domenica 24 ottobre 2010

GROTTA DEI LAGHETTI 24 ottobre 2010


Appuntamento rigorosamente comodo, un paio di soste a Palermo e via verso Belmonte Mezzagno! …si…magari!! Diciamo pure che prima di poter fare strada passano almeno 2 ore considerando che qualcuno arriva con mezzora di ritardo..e senza parte del materiale di gruppo. “E vabbè che sarà mai..vado e torno” , del resto è risaputo che Bonagia e Pallavicino sono 2 quartieri attigui di Palermo!
Più o meno a mezzogiorno si fa strada verso Belmonte Mezzagno!! L’unica interruzione è causata da un tenerissimo batuffolino bianco in mezzo alla trazzera che conduce alla grotta. Giusto il tempo di trovare il padrone della bestiolina e si riparte! Rigorosa pausa “evaquazione” e via verso la grotta!
“Preferite la strada breve e faticosa o quella lunga e tranquilla?” …qualunque decisione si prenda tanto c’è sempre una fregatura (in realtà avevo scritto qualcos’altro ma mi hanno detto che non si può fare!!). Vada per la lunga, tranquilla..e..pendente aggiungerei! Ma siccome siamo in Sicilia, dove a soli pochi metri da tutte le grotte si trova un ampio parcheggio con zona ristoro, in breve tempo si arriva a destinazione.
L’ingresso della grotta si presenta particolarmente stretto..e fino qui ok..a parte qualche piccola imprecazione causata dall’incastro dei “panari”, specialmente delle donzelle, si giunge alla prima sala dove veniamo accolti dagli abitanti del luogo..i preferiti della Stokka Junior, la quale ci delizierà dei suoi versi di disgusto per la durata della visita. Effettivamente un ragnetto ogni tanto ci sta ma tutti questi…mai visti così tanti tutti insieme..e così grossi 0_O
Mentre si procede verso il fondo della grotta Nemo va lasciano boccette qua e là per il bene della scienza. Piccola sosta di rifocillamento vicino ai laghetti e si prosegue verso il fondo dove nell’attesa che lo stillicidio riempia le provette si fa un po’ di salotto…almeno fino a che l’aria non diventa irrespirabile.
E si decide quindi di tornare all’aria aperta ovviamente non prima di aver dato l’ultimo saluto ai nostri amici aracnidi!!( ho detto aracnidi..non arachidi!!).
Rigoroso cazzeggio fuori e via in direzione del bar più vicino per il doveroso rituale post-grotta di birra e patatine (scadute!!).

Notizia di: Stokka
Partecipanti: La Gatta, Ramarro Marrone, Ceres, Nemo, Stokka e Stokkina

domenica 10 ottobre 2010

Magica Forra del 10 al cubo ( 10 -10 -10 )


L’incontro e alle 7:30 davanti ai cancelli dell’università. All’incontro ci presentiamo io, tutina, Emilio, Claudia e Martina. Comincia il nostro viaggio per le Madonie, durante la strada, tra canzoni di Gigi d’Alessio e Claudio Baglioni (dove non so come viene sempre pronunciata la parola ano), la nostra attenzione viene magicamente attratta da una trattoria dove avremo goduto della compagnia del fantastico Nicola, però il nostro senso del dovere ci fa proseguire verso la nostra meta.
Arrivati ci cambiamo e verso le 10:00 cominciamo il nostro cammino per il primo pozzo di Gola secca, durante il tragitto rimaniamo incantati dalle bellezze della natura, funghi di tutti i tipi, caprioli (o daini); il bosco sembra accoglierci e darci il benvenuto, frammenti di selce  e diaspro si trovano sulla strada, insomma immersi in questo paesaggio magnifico arriviamo al primo pozzo dove si decide di armare e non di scendere in doppia (cosi per allenarci).
La prima ad armare sarà la CATATONICA claudia… che fra i suoi mille versi (ormai non si esprimeva quasi più a parole) riesce nell’impresa, e giù via il primo pozzo superato. Al secondo pozzo sono io a cimentarmi nell’impresa, piccolo traversino, coniglio, frazionamento e giù nel secondo pozzo dove compaiono i ciclamini, che con il loro bel color rosa fanno da contrasto ad un color verde grigio dominante (dovuto alla vegetazione). Visto che la forra è un ambiente umido abbiamo la presenza di molti muschi e felci, organismi che amano l’umidità visto che per la riproduzione necessitano di acqua. Arrivati al 3 pozzo è il grande miglio ad armare e come in un baleno si arma e tutina scende per andare ad armare il pozzo da 35, unico tratto un po' fastidioso di questo è l’ultimo frazionamento un po’ alto dove viene fastidioso slongiarsi, però alla fine tutti riusciamo a scendere e a goderci in fondo alla forra un po' di meritato riposo.
Alle 15 circa Tutina e il primo a risalire, seguito da me, Claudia Martina ed Emilio (che disarma il 4 pozzo da 35), a seguire nel disarmo: Martina (3 pozzo), io (2 pozzo) e Claudia il primo. Dopo aver risistemato le corde nei sacchi cominciamo a rifare strada verso la macchina. In tutto ciò sempre accompagnati dallo spettacolo magnifico del bosco, dove il vento fa parlare gli alberi come a volerci dire “arrivederci”, come si può immaginare una vita senza questi spettacoli della natura non ne ho idea. Arrivati alle auto Emilio e Claudia, vanno al WC e poi tutti in auto in viaggio per la rituale birra e patatine a Collesano. E poi, a casa, un po' più bravi nel fare ciò che amiamo tanto.

Notizia di: AleAlpino
Partecipanti: AleAlpino, Martina, Miglio, Pampers, Tutina

sabato 9 ottobre 2010

09-10-2010 – Quattru atti!

Nonostante il meteo annunciasse acqua cadente dal cielo, un piccolo gruppetto composto da: Ceres, La Gatta, Pampers e Miglio decide di andarsi a rompere un po’ le corna a sferracavallo… giusto per allenarsi un po’… cosa c’e di meglio che una tranquilla palestrina di sabato?
Alle 9 circa siamo tutti all’appuntamento, dopo un breve briefing ci si veste e si parte alla volta della parete, Io e Ceres ci dirigiamo presso la cima della parete per armare e pulzelle ci attendono giu.
Ceres si cimenta nell’armo del traverso e successivamente della prima campata, mentre io mi occupo di armare la terza, l’armo precede senza grossi problemi tranne qualche dubbio che mi sorge e che Ceres prontamente mi chiarisce.
In breve siamo giù cosi le gentili donzelle possono cimentarsi nelle progressione delle campate, dopo un po’ di su e giù decidiamo di rendere le cose un pizzico più difficili, e nelle terza campata Ceres piazza un bel nodo, con qualche difficoltà anche se non troppe prima La Gatta poi Pampers superano in salita e in discesa il malvisto nodo.
Adesso è il momento del soccorso uomo a uomo… o almeno cosi credevamo… decidiamo che la pulzella da soccorrere è Pampers e che il soccorritore sono io, cosi lei sale sulla corda fino al punto stabilito poi comincio a salire io… ma quasi subito arrivano le lamentele sue e delle sue parti intime… si capisce subito che c’e qualcosa che non va cosi decidiamo di annullare temporaneamente la manovra e di scendere, scesi giù appuriamo che l’imbrago di Pampers era troppo largo cosi lo regoliamo a dovere ma la manovra poi non viene completata per rifiuto della suddetta partecipante, cosi dopo un altro po’ di progressione si fa una pausa e si decide di procedere con il disarmo.
La Gatta si occupa del disarmo della terza campata, mentre io della prima, ed arrivati su Ceres disarma il traverso, tutte queste operazioni si svolgono senza nessun problema, cosi ci si avvia alle macchine si torna a casa!

Notizia di: Miglio
Partecipanti: Miglio, Pampers, La Gatta, Ceres

sabato 2 ottobre 2010

02 Ottobre 2010 – “SferraPalestra Pontificia”

Appuntamento alle 8:30 del mattino alle pendici della nostra cara parete… Io e Ceres arriviamo puntuali e troviamo già ad attenderci Ale Alpino con un signore che raccoglieva “Babbaluci”. Tutina non si fa attendere e dopo i soliti convenevoli ci si prepara e ci si reca in loco. Essendo in pochi Ceres, responsabile dell’uscita, fa una proposta accettata volentieri da tutti: “Picciotti ognuno si arma e si disarma una campata?”
Ognuno dei concorrenti se ne sceglie una (Io la prima, Alpino la seconda, Tutina la terza , Ceres il traverso e in un secondo momento il vuoto), si prepara il materiale e si sale ( ore 10 ca. ), non prima di aver notato con pochissimo piacere che le “ Muschitte” più fastidiose del mondo hanno colonizzato il nostro consueto posto-zaini… (urge pertanto una delle “ElettroRacchette” dei cinesi!!!)
Entro le 12:00 tutto è armato e testato, e visto che tutta la parete è sotto “ il pico del sole” si decide di fermarsi un attimo a “schiticchiare” , ma evidentemente il sole aveva già fatto effetto sulle nostre menti profane che vedevano Sua Santità Papa Ratzinger ovunque e su qualunque mezzo di trasporto transitasse in autostrada!!!
Nel pomeriggio si comincia a fare il solito sali e scendi, fin quando non ci viene a trovare Claudio G. al secolo “John Locke” armato di birrette fresche, molto gradite dai presenti! A quel punto viene l’idea di fare un po’ di soccorsi uomo a uomo, cominciamo io e Claudio (con miei scarsi risultati, ma ho 2 attenuanti: 1) Era la prima volta che salvavo e non venivo salvato; 2) Claudio è l’incidentato più rompiballe mai visto!) , poi di seguito Tutina-Ceres , Ale-Claudio, Claudio-Alfredo. In tutto questo si fanno le 4 e decidiamo che è arrivato il momento di “cogliere le striglie” e andarcene. Cominciamo a disarmare, scendiamo, contiamo e controlliamo il materiale, schiticchiamo un altro po’, commentiamo i risultati ottenuti in giornata e scendiamo alle macchine. Lì ancora un po’ di “Claudio Show” che tormenta il povero Tutina mentre si sveste (e ci sono foto che lo testimoniano che credo sia meglio non pubblicare…) e poi saluti e baci e tutti a casa, ancora un po’ più bravi nel fare ciò amiamo tanto!!!

Notizia di: CCC
Partecipanti: CCC , Ceres , Tutina , Ale Alpino , Claudio G. (Ospiti speciali: Le Muschitte & Sua Santità Papa Ratzinger)