A lezione
di… CARTE TOPOGRAFICHE!!
“Chi non conosce le proprie CARTE
non si diverte al gioco della vita” - Non so chi abbia detto o scritto
questa frase, ma penso, con tutta sincerità, che abbia ragione. A noi delle
Taddarite piace molto osservare, scoprire ed esplorare i paesaggi, le grotte, i
panorami che il nostro territorio ci regala. Anche in questo gioco è fondamentale conoscere le carte giuste (che sono sicuramente molto
diverse da quelle della citazione). Per questa ragione, Marco ha pensato bene di
farci una lezioncina sulle carte
topografiche che raffigurano in dettaglio le caratteristiche morfologiche
del terreno, permettendoci non solo di immaginare e osservare le forme del
paesaggio, ma anche di orientarci (quindi niente più “Mi sono persa!” o “Dov’è
il bagno??”).
Farò un breve riassunto della
spiegazione… in questo modo chi non c’era potrà capire quali sono stati gli
argomenti salienti della lezione.
La cartografia prevede la
rappresentazione in piccolo della superficie terrestre. Questa operazione non è
affatto semplice. Il nostro pianeta, infatti, ha una forma davvero particolare,
che è necessaria da definire per il funzionamento di alcuni sistemi di
posizionamento come, per esempio, il nostro amato GPS.
Se la Terra fosse omogenea e
immobile la sua forma sarebbe quella di una sfera perfetta… purtroppo così non
è (che culo! -.-); Pertanto è necessario adottare dei modelli per
rappresentarla. Tra questi ricordo: quello che identifica la forma del nostro
pianeta con quella di un solido chiamato “Geoide” (la figura che la Terra assumerebbe se il
l.d.m. si estendesse in continuità anche dove si trovano le terre emerse,
colmando le eventuali depressioni e cancellando i rilievi); e il modello che
identifica la forma terrestre con quella di un ellissoide.
Per la complessità della formula
matematica del Geoide, oggigiorno si preferisce considerare la superficie
terrestre come ellissoidale (anche perchè meno approssimata). Poiché, in base
al punto in cui mi trovo, posso ottenere degli ellissoidi differenti, è stato
necessario nell’ 84 definirne uno che avesse una valenza universale e che fosse
definito come “ellissoide di riferimento”. Su questo si basa il WGS84, un
sistema di coordinate geografiche geodetico. (In questo contesto sono stati
chiariti altri tipi di concetti come quello di Datum, che non sto qui a spiegare). Il sistema WGS84 non ha associata una rappresentazione
cartografica ufficiale, e dunque, per tale scopo, viene utilizzata la
rappresentazione UTM (Universal Transverse of
Mercator). Immaginando la terra come un solido (dunque a tre dimensioni) per
rappresentarla su carta (a 2 dimensioni) bisogna svolgere un’operazione
definita proiezione. Esistono diversi tipi di proiezioni. La rappresentazione
UTM prevede la "Proiezione
Conforme di Gauss" (derivata da quella di Mercatore). Si tratta di una proiezione policilindrica inversa comprendente
60 fusi di 6° di longitudine e di 160° di latitudine. La proiezione UTM si
utilizza dal parallelo di 80° sud a quello di 80° nord. Per i poli invece viene
utilizzata la Proiezione UPS (Universale
Polare Stereografica).
I
fusi sono divisi in 20 fasce orizzontali di 8°di latitudine; l’incrocio tra una
fascia ed un fuso determina una zona. Ogni zona è divisa in quadrati di 100 Km di lato indicato con una sigla a
due lettere.
In
Italia si parla di “sistema Gauss- Boaga” in cui il territorio nazionale ricade
nei fusi 32, 33 e in parte del 34 per la penisola Salentina. I due fusi
principali si riferiscono al Meridiano centrale di Monte Mario e sono chiamati
Fuso Est e Fuso Ovest. Il sistema cartesiano di riferimento ha dunque l’asse
delle ascisse coincidente con l’Equatore e l’asse delle ordinate coincidente
col meridiano centrale del fuso. Per evitare valori negativi di ascissa si sono
dati alle origine delle ascisse i valori chilometrici di 1500 e di 2520
rispettivamente per il fuso Ovest e per il fuso Est.
In passato l’Istituto Geografico
Militare Italiano (I.G.M.I.) ha realizzato la carta topografica fondamentale d’Italia costituita da diversi
elementi: 1) il Foglio, in scala 1:100.000, con ampiezza di 30’ di Longitudine e 20’ di Latitudine; Ogni Foglio
è caratterizzato da un numero e dal nome della località in cui ricade; 2) Il
Quadrante, in scala 1:50.000, nasce dalla divisione in 4 parti del Foglio. Ha
un ampiezza di 15’
di Longitudine e di 10’
di Latitudine. Vengono indicati con i numeri romani a partire dal quadrante in
alto a destra e proseguendo in senso orario; 3) la Tavoletta, in scala
1:25.000, nasce dalla divisione in 4 parti del quadrante e viene indicato dalla
posizione geografica in cui si trova rispetto al quadrante di riferimento.
Sulle Tavolette troviamo il
cosiddetto reticolato chilometrico, in cui vi è una maglia in cui i lati sono
rispettivamente di 4cm è pari ad un 1 Km. Questo reticolo ortogonale facilita le
operazioni di calcolo delle coordinate chilometriche di un punto con il sistema
U.T.M. sulla carta (esercizio che abbiamo avuto modo di svolgere direttamente
insieme ).
Chiarendo questi concetti di
Cartografia si è poi passati alla definizione di scala di riduzione, di
isoipse, di impluvi e linee spartiacque; e ad alcune operazioni come calcoli
sulle scale e sulla quota di un punto.
E’ stata, per me e così credo per
tutti, una lezione davvero interessante. Consiglio al resto delle Taddarite di
unirsi a noi alla prossima lezione in cui verranno svolte delle esercitazioni!
Presto
anche una lezione sul GPS ;)
Un bacioneeeee a tutti
Wanda (Wanda 4x4, Panda, Vedova nera, Occhi da cerbiatto, Finta
geologa/ naturalista, Un pesciolino di nome Wanda, Fin ché la barca va tu
lasciala andare, ecc…)
P.S. Grande Vattano…! è stato chiarissimo e ha
reso leggera una spiegazione che sarebbe potuta essere di un Geoide
stratosferico.
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