A livello locale si sono inoltre svolti degli incontri, presso le sedi del CAI di Bergamo e della SEM di Milano, durante i quali sono stati presentati i risultati della spedizione del 2010.

Tutta l’attività si è svolta nell’osservanza delle regole etiche esposte nella Carta di Casola, che mette al centro dell’attenzione il rispetto per le popolazioni, le cavità ed il lavoro dei ricercatori legati al territorio.

PROSPETTIVE DELLA SPEDIZIONE 2012

La nuova spedizione in partenza si pone i seguenti obiettivi:

- L’esplorazione, il rilevamento topografico e la documentazione foto e video delle diramazioni ancora sconosciute del complesso Viento-Mama Mia
- La giunzione di altre grotte del complesso
- L’osservazione biospeleologica degli esemplari presenti
- Il rilievo delle incisioni rupestri precolombiane mostrateci dall’assessore del turismo di Hueytamalco nel 2010

Tutte le attività saranno opportunamente documentate e svolte, come sempre, con la collaborazione e le autorizzazioni delle autorità locali.

venerdì 23 marzo 2012

II Corso di Speleologia di primo livello. Palermo 04 - 22 maggio 2012

L'Associazione Naturalistica Speleologica “Le Taddarite”, in collaborazione con lo Speleo Club Ibleo e con il Centro Speleologico Etneo, organizza il II° Corso di Speleologia di primo livello dal 04 al 22 maggio 2012. 
Il corso sarà organizzato dalle Scuole di Speleologia di Palermo, Ragusa e Catania, sotto l’egida della Commissione Nazionale Scuole di Speleologia della Società Speleologica Italiana e si articolerà in una serie di lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche in palestra di roccia, in forra ed in grotta per fornire ai partecipanti approfondite nozioni tecniche e scientifico-culturali per un corretto approccio all’attività speleologica e agli ambienti carsici nei loro differenti aspetti.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Per la partecipazione al corso è richiesto il pagamento di una quota di 150 euro, quale contributo per le spese organizzative, da versarsi presso gli organizzatori o la sede sociale entro il 27 aprile 2012, compilando contestualmente la scheda di adesione.
La quota di partecipazione dà diritto all’assicurazione infortuni per la durata del corso, all’uso di materiale di progressione di gruppo e personale, a ricevere il materiale didattico e all’iscrizione alla Società Speleologia Italiana e all’ANS Le Taddarite per il periodo di durata del corso. I partecipanti dovranno produrre prima dell’inizio delle attività, pena l’esclusione, un certificato medico di idoneità alla pratica di attività sportiva non agonistica.
Il raggiungimento dei luoghi di attività e il vitto sono a carico dei partecipanti; le lezioni teoriche si terranno presso la sede dell’ANS Le Taddarite in Largo Cavalieri di Malta 1, Palermo.
Gli organizzatori si riservano la facoltà di escludere quei partecipanti che possano pregiudicare in qualsiasi modo il regolare svolgimento delle attività. Il numero massimo dei corsisti, compatibilmente con le attrezzature disponibili, è di circa 20 iscritti ai quali è richiesta frequenza alle lezioni teoriche ed alle esercitazioni, puntualità e serietà.
Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione riconosciuto dalla Società Speleologica Italiana. La frequenza alle lezioni teoriche ed alle esercitazioni pratiche è obbligatoria ai fini del rilascio dell’ attestato.
Gli organizzatori declinano ogni responsabilità per eventuali danni a persone o cose.

Per informazioni e iscrizioni: 
Ass. Nat. Speleologica “Le Taddarite”
Largo Cavalieri di Malta, 1
(giovedi sera dalle 21.30 alle 23.30)


23 Marzo 2012 - Valdesi: i nodi e le tecniche d’armo

Breve storia di un bel pomeriggio di una mite giornata di primavera.
Giovedì sera in sede il buon SIMONE lancia una proposta, andare venerdì pomeriggio a Valdesi per fare una sessione di addestramento sulle tecniche d’armo e sui cari nodi speleo. Io e Nina accettiamo subito, Ponzio era un po’ titubante ma alla fine accetta, quindi rimaniamo che per le 15.00 dovevamo già essere sul posto; e così è stato venerdì pomeriggio io Nina e Simone ci mettiamo in macchina in direzione Valdesi e dopo una interminabile coda in auto riusciamo ad essere puntuali, solamente Ponzio era in ritardo insinuando in noi il sospetto del bidone che dopo numerosi sms e diverse telefonate quel sospetto diventa realtà. Sul posto troviamo anche Na-tasha intenta ad allenarsi in arrampicata che si aggrega al nostro “nutrito” gruppo.
Simone inizia parlando dei principali nodi speleo utilizzati per fare gli armi e i frazionamenti facendoci fare qualche prova a terra, armi in serie ed in parallelo su roccia con spit, fix e piastrine, armi naturali, armi su alberi vivi e frazionamenti vari.
Dopo questa breve discussione su come effettuare un armo o un frazionamento ci mettiamo all’opera ed in arrampicata raggiungiamo un terrazzino in parete dove troviamo delle piastrine che ci saranno molto utili per montare gli armi, i frazionamenti e un bel traverso fatto da Nina.
Si comincia!!!! Nina da un lato e io dall’ altro è la mia prima volta, armo in serie due guida con frizione e si comincia a scendere, per i frazionamenti devo cercare degli attacchi naturali e appena li trovo sotto la supervisione di S. faccio due frazionamenti e arrivo ben presto a terra, risalgo velocemente disarmando e lascio la corda a Na-tasha e anche lei anche se con qualche pasticcio riesce ad arrivare a terra, Nina fa lo stesso da un’altra parte con lo stesso scopo.
Per concludere in bellezza il pomeriggio S. dà l’ingrato compito a Nina di fare un bel traversino per poi fare la discesa su un altro punto e lo stesso devo fare io cercando un’altra via per la discesa. Na-tasha ci saluta e noi continuiamo col nostro lavoro mentre S. ci fa un po’ di foto.
Ormai è tardi così decidiamo di andare via tentando stavolta la discesa in doppia che riesce senza non poche difficoltà a Nina visto la corda cartonata io monto il discensore e faccio la discesa classica e Simone dopo aver smontato la corda scende in arrampicata. Dopo aver raccolto tutta l’attrezzatura ci dirigiamo verso la macchina e poi verso casa. Bel pomeriggio di addestramento, bel panorama e sopratutto bella compagnia.
P.S. ricorda che la ghiera del moschettone non deve mai toccare le pareti rocciose e la corda non deve mai “stricare” da nessuna parte.

Notizia di: Angelo
Partecipanti: Simone, Nina, Na-tasha e Angelo
Foto di: Simone
Bidoni di: Ponzio


domenica 18 marzo 2012

18 Marzo 2012 - Esplorazione Chiuse

Chiuso, caso chiuso... ma non troppo

Splendida giornata primaverile per fare un giro a caccia di nuove grotte.
Oltretutto, ancora attanagliato da malesseri e febbri, di restare anche domenica a letto da solo triste, vastunato e abbandonato, per poi farmi prendere in giro da quattro nicaredi... no, niente, tachipirina in tasca e via, in auto verso un’area già ispezionata tanti anni fa.
Si recuperano un pò di persone, ci si ritrova all’appuntamento e si inizia a fare strada comodomente verso il trapanese.
Godendo degli splendidi panorami, siamo anche costretti a rallentare lungo le ultime curve per non far migrare la colazione dallo stomaco ad altri lidi, ma va bene così.
Arrivati in loco, scopriamo che una delle strade che dovevamo percorre in auto è sbarrata! Fa niente, ci si veste, ci si cambia, ci si prepara, si distribuiscono equamente i carichi e via alla ricerca di nuove grotte.
Negli anni il paesaggio è sommariamente lo stesso. Una cava, un’area pianeggiante, una piccola forra nei gessi, una valle cieca... sono i dettagli che cambiano e purtroppo per noi i dettagli fanno molto e cambiano in peggio.
Della forra che ricordavo, solo l’ultimo pezzo è accessibile e non ricoperto. Tutta la porzione di monte è scomparsa e l’ho ritrovata solo in vecchi appunti, vecchie foto e nei miei ostinati e pesanti ricordi.
Per fortuna, il tratto di valle resta aperto e ci accoglie con un bel pozzo che va giù, giù...

In lontananza si vedono anche persone che sistemano una vigna, ed essendo nei loro terreni, una rappresentanza diplomatica (Lombrellone e Luisa) vengono mandati in avanscoperta per farci conoscere e farci dare indicazioni.
Purtroppo, nonostante la gentilissima ospitalità dei locali, ci comunicano che la valle cieca a cui si mirava è stata furbamente chiusa, con conseguente allagamento del terreno, formazione di un ristagno, impossibilità di coltivare e anche di entrare in grotta... BRAVIII!!!
Tutti eccitati si provvede all’armo, che una congiuntivitica valchiria provvede a sistemare.
Ma avendo nella squadra ottimi elementi da sbarco, si riesce a trovare pure un ingresso abbastanza comodo che rende inutile l’utilizzo delle corde.

Poco male, l’armo di completa, si ritocca, si trasforma, e serve pure da esercitazione.
Lombrellone si sa è svelto di parola e anche nei fatti e non perde l’occasione per fare una bella esplorazione, superando un sifone accompagnato da un simpatico scroscio d’acqua.
L’esplorazione va benissimo, il rilievo un pò meno.. visto che le forze sono poche del rilievo se ne devono occupare i giovani, che però non trovano accordo su come fare, dove, quando e perchè e alla fine si torna su solo con i dati della poligonale.
Mentre si procede a qualche altra variazione d’armo, parecchi ne approfittano per fare asciugare le robe e anche per fare una passeggiata nei dintorni.
Comodamente poi facciamo strada al ritroso e senza particolare fretta, raggiungiamo nel pomeriggio Palermo.

Notizia e Foto di: Marco
Partecipanti: Luisa, Samantha, Francesca, Lombrellone, Provenzangelo, Riccardino e Marco