lunedì 28 aprile 2014

Do you like ... Zubbia?


Do you like f...????? 
Ecco la prima frase che Sterco dice al mal capitato tedesco… 
Partiamo dall’inizio, appuntamento al solito posto alle 8 per andare in grotta, fatte le presentazioni tra noi e il tedesco Cristian, portato da Filippo, si parte per la Zubbia Camilleri! 
Si arriva ad Eraclea, grazie alla macchinuzza di Nina, che non ci abbandona e non si arrende mai e all’orientamento di Sterco e Nina, che insieme riescono a fare si e no un mezzo navigatore decente! 

La grotta è bellissima, terza volta che la vedo e ogni volta sempre diversa; scendiamo i 3 pozzetti (ops ma saranno mica 4??? Ohhhh non mi ricordo) e percorriamo il laminatoio con molta tranquillità e parecchio rilassati, visto che siamo cosi pochi possiamo godercela senza nessuna fretta, anche per la gioia del tedesco che ne approfitta per scattare qualche foto...
Troviamo delle zone dove non ci aspettavamo acqua, parecchio allagate e le zone dove solitamente c’è acqua, quasi asciutte, tranquilli il meraviglioso pozzo con tutte quelle sfumature particolari che formano degli anelli concentrici , è rimasto sempre lo stessooooooooooooooo! 
E’ uno spettacolo questa grotta, piccola ma ricca di meraviglie… 
Arrivati in fondo abbiamo 2 opzioni, o risalire su corda oppure uscire attraverso la risorgenza e salire a piedi, siamo stati gentili, abbiamo fatto scegliere all’ospite ( mi sa che si è stancato) perché ha optato per la seconda scelta! 
La risorgenza era parecchio piena d’acqua, ho dovuto sfidare le
mie paure dell’acqua alta per passare, ci sono riuscitaaaaaaaaa!
Dopo il meraviglioso bagnetto, si torna alle macchine e si fa un pranzo veloce. 
E’ prestissimo e prima di rientrare a Palermo, si parte alla volta del vecchio paese, Poggioreale, abbandonato dopo il terremoto del 1968, non prima di aver bevuto una bella birretta rifocillante. Rientriamo in città stanchi e soddisfatti intorno alle 8, contenti di aver fatto conoscere e apprezzare ad un forestiero le meraviglie della nostra terra !!!!!!!!!!!!!!



Ps: Zubbietta , sei un bel parco giochi, torno presto!

Notizia di Vale

Partecipanti: Sterco, Nina, Filippo, Vale, Christian il tedesco

venerdì 18 aprile 2014

11-12-13 Aprile - Dentro le radici dell'Etna

Un'altra grande avventura sta per iniziare!!
Destinazione un Vulcano, non un vulcano qualsiasi, ma uno con la V maiuscola... l'Etna!!!
Siamo in sette: Ponzio, Lillino, Ricc, Panella, Nicola, Sterco e io. 
Partiamo con due macchine in momenti differenti, per poi trovarci a casa di Roberta e Corrado che gentilmente si sono messi a disposizione per ospitarci in una casa, situata sotto le pendici dell'Etna, vicino ad un paesino misterioso chiamato Vena, che conta sicuramente non più di 100 vecchi. 
Dopo le “ottime” indicazioni stradali di Ricc, girando avanti e indietro per Vena, troviamo finalmente la casa......e che Casa.
Riuniti tutti davanti a un camino scoppiettante cominciamo a riempire gli stomaci urlanti dalla fame, e il da farsi per domani. Poi tutti a nanna.

Solita sveglia mattutina, grazie al rompiballe di Sterco. Tutti in piedi si parte per la grotta dei Sognatori. Ritrovati con Corrado e Roberta e arrivati alla grotta, cominciamo ad armare. Mah mah ...dov'è Ponzio!!! 
Ah si eccola, concentrata a prendere un campione di roccia lavica qua poi là, poi giù e la su!!! 
Con tutti quei campioni, potrebbe aprire un museo.
Entriamo tutti in grotta, ma solo in quattro scendiamo in fondo.
Ponzio, Ricc, Corrado ed io, fotografando, catalogando e sopratutto campionando pezzi di roccia, ammiriamo la splendida faglia che il vulcano ci regala.
Con tutti questi campioni, si sente la fatica della risalita in superficie. Ma alla fine siamo tutti su, pronti per un altro mega pasto, ricco di funghi e speck. E si....la pasta del nostro fedelissimo cuoco Nicola ha riempito le nostre pance, mentre il resto delle puntine ha riempito anche le pance dei nostri amici vicini......quattro cani uno dei quali sembrava un orso sempre incazzato.
Stanchi si va a letto.


L'indomani, vedendo che il tempo non è a nostro favore per nostra solita sfortuna, lasciamo l'accogliente casa e i nostri affamati cani di Vena, per dirigerci, con l'occasione, verso Decatlhon, famosissimo per noi atleti nati!
Dopo aver trovato ciò che serviva tra scarpe, felpe, pantaloni e chi più ne ha più ne metta, si fa un breve spuntino....
Spuntino!!!!..... a poco le mandibole non saltavano per colpa del pane.
Comunque, sazi, ci dirigiamo verso la fine di questa avventura.....a casa!!!

 Notizia e foto di Filippo.
Partecipanti: Antonella, Ponzio, Riccardo, Simone, Filippo, Nicola, lillino e Corrado e Roberta.



domenica 6 aprile 2014

Ancora Delirio



Arriere u Delirio!
Finalmente riesco a vedere questa grotta chiamata “Delirio” e sono bastati pochi metri per capirne la motivazione; già da prima di entrarci avevo intuito che tipo di grotta fosse , grazie alle foto e ai commenti
delle altre Taddarite.

Beh, una volta entrato mi sentivo come dentro una fetta di pan di spagna con buchi ovunque e piccole gallerie che vanno in ogni direzione ma che spesso si ricollegano a grandi saloni, difficile orientarsi e soprattutto scegliere dove andare.
Ci dividiamo in 2 gruppi, mentre Nina e Mr V continuano il rilievo io e Antonella vaghiamo per la grotta cercando di trovare qualcosa di inesplorato… in effetti in un una lunga frattura di circa 10 metri, intravediamo una piccola e infida galleria; ci fiondiamo giù a vederla, ma chiude  con un blocco oltre il quale si vede una prosecuzione, decidiamo così di cercare di aprire un varco, operazione abbastanza faticosa ma che va  a buon fine!
Soddisfatti iniziamo a strisciare, arrampicare e a dimenarci come vermi in questa nuova galleria, ma dopo poche decine di metri e un tratto in arrampicata che Antonella ha superato con l’eleganza di Ponzio al parco avventura (se non sapete di cosa sto parlando, chiedete le foto a Ponzio), troviamo un punto di rilievo… e dopo pochi minuti sentiamo le voci degli altri che erano a pochi metri da noi in una galleria parallela…
Concludiamo l’uscita andando a vedere un pozzo denominato  “u stigghiulune” per le sue pareti tondeggianti, circa 20 metri in arrampicata utilizzando come sicura la corda, da qua sembrano non esserci prosecuzioni.


Notizia di Simone
Foto di Marco
Partecipanti: Antonella, Nina, Simone e Marco