martedì 24 giugno 2014

Cesco, uno di noi, un Rolex award!

Sapevo della candidatura, del progetto, speravo ce la facessi.
E' una gioia enorme, una soddisfazione grande che ci voleva.
Congratulazioni, Cesco.

http://www.rolexawards.com/profiles/young_laureates/sauro_francesco/

"Con il Progetto sui Tepui Amazzonici Cesco (Francesco Sauro) ha ottenuto uno dei massimi riconoscimenti al mondo per le esplorazioni, il Rolex Award for Enterprise.
Questo premio, che non veniva assegnato ad un italiano dal 1993, e in quella occasione fu proprio un altro socio di La Venta, Antonio De Vivo, con il Progetto Rio La Venta, e che solo 8 italiani nella storia hanno vinto, viene assegnato dal 1976 da una giuria sempre diversa formata da otto scienziati provenienti da vari paesi a "Cinque visionari che stanno cambiando il mondo".
Continua a leggere su www.laventa.it"

Verifiche AI-IT (CNSS-SSI) 2014



Finalmente ci siamo.
È l’ora del viaggio. Tanta tensione, preparazione, lezioni in sede, palestre, nonne e zie annodate a casa per ripassare l’uso dei cordini... il gatto di qualcuno ha ancora un prusik sulla coda!!!
È l’ora della prenotazione dei posti in auto, dello stipare i bagagli, dei ritardi all’appuntamento e della partita dell’Italia! (fitusi... anche per radio si è capito che voglia di giocare non ne avevate... concentrati su tatuaggi e depilazioni!!! Ai miei tempi.... era lo stesso... eh eh eh).
Inizia il viaggio e tre auto zeppe di speleo e zaini, lasciano la Conca d’Oro per spostarsi verso la Piana di Gela, per raggiungere le altre tre Taddarite che sono già in Sicilia Orientale con lo scopo di fare guadagnare qualche stella, a dei lussuosi alberghi...
Inizia il viaggio ed è un continuo tentativo di ripassare le ultime norme, i cavilli del regolamento o qualche nodo qui e lì.
Nel frattempo l’Italia esce sconfitta dalla partita del mondiale... poco male, finalmente possiamo ascoltare musica in viaggio.
Il programma della trasferta prevede un rendez-vous a Gela, per cenare con tutti insieme a casa Lombrellone... cosa che riusciamo a fare con un pò di ritardo... il minimo per apprezzare gli effluvi del petrolchimico.

Prima della cena, c’è pure la possibilità di festeggiare... già, perché quest’anno il SiggnòLleo e Marco diventano maggiorenni... 18 anni di attività... e almeno una bottiglia di vino doveva esser sacrificata.

Arrusti mancia e sparamichiate, si fa cena e dopo cena e quindi tutti a letto o surrogati vari... e tutti sfruttando le innate capacità di Attiramoschitt’Angelo, che viene immolato come brandello di carne sacrificale per sfamare tutte le zanzare, pidocchio, pappataci e affini, che hanno passato con noi la serata.

Frugale colazione e via verso Ragusa. Dall’Europa all’Africa, geologicamente parlando, è sempre un bel viaggiare.

Arriviamo a Ibla, meraviglia, tra i primi e ci concediamo una passeggiata, un caffè, un cornetto e un grill!
 


E’ l’ora dell’esame, l’ora del test... 60 domande a cui dobbiamo rispondere... per fortuna la sede del gruppo ospitante ha una bella sala al fresco! Finito il test scritto, si inizia subito o quasi con gli orali... e meno male, perché questa volta gli iscritti all’esame sono veramente tanti e si rischia di fare tardi.
Sfortunatamente Le Taddarite verranno esaminate fra gli ultimi, quindi abbiamo tempo per un panino, per una birra e relativo appanzamento, e altre ore di attesa... fino al termine della prova.. circa le 20.

Per la sera siamo ospiti dei ragazzi dello Speleo Club Ibleo, meravigliosi come sempre, e vai di altra arrostuta e vinello... fino al limite della stanchezza, che ci porta a dormire al centro di protezione civile insieme ai ragazzi del Centro Speleologico Etneo.


La sera passa serena, ottima la pre-colazione con Marsala e cantucci, ancora migliore quella al bar, e via, tutti pronti per la parte pratica dell’esame.






 Anche questa volta la sede è quella di Cava dei Servi, dove una volta arrivati, veniamo divisi in diversi gruppetti per affrontare le prove richieste.
Chi nodi, chi autosoccorso, chi arma, chi spiega, chi accompagna, insomma ce ne è per tutti.
Fortunatamente le prove finiscono presto e tutti ne usciamo soddisfatti per come sono andate. Giusto il tempo di mangiare qualcosa al fresco, di risalire alle auto ed apprezzare il “pallido” sole ibleo.
Per il viaggio di ritorno si fa l’inchino per salutare u Nannò, subito dopo aver lasciato Cristina che ha da lavorare ancora da queste parti.
Viaggio al caldo, nelle ore più assolate di questa estate che inizia. Stanchezza e calo di tensione, noia e musica discutibile... e quasi un’ecatombe al ritorno di speleo dormienti, ma soddisfatti.
Alle porte di Palermo riceviamo la telefonata del nostro direttore di scuola che ci comunica che tutti siamo stati promossi!!! Evviva!

... e il regalo???


Partecipanti: Cristina, Luisa, Nina, Marili, Maddalonza, Riccardo SVA, Simone, Filippo, AI AI Angelo, Paolo, Giorgio, Lombrellone, SiggnòLleo, Marco

Notizia di marco

lunedì 23 giugno 2014

the long road to Ragusa

La lunga strada...

Inizia l'estate, e si parte con gli esami.
Per il fine settimana del 21 e 22 giugno, infatti, è previsto l'esame di qualifica, organizzato dal CER Sicilia della CNSS-SSI, che riguarderà molti anche la Scuola di Speleologia di Palermo e quindi molti della nostra associazione.

Per affrontare al meglio questo impegno, la Scuola di Palermo ha organizzato degli incontri serali sulle tematiche teoriche, e diverse palestre di roccia, per approfondire e migliorare gli aspetti tecnici.


Gli effetti sono stati devastanti!
nella bellissima parete sopra Sferracavallo si sono viste punte di trapano fumanti, signorili e profumieri armi, approcci al trapano, apprezzamenti al pianta-spit... e lodi ai lorsignori Machard, Bachmann e Prusik, oltre i classici cazziatoni e pignateddi per tutti.
Più seriamente sono stati organizzate grandi occasioni di confronto e crescita per tutti noi...
Una cosa è sicura... almeno sulla tecnica di preparazione e consolidamente di panini siamo fortissimi!





Partecipanti: Maddalonza, Marili, Nina, Luisa, Cristina, Filippo, Simone, Giorgio, BorsafrigAngelo, Paolo, Marco
Notizia e foto di Marco

Abisso della Pietra Selvaggia 8 giugno 2014

Pietra Selvaggia o spiaggia selvaggia...?!?...

Ebbene sì!!! Dopo mille indecisioni...?!?!?!?!?!?... Da brava neo taddarita ho resistito alle mie insicurezze, al cielo azzurro,  al sole ed al mare...COSA  FARE DI PIÙ...?!?...POVERA ME!!!...Così, abbandonando l'idea della spiaggia con acqua cristallina, cavura e desolata... mi sono ARMATA in tutti i sensi e... MI INNI VU AD INFILARE DENTRO UNA GROTTA, la Pietra Selvaggia. 
E' una grotta carsica verticale sul Monte Pellegrino, a due passi dalla città di Palermo,  profonda 170 metri, bella dal punto di vista speleologico ed anche molto impegnativa.
Appuntamento ore 8.00, allo START dell'acchianata per la Santuzza (W S.ROSALIA!).
Il gruppo è già riunito e pronto... io invece da verace sicula arrivo con il carretto siciliano, portando un quarto d'ora di ritardo sulla tabella di marcia. Prelevata come un sacco... mi catafotto dentro l'auto di "ciore" ovvero Filippo, insieme a Nina e Filippo... allegramente cantando un ritornello degli Articolo31 facciamo strada, seguendo davanti a noi l'auto di Angelo che ha come copilota Luisa e come zavorre Enrico e Simone. 
Dopo diversi tornanti, arriviamo ad un posteggio fatiscente...catapultati fuori dalle auto...inizia la nostra avventura, dove ahimè il sole non è il nostro migliore alleato. 
Vestizione effettuata, scarpinata vieni a noi...arrivati al "buco"... dopo aver lottato con le fresche frasche ed avuto come compagni di viaggio le zecche...cominciamo ad armare... o meglio Filippo arma... sotto i riflettori di noi tutti... "POVERINO COMU U CHIANCIU"... si dovrà aspettare un ovetto...?!?...
Nell'attesa di scendere... chi è nulla facente viene catturato dalla nostra città... splendida ed imponente per la sua ricchezza ma anche per il tanto cemento... ahimè!!!... Però anche lei, come noi... sta proprio lì... affacciata sul mare con le sue pagliuzze e SOTTO U PICU RU SULI!!!
Sono quattro i pozzi dove ci tufferemo... mhm... meglio di no! Saranno lì ad accoglierci con le loro singolari peculiarità... ALLONGIAMOCI... discensore in mano... GO!!!
Il primo pozzo è una finestra sul cielo, dalle ampie dimensioni ed è profondo 35 metri... si scende che è una meraviglia!!!
Il bello deve ancora venire... ed eccolo qui... arriviamo ad un pozzo... dove un contorsionista ci fa un baffo... un budello davvero stretto impegnativo ma dove il riderci un pò su fa scivolare tutto con disinvoltura e tranquillità. 
Nell'attesa che l'abisso venisse armato...cominciano i primi brontolii allo stomaco... sgranocchiamo qualcosa... nella speranza che giunti alla base del pozzo possiamo apparecchiare la tavola per il nostro prelibato pranzetto... ovvero tutti pezzi di rosticceria... W LA FANTASIA!
Scendendo sempre più... si ammira uno spettacolo che lascia a bocca aperta, soprattutto me che sono nuova di questo meraviglioso mondo... disegni lungo le pareti, stalattiti e concrezioni fanno da padrone. Il fiato viene mozzato quando arriviamo al fondo del pozzo, circa 170 metri, ed entriamo dentro una stanza, chiamata da me "salone delle meduse" le pareti sono tapezzate di concrezioni a forma di medusa... davvero bello!!!
Dopo aver oziato, sgranato quel che era rimasto e riso... non eravamo pronti per la risalita... ma era lì ad attenderci! Armati e disarmando di tutto punto...iniziamo a risalire. Non essendo più corsisti, anche noi neo taddarite riceviamo alcuni incarichi... W IL SACCO!!! 
La risalita è davvero faticosa... la prima ad avere l'apparizione fu Sausa, verso le 18.00, il tepore del sole era ancora lì ad aspettarci... peccato che essendo sudati ed impruvulazzati... non eravamo molto felici di questa accoglienza... ma la nostra città è rimasta ad attenderci con la curiosità di raccontargli la nostra storiella "grottesca"!!!
Ricompattato il gruppo, ci dirigiamo alle auto, lungo il sentiero "zeccoso" del mattino... siamo distrutti, stanchi, fitusi... chi più ne ha più ne metta... ma abbiamo una certezza: siamo soddisfatti, felici e contenti!!!
Visto che siamo stati ammessi a pieni voti... dopo un pseudo mezzo lavaggio ed il cambio abito...ci autopremiamo con la birrozza bella agghiacciata e...tenetevi forte anche con un piatto di stigghiola, che da palermitani DOC... essendo stuzzicati dal ciavuru...non possiamo dire di no... sacrilegio... lutto cittadino ci sarebbe stato! 
Il sole, dietro la montagna, tramonta proprio come la nostra soddisfacente e massacrante giornata volge al termine... non ci restano che gli sguardi pieni ed i sorrisi smaglianti...pronti per la prossima avventura!!!
P.s. il limite delle parole non permette di contenere e di esprimere emozioni o sensazioni così grandi, forse è per questo che le parole non dette sono sempre le più belle... pensiero condiviso al mio gruppo...Luisa, Nina, Angelo, Enrico, Filippo, Filippo "ciore" e Simone.
 Partecipanti:
Luisa, Nina, Marianna, Enrico, Simone, Filippo, Filippo, PietraselvaggiAngelo
Foto di Simone
Notizia di Marianna



venerdì 13 giugno 2014

Pranzo di fine corso



Con il pranzo di fine corso e la consegna degli attestati si conclude ufficialmente il nostro VI corso di primo lievllo.

La giornata purtroppo non è delle migliori a causa delle condizioni climatiche non favorevoli ma non ci siamo arresi e abbiamo comunque, come da giuramento, venerato il porco… ma… ma non in tutte le sue forme perché qualcuno ha preferito lasciare parte della carne al macellaio (quando vi dicono che la carne viene da finale non significa che è di qualità ma che è invisibile), e per questo abbiamo dovuto tradire il sacro giuramento utilizzando le “verdure ed affini” come pasto principale e non come contorno… il tutto per evitare atti di cannibalismo!

Nel pomeriggio le taddaritine hanno superato con orgoglio l’ultima prova e quindi hanno meritato in pieno l’attestato, erano tutti presenti eccetto il bersagliere, probabilmente impegnato in qualche campagna militare.
 
Notizia di Simone
Foto di Giorgio