Oilà, ebbene si… il titolo
la dice lunga!
Premetto, e ci tengo a
dirlo, che quando stamattina uscivo di casa per andare all’appuntamento con Mr.
V. e Luisa sapevo già che oggi mi sarei beccata “la relazione”…
La prima volta non si
scorda mai! Oggi anche io farò parte del gruppo che da settimane svolazza al
DELIRIO (copyright Luisa :P)
Prima di metterci in
viaggio raggiungiamo Nina e Riccardo che saranno dei nostri... io e Riccardo
siamo un po’ provati dalle scorribande notturne della sera prima ( il picciotto
si è laureato… e io invece ero… no, non ve lo dico!) ciò nonostante a svegliarci
sono gli allegri racconti sulle prime settimane di rilievo fatti dalle ragazze
e le indicazioni che Mr V ci da su ciò che avremmo dovuto fare…!
La giornata si prospetta
molto interessante e a questo punto non ci resta che arrivare in grotta.
Mr V con mooolta pazienza
mi spiega i primi rudimenti e tutto ciò che serve per potere effettuare dei
rilievi e soprattutto mi mostra le attrezzature che utilizzeremo spiegandomene
nei dettagli i funzionamenti.
Tutto e pronto si parte!
Attraversiamo l’ingresso e
ci fermiamo nella prima sala, lì ci aggiornano sull’ultimo lavoro fatto la
settimana scorsa e decidiamo di procedere per il terzo ramo.
A questo punto ci
separiamo: Nina e Mr V procedono con il rilievo e io, Luisa e Riccardo
svolazziamo un po’ in giro.
E’ il momento di
attraversare la zona “senza pavimento” di cui parlava Luisa la volta
scorsa.. Riccardo zitto zitto, muto muto ce la fa.. adesso tocca a me. Per un
attimo la paura di scivolare in un abisso non conosciuto è tanta ma dura giusto
il tempo di innescare l’adrenalina dell’avventura e (non chiedetemi come) anche
io attraverso il tratto. Quindi anche Luisa ci raggiunge e si va. Tra piccoli
anfratti, insenature e cunicoli ci ritroviamo in una piccola stanza con delle
nicchie cosi “perfette” che, con la scusa di emulare statue di santi, ci fanno
riposare un po’. D’un tratto una voce familiare… Nina.. ci divideva solo una
parete, ma noi riuscivamo solo a vedere una fioca luce e nulla più.
Dopo esserci riuniti tutti
insieme procediamo ad esplorare questo terzo ramo, io seguo Mr V e Riccardo
cercando di imparare quanto più possibile, mi sento tra l’emozionato e
l’euforico… per me è la prima volta, fin’ora le mie uscite sono sempre state in
grotte conosciute, ben definite e con percorsi già segnati. Oggi è tutto nuovo
si va “a zonzo” e si esplora ognuno dove vuole per poi riunirsi con
l’entusiasmo di bambini che scoprono posti nuovi.
D’un tratto un buco, si ma
verso l’alto... cosi Luisa e Riccardo mi invitano a esplorarlo. E’ il primo che
mi fanno affrontare da sola, i loro sorrisi mi incoraggiano ad osare… andare
oltre, iniziare a svolazzare da sola e quando riesco a salire nonostante le pareti
lisce mi si apre un “cupolone” ampio e alto, è bellissimo alla vista e invito
gli altri a dare un’occhiata.
Ormai il ghiaccio è rotto,
come una giovane taddarita lascia la madre e svolazza da sola percorro anfratti
e luoghi in cerca di nuove zone! Sono felice sono già passate quasi 4 ore e Mr
V annuncia:”Ninaaaa apparecchia!!”. Pausa pranzo, panini tutti i gusti + 1
intanto che guardiamo perplessi Riccardo che mangia cibo liofilizzato come se
fosse su un’astronave... bah, questi giovani di oggi! :P
A questo punto, pausa
finita si ricomincia! Si arriva ad un bivio, scegliamo un ramo e a quel punto
ci dividiamo nuovamente, stessa formazione della mattina. Riccardo rimane a
perlustrare la zona superiore e io e Luisa ci infiliamo in cunicoli, pirtusi,
anfratti e quant’altro uno più assurdo di un altro. Incredibile è davvero il
delirio, la grotta continua e continua e continua ora scende e poi di nuovo
risale. Con Luisa arriviamo ad un punto in cui la grotta ci chiede di
continuare a scendere... abbiamo fatto già diversa strada e cosi decidiamo di
fermarci e tornare indietro, abbiamo già molti elementi da dare a Mr V.
Sulla strada del ritorno
strisciamo in spazi talmente bassi e stretti che per un attimo mi disoriento,
credevo che fossimo passati da un pirtuso super stretto e quando Luisa mi fa
notare che la strada è quella parallela non mi resta che esclamare: “Amica, e
io che credevo che la nostra dieta avesse funzionato!”.
Torniamo da Riccardo e
sulla strada del ritorno attraversando un piccolo corridoio stretto e basso
decidiamo di fermarci un po’ a scambiare due chiacchiere. Così mi distendo e
alzando gi occhi una pioggia di cannule mi si presenta dinnanzi. E’ emozionante
scoprire come un luogo cosi stretto e cupo possa trasmetterti la stessa
emozione di un cielo stellato, la compagnia è buona e il tempo è tutto
nostro..le parole scivolano veloci, a volte malinconiche a volte divertenti.
Riccardo dall’alto ci osserva e se la ride, adesso decidiamo di raggiungerlo,
dobbiamo ancora esplorare un’altra parte di questo ramo prima che tornano MR V.
e Nina.
Eccoci di nuovo a
percorrere nuovi spazi stretti…io ne scopro altri due, stessa cosa delle
precedenti..e ancora continua. Torniamo indietro e di Mr V e Nina nessuna
traccia, con Luisa scendiamo a cercarli ma nulla, come risucchiati! Incontriamo
una piccola colonia di pipistrelli e cosi ci allontaniamo per non disturbarli,
risaliamo da Riccardo chiamiamo a voce: “Marcooo, Ninaaaa!”. Il nulla..i minuti
passano e ci chiediamo che fine abbiano fatto. Ci sediamo e aspettiamo e, d’un
tratto sentiamo la risata di Nina..ebbene si avevano fatto un percorso lungo ma
che alla fine li aveva riportati al punto di partenza.. e Nina esclama “Mi sento
un criceto sulla ruota”, la sua faccia la dice lunga, è stanca ma sorride,
sorride sempre, cosi come tutti noi, perché quando sei in grotta è come stare
nel grembo materno e i compagni di avventura sono tuoi fratelli e c’è
amore…amore per quello che si fa, amore per ciò che ti circonda, amore per
questi luoghi che ti fanno sentire piccolo, minuscolo ma VIVO!
Si è fatto tardi,
decidiamo di fare strada verso l’uscita, Mr V è soddisfatto e anche noi, sulla
strada del ritorno nessuno parla, lo fa la radio..noi guardiamo i paesaggi che
ci circondano e le luci del crepuscolo. Io sono stanca parecchio ma felice.
Felice per questa esperienza, la prima. Felice perché non c’è altro luogo dove
vorrei essere se non lì, felice perché quando un giorno si parlerà del DELIRIO
potrò dire: IO C’ERO!
Notizia di Francesca
Foto di .. un pò chiunque
Partecipanti: Francesca, Luisa, Nina, Riccardo e Marco
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"Le Taddarite"