Come da tradizione da qualche anno per il ponte
dell’Immacolata la nostra associazione organizza un campo speleo. Quest’anno è
toccato alla ridente cittadina di Sutera sovrastata e contornata da diversi
rilievi gessosi. Questa non è la prima missione che le Taddarite compiono in
territorio suterese, già nello scorso mese di ottobre si era andati a fare
delle prospezioni in delle cavità artificiali e nello specifico in delle
discenderie di vecchie miniere dismesse.
Tutto fila liscio fino a
quando un’allegra pioggerellina rende impraticabile la strada sterrata sul
fondo della dolina con conseguente impantanamento delle macchine.
Fortunatamente un agricoltore della zona riesce a tirar fuori tutte le macchine
rimorchiandole con un trattore cingolato. Ormai fatta sera infangati ed
infreddoliti ci ritroviamo al solito bar per fare il solito aperitivo a base di
birra, patatine e stavolta anche un buon “Punch” caldo. La serata prosegue a
cena al ristorante dove una gran quantità di antipasti, una bella spaghettata
aglio, olio e peperoncino ed un succulento stinco di maiale contornato di
patate al forno ci hanno fatto dimenticare le disavventure pomeridiane.
La
domenica mattina qualcuno dà forfait e qualcuno è costretto ad andare via in
anticipo, quelli che rimangono ritornano alla Rocca Spaccata chi per rilevare
una bella grotta trovata il giorno prima e chi per esplorare una vecchia
discenderia mineraria. La giornata volge al termine abbastanza presto, perché
di strada da fare verso casa ce n’è tanta e dopo aver raccolto tutto “armi e
bagagli” ci salutiamo tutti con un caloroso abbraccio ed un arrivederci alle
prossime esplorazioni.
Un ringraziamento va all’amministrazione comunale,
sempre disponibile ad accogliere gli speleo nel proprio territorio nonché a
tutte le persone gentili e cordiali incontrate in questi giorni di permanenza a
Sutera.
Notizia di Angelo
Partecipanti, per le Taddarite: Betel, Claudia,
Paolo, Chiara, Marco, Angelo, Antonio e Piero.
Per lo Speleo Club Ibleo: Angelo, Sara, Ciccio,
Giovanni G., Carmelo, Salvo, Emilia, Marco e Giovanni C.