sabato 18 dicembre 2010

Grotta del Garrone 18 dicembre 2010

A questa uscita prenatalizia siamo in pochi, forse a causa delle temperature piuttosto basse degli ultimi giorni,; salendo verso il paese di piana degli albanesi, infatti, vedo ai bordi della strada quelli che scambio erroneamente per blocchi di gesso alabastrino (e invece era neve) e allora mi domando: “ma a chiana cu ci l’avi a purtari?” ci vorrebbe un geologo, magari esperto di gessi e successioni evaporitiche, ma all’orizzonte neanche l’ombra o_O
Arrivati in loco grazie ai potenti mezzi messi a disposizione dalla tecnologia (motore turbo Diesel da 2500 cc, trazione integrale e marce ridotte), ci cambiamo assaporando il panorama e le gelide ventate di freddo polare che ci fanno drizzare i peli del …., dopo un po’ di strada in mezzo alla neve quagghiata io, Simone e Filmitigno scopriamo che non è stata una saggia idea mettersi gli stivali. La grotta si presenta con un grande antro iniziale a cui è crollato il tetto, permettendo alla luce solare di entrarvi. Marco arma attorno ad un albero per fare foto dall’alto, si cala quel poco che basta per riuscire a coprire con l’inquadratura tutto l’antro mentre noi 3 facciamo da modelli e flashman. Per l’occasione l’uso delle bombolette si rivela una mano santa “SEMPRE SIA LODATO IL DIO CARBURO!!!”. Passiamo a fare foto all’interno dell’antro, si lo so ma mi piace la parola antro… antro antro antro antro antro antro antro antro antro antro antro antro antro antro antro antro antro antro…usando la luce naturale, quella dell’acetilene e quella dei flash per una combinazione davvero interessante. In seguito ci spostiamo a fare foto all’interno del primo e unico salone  che si trova poco dopo “l’antro”, lì ci diamo il cambio a interpretare il ruolo di narciso sulle sponde di un laghetto poco profondo e subito dopo pranziamo con i panini preparati dalle amorevoli mani di Luisa, che per l’occasione sfoggia dei tovagliolini davvero notevoli. Un altro po’ di foto e poi via verso casa a riscaldarci i piedini di fronte al camino…e speriamo che non ci finisca come a Pinocchio!!!

Notizia di: Ceres
Partecipanti: Mr.V, Ceres, Simone e Filmitigno
Foto di: Mr.V




domenica 12 dicembre 2010

Abisso dei cocci 12-12-2010

Appuntamento sotto casa mia, dopo aver caricato le macchine ci dirigiamo spediti verso Castellammare, lungo l'autostrada non manca il cazzeggio con le radioline.
Arrivati a Castellammare ci fermiamo al bar per la rituale cassatella pre-grotta e l'incontro con un socio del C.A.I. Castellammare che ci affida le chiavi della grotta.
Dopo la breve colazione ci spostiamo verso Monte Inici dove posteggiamo, ci cambiamo e ci mettiamo in cammino verso l'ingresso basso dell'Abisso dei Cocci. 
Davanti a noi c'è almeno mezz'ora di strada in salita, carichi di materiale; ogni tanto mi giro a guardare le altre e mi sembra di vedere dal vivo la scenda dell'estinzione di Fantasia.
Arrampico fino all'ingresso e monto corda fissa per permettere agli altri di salire, apro il meraviglioso cancello e dopo gradini infissi nella roccia e scale metalliche da piscina eccoci alla prima sala, ci raggruppiamo e ci rimettiamo in cammino attraverso una condotta con le classiche cupole di erosione da ambiente ipogenico, poi via per un'altro ambiente, per la felicità della mia truppa femminile,  ricco di mi... di stalagmiti alte oltre 2 metri.
Da qui in poi gli ambienti aumentano notevolmente di dimensioni, non si sa prima dove guardare e non avendo molto tempo a disposizione ci dirigiamo ai laghetti e zone limitrofe.
Decidiamo comunque di non rinunciare a scendere un paio di pozzi prima di ritornare. Velocemente armiamo e scendiamo 2 pozzi, di cui il secondo crea qualche problema a chi arma e ad i primi che scendono, tanto da dover cambiare più volte la geometria dell'armo. Arrivati al fondo mangiamo, chi frutta secca (come me) e chi panini con cipolla il cui odore ci ha accompagnato per tutta la mattina. Risaliamo quasi subito visto l'orario, la prima a salire è Cristina che nel salire si accorge che la corda in qualche maniera (ancora non compresa) si è scalzata per la felicità di tutti noi che ancora dovevamo salire!Il ramo lesionato è stato subito isolato e siamo saliti tutti tranquillamente. Appena usciti davanti a noi si osserva un panorama notturno meraviglioso, riscendiamo al freddo e al gelo lungo un sentiero pieno di buffe, ci cambiamo e via al bar!
Chiudiamo l'uscita in bellezza con il mio alcool test sottopostomi dalla polizia pochi metri dopo il bar, ma i pieni polmoni non liberavano alcool ma solo carburo di calcio...

Notizia e Foto di: Simone
Partecipanti: Simone, Stokka e Stokkina, Filmitigno, Averla Piccola e Sammantha