martedì 28 giugno 2011

12 giugno 2011 - Monte Conca (The Call of Dark)

E' passata ormai una settimana dalla mia ultima andata in grotta, per tanti motivi il tempo è volato via cosi tanto velocemente che quasi avevo paura di dimenticare le sensazioni di quel giorno. Oggi però in una solitaria stanza di Praga, mentre fuori piove e bianche mura anonime mi circondano, se richiamo alla mente quella domenica, rumori, odori, parole ritornano facilmente alla memoria, anche magari arricchiti da un pizzico di malinconia da primo giorno lontana da casa.
Siamo in quattro a partire da Palermo, inutile stare a dirvi perchè nonostante siamo partiti presto, fra una culla e una macchina nuova, fra il cane Leo Pippo Manfredi Hohenstaufen e gli “affari loschi” di Mr V., si entra in grotta tardino.
Sono circa le 10 quando la potente pantera (la macchina di Mr V.) si avvicina ad annusare le pendici di Monte Conca. A differenza dell'esperienza precedente il sole splende alto e le moschitte si leccano le zanne (le hanno sicuro, non mi interessa che dite voi bestiologi) quando ci sentono arrivare. Mentre ci cambiamo infatti queste simpatiche e amichevoli creature cercano di insinuarsi in ogni cavità del nostro corpo, e cominciano anche a dare i morsettini di benvenuto che queste adorabili BESTIE son solite elargire a chi ritengono ospite gradito.
Fra una santiata e l'altra, siamo pronti, il sacco cibo tocca a me mentre i sacchi materiale sono sulle possenti spalle dei membri più aitanti e muscolosi del gruppo!!! Mentre Ceres e Simone avanzano per armare, io arranco dietro Mr V. che spedito percorre la galleria iniziale. Siamo già all'attacco del primo pozzo e si comincia a scendere. Oggi mi va di parlare con lei e mentre scendiamo cerco di rimanere per ultima, le dico tante cose che restano fra me e lei, ma le ripeto di continuo a voce alta cosicchè lei possa sentirmi meglio.
Passati i mie punti preferiti, marmitte e bidet, scendiamo giù per il terzo pozzo e poi su lungo la piccola risalitina che porta ai rami nuovi. A quel punto io sono già stanca morta, parlo sempre più da sola (sospetto che lei abbia smesso di ascoltarmi quasi subito) e arranco con fatica immensa verso il pozzo delle Conuliti, pensando che sono serie minchiate quando dicono che “in quei giorni” puoi fare tutto, (col cacchio, non riesco manco a muovermi io!)
Comunque dopo strettoia (che tanto è piaciuta alla mia morbidosa Ponzio), pozzi vari, (di cui ancora conservo un ricordo di fuoco) eccoci a destinazione, e mi raccomando occhio alle conuliti e specialmente alle piramidi di terra che sono delicatissime.
Oggi il nostro primo impavido eroe sarà Ceres che comincia la risalita. Il cannavazzo sembra un poco spento oggi, stanco? Anche lui in quei giorni li? O forse ha mangiato pesante stamattina? boh non lo sapremo mai, ma lui intanto sale. Eh si, oggi abbiamo uno scopo ben preciso vediamo cosa c'è dietro questa bella risalitona già cominciata! Scoprirai un altro velo del tuo fantastico e misterioso mondo, possente signora? Ci donerai nuove e intense emozioni?
O ci farai del male?
Mentre Ceres sale, io e Simone facciamo sicura, e Mr V. fa foto dal basso.
Dopo un pò, sempre più provato, fra un panino e l'altro e le discussioni su chi è più procace fra me e Ponzio (vedi che ti sei persa morbidosa Ponzio?), Ceres lascia il posto a Mr V., il quale arrivato all'ultimo punto montato da Ceres esprime le più alte considerazioni sull'operato di quest'ultimo... (t'avissiro a manciare i cani è una dimostrazione di compiacimento vero?). Comunque fatto sta che noi facciamo sicura, ogni tanto in tre, ogni tanto Ceres ci molla per fare foto. Dal basso lo spettacolo di risale è esaltante, la luce del casco e il fatto di essere così vicini alla meta, rende tutto mistico, e mi fa sentire trepidante e esaltata allo stesso tempo. Marco cerca di pulire la base (o forse sarebbe meglio dire la cima) del nuovo tratto, ma sulle piramidi di terra, cadono le 7 piaghe d'Egitto (come ha detto qualcuno ma questo è troppo lungo da spiegare). In poco tempo sparisce, mentre noi rimaniamo giù ad aspettare.
A breve l'eco della grotta ci riporta i suoi passi e una lieta novella, la signora si è svelata ma dispettosa e difficile com'è ci pone davanti ad un altra sfida: una nuova risalita ci attende, anzi purtroppamente vi attende, mentre a me, qui da Praga non resta che sognare le forme nuove che la signora vi svelerà.

Notizia di: Rosi La Riccia
Foto di: Ceres e Mr V.

Partecipanti: Ceres, Simone, La Riccia e Mr V.


(NdR. Giorno 1-2-3 faremo un campo a Milena in cui cerceremo di portare a termine l'Aracuan Project. Se non sapete cos'è l'Aracuan gustatevi il filmato esplicativo).


martedì 21 giugno 2011

19 Giugno 2011 - Palestra a Sferracavallo

E siamo a domenica, alla tanto attesa e richiesta prima palestra post corso, appuntamento alle 8.30 e arrivano in molti, vecchi e nuovi, chi puntuale, chi meno. Poco più tardi delle 9.00 siamo vestiti di tutto punto e si comincia la salita verso la base della parete, accompagnati da un bel sole cocente che spingerà quasi tutti noi alla fine della nostra avventura ad andare a mare, ma si sa il sole è beffardo… ma questa è un’altra storia e la racconterò tra un po’.
"Di nostra spontanea volontà" andiamo ad armare io, averla piccola e la gatta, ma delle disavventure ci faranno perdere del tempo prezioso che sarà causa di abbronzatura e disidratazione.
Prima di tutto arrivato li sopra mi accorgo di aver dimenticato il casco giù e toccherà ad una corsista, di sua spontanea volontà salirmelo fino a su, ma il problema più grosso è che troviamo i due spit, usati per fare il coniglio, con il quale iniziamo sempre il traverso tappati, sembra con catrame o grasso, terra e pietroline, per fortuna accanto c’è un bel fix intonso e dopo aver perso un po’ di tempo sotto il sole troveremo un altro spit poco sopra e non tanto visibile, anche grazie alle accurate indicazioni di Ceres (meglio di un “Tom Tom”).
Inizio a fare il traverso, man mano passano silvia e nina e iniziano a fare le due campate, Yuri che è rimasta su preferendo scendere con le corde piuttosto che farsela a piedi, mi segue desiderosa di farsi la campata nel vuoto.
Arrivato alla fine del traverso anch’io inizio ad armare la mia campata e Yuri un po’ intimorita, dato che oggi è il primo giorno in cui i corsisti saranno soli ai frazionamenti, mi segue a denti stretti. Finisco l’ultimo frazionamento e mi accingo a dare l’ultimo libera, lo ripeto più volte ma senza ricevere risposta, poco dopo mi accorgo che aveva già fatto il cambio attrezzi e stava scendendo per la seconda campata.
Dopo una breve pausa psicologica i corsisti incominciano la loro risalita, chi sale nel vuoto, chi sale per la seconda campata, uno ad uno salgono tutti, tranne barba nera che si sente un po’ maluccio forse a causa del caldo, forse a causa della nottata trascorsa.
Tutti i corsisti salgono e scendono almeno due volte, anche se l’impatto di essere soli può essere forte, se la cavano tutti egregiamente, sono più spigliati e si stancano di meno, c’è chi si cimenta anche nel provare la discesa in doppia (ma con i piedi a terra) o a piantare uno spit, ma nessuno se la sentirà di scendere nel vuoto senza la compagnia di Mr. V., del Sig. Leo o di Simone nel punto cruciale.
Decisi di andarci a buttare a mare incominciamo la disarmata. Inizio io con il vuoto e un pezzo di traverso, poi Rosi con la seconda campata, Ceres e  Lombrellone con la prima campata e ciò che rimane del traverso.
Velocemente disarmiamo e verso le 15.00 siamo già sotto. Il sole si fa beffa di noi e incomincia a nascondersi dietro le nuvole che si fanno più frequenti e grosse, si alza anche un venticello fresco, che renderà arduo il tuffarsi al mare, ma sincronizzati con i capolini che faceva il sole alcuni temerari riusciranno a farsi il bagno, in compagnia di una sirenetta sorda che ci mostrava quanto erano lunghi i capelli, e di tre fusti, chi con il costume a mutanda chi con la mutanda a costume, che ci allietano con le loro pose maschie, inoltre Marzia inizialmente e poi Ponzio, in veste di estetiste, incominciano a levare capelli bianchi, pare impossibile ma è vero, dalla testa del Lombrellone e spremono numerose puntine a quei poveri malcapitati che gli capitavano tra le mani .
Il sole anche se scarso si fa sentire e decidiamo di andarci a rinfrescare con una bella granita, che come una ciliegina sulla torta mette fine alla nostra lunga giornata di montagna, sole, nuvole, vento e mare.

Notizia de: Il Principe

Foto di: Simone

Partecipanti: Ceres, Nina, La Gatta, il Principe, Lombrellone, Ponzio, La Riccia, Simone, Yuri, Kung Fu Panda, la Triste Figura, l'elemento di Disturbo (Marzia, ex Ghiacciolo all'Arancia), Sucamuoibbu, Roberto (Barbanera), Na-Tasha, Ciac Norris.

lunedì 20 giugno 2011

18 Giugno 2011 - Qanat di Fondo Micciulla

Come detto nella notizia precedente, la nostra associazione si è occupata della gestione delle visite guidate all’interno del qanat di fondo Micciulla, fornendo ai visitatori delle brevi notizie sulla loro costruzione e origine e accompagnandoli lungo il percorso che si snoda lungo un centinaio di metri. Abbiamo allestito un grazioso angoletto con i caschi, corde, moschettoni, spit e carburo sempre accesso, in cui Pollo Sultano con molta professionalità prendeva le prenotazioni e organizzava i turni.
Sono passati anche molti dei ragazzi del nuovo corso (Marzia, Virginia, Yuri, Riccardo, Floriana, Roberto, Francesca, Gabriele e Alessandra), vecchie conoscenze (Ponzio e Famiglia) e delle Special Guest Star (Rrrrrita, Chiara, Cichita e Cichito).
Molte persone ci hanno chiesto di poter rifare la visita qualche altra volta; ci proveremo. Tutti sono stati entusiasti dell’ambiente molto suggestivo, un po’ meno della temperatura dell’acqua. In totale abbiamo avuto 70 visitatori in circa 3 ore e mezza.
 
Notizia e Video di: Ceres
Foto di: Ceres e Simone
Partecipanti: Ceres, Simone, Nina, Lombrellone, Pollo Sultano, Il Principe e Ponzio






sabato 11 giugno 2011

Visita ai Qanat di Fondo Micciulla

La nostra Associazione giorno 18 Giugno 2011 parteciperà alla Fiera delle Associazioni, nell'ambito della manifestazione: "dalla legge 109/96 ad oggi:  15 anni di esperienze sui beni confiscati alla mafia", accompagnando i visitatori all'interno del Qanat di Fondo Micciulla. Maggiori informazioni sull'evento sono presenti nelle locandine che seguono.
Per chi intendesse visitare il Qanat è necessario essere forniti di un cambio completo e se possibile stivali di gomma in quanto è presente dell'acqua al suo interno. La visita si svolgerà dalle 9 alle 13, con durata di circa mezz'ora per gruppi di 10 persone alla volta. Verrà allestita anche una tenda adoperata come spogliatoio dove potersi cambiare dopo la visita.



10 Giugno 2011 - Dimostrazione Tecniche di Progressione

La nostra Associazione, come scritto in precedenza, ha partecipato venerdì alla 9 Festa dell’Ambiente organizzata dalla Riserva Naturale di Contessa Entellina. Arrivati in paese incontriamo subito la cara Enza, direttrice della riserva e i suoi collaboratori Guido e Carlo, amici di vecchia data del nostro gruppo. Mentre tutti sono impegnati nella degustazione del rinfresco (inclusa Nina e soprattutto Ponzio) io comincio ad armare la situazione. L’idea è di allestire due campate dove le giovani e aitanti speleologhe mostreranno al pubblico le tecniche di progressione su corda singola (e non solo). Finito il rinfresco e la pittata dei bambini con i colori ad acqua è arrivato il nostro momento, le due ragazze cominciano a salire mentre Enza spiega al pubblico le manovre che stanno eseguendo. Io e Carlo rimaniamo ad osservare la situazione dall’alto nel frattempo che le ragazze fanno sali e scendi su corda. Finito tutto con gli applausi del pubblico ci fermiamo un po’ a parlare e bere qualcosa con i ragazzi della riserva, dato la tipica calura estiva della giornata. Dopo un po’ siamo già in viaggio per Palermo dove ci aspetta il traffico di corso Vittorio intasato dai vigili.

Notizia di: Ceres
Foto di: Nina e Ponzio
Partecipanti: Ceres, Nina e Ponzio


martedì 7 giugno 2011

9 Festa dell'Ambiente - Contessa Entellina

La nostra Associazione giorno 10 Giugno 2011 chiuderà la 9 Festa dell'Ambiente, manifestazione annuale che si svolge a Contessa Entellina, organizzata dalla Riserva Naturale Grotta di Entella, con una dimostrazione sulle tecniche di progessione su corda singola. A Breve un resoconto completo.


2 giugno 2011 – Monte Conca – Exploration Day

Il mattino si sa ha l’oro in bocca e infatti di buon ora siamo pronti a partire verso Milena, carichiamo la mia macchina in versione camioncino con tutti i sacchi e le attrezzature e si fa rotta verso il solito punto di ritrovo, dove ad aspettarci c’è già Mr.V.
Dopo il caffè, ci muoviamo verso l’inghiottitoio, con la speranza che questa giornata sia propizia per nuove scoperte. Ma quel “Birbante” de Lombrellone purtroppo dimentica gli stivali a casa, perché? Perché li aveva lavati!!! (Ecco perché non si lava mai l’attrezzatura).
Cosa fare allora? Farsi tutta la grotta con le scarpe da tennis? Fortunatamente la morbidosa Ponzio viene in suo aiuto prestandogli gli scarponi (meggh’i nienti). Dopo questa breve pausa Simone e Lombrellone partono per armare, li seguiamo poco dopo. La quantità d’acqua è molto poca, tanto che non si monta neanche il famoso deviatore al secondo pozzo.
Scendiamo tutti abbastanza velocemente e in un batter d’occhio siamo alla base del terzo pozzo.
Adesso comincia il bello.

Sssh... ascoltami... mi ha trascurato per anni, mi hai dimenticato forse? Ti chiamo e ti parlo, sai ancora ascoltare e sentire?
Guarda, ascolta  l’acqua, i tuoi amici scendono e non sentono; tu ascoltala. Ti dice che fuori piove, e tu sai bene che se piove io devo bere, devo dissetarmi...

Si fa strada verso i rami nuovi, risalitina di 3 metri (prima però si mette un Fix nuovo dato che questa grotta è avida di ferro), si striscia per un po’ e si arriva al pozzo strettoia (Estiquatzi!!!) che mi tocca armare a mò di contorsionista. Mr.V. e la Riccia, scesi prima, vanno più avanti ad armare un altro pezzettino, che ci porta al Pozzo delle Conuliti. Pozzo stretto.. ci si sente uno stronzo prima e un rigurgito poi...
Arrivati alla base, davanti a noi si apre un salone spettacolare, che per forme e dimensioni ricorda le atmosfere gotiche delle cattedrali dei romanzi di John Milton, le luci di Simone e V. che sporadicamente ne illuminano il tetto fanno il resto. La quantità di erba, sacchetti di plastica e gambe di bambole fanno ben sperare in nuove vie ancora sconosciute, che però sono oltre una risalita di una ventina di metri, che non permette di vedere se la galleria continua da qualche parte.

Cerchiamo più strade, traversi, risalite, finestre... si cercano vie diverse per raggiungere quella finestra... le pareti, in alto, sono piene di fango, tanto che sembra di aver raggiunto la roccia e invece si buca ancora fango indurito.
L’unica strada da fare, sembra la risalita... va bene, abbiamo capito e se tu vuoi che saliamo di lì, da lì viaggeremo... sei sempre la solita, ogni scoperta non deve essere facile, devi farci penare e sudare... ma sei meravigliosa anche per questo, specialmente per questo.


Si comincia a fare la risalita, si alternano V. e Simone ma proprio a metà il trapano finisce la batteria, rendendo necessaria una nuova incursione. Eccitati per la possibile nuova scoperta cominciamo a uscire, ma arrivati alla base del terzo pozzo ci accorgiamo dal fragore che la quantità d’acqua è alquanto aumentata, questo rende necessaria una risalita ultrarapida per non fare aspettare troppo gli altri sotto l’acqua. Ci accorgiamo fuori che la trasformazione dell’inghiottitoio in WaterWorld era causata dalla famosa “rampata r’acqua” all’esterno.

Ti avevo detto dell’acqua, ti avevo avvisato, mi hai chiesto di restare buona e di accarezzare i tuoi amici... per questa volta l’ho fatto, ti ho accontentato, ma quello che mi hai detto non basta per portare luce dove nessuno è stato.
Torna, parlami ancora, riempi delle tue canzoni, dei tuoi fischi i miei vuoti, fammi sentire il rumore dei tuoi passi, del tuo respiro.
Un’altra volta ancora e avrai nuove orme dentro me.


A turno iniziamo a muoverci nei pozzi fragorosi d’acqua. Saliamo scaglionati cercando di evitare i grossi flussi e sembra che ci riusciamo con comodità. Pian piano, terzo, secondo e primo pozzo sono di nuovo sotto di noi... e quindi fuori, in una tiepida sera di giugno.
Adesso siamo tutti fuori e il “Birbante” lo faccio io, infatti, dimenticandomi i fari della macchina accesi dalla mattina noto che la batteria è totalmente scarica. Meno male che tengo sempre i cavetti per la batteria pronti per questa evenienza. Mr.V. mi dà la scossa necessaria e dopo un po’ siamo pronti per partire alla volta delle nostre case, assonnati, stanchi, a piedi scalzi ma eccitati per l’esplorazione appena conclusa.


Notizia di: Ceres e V
Foto di: Simone
Partecipanti: Simone, La Riccia, Ponzio, Lombrellone, Ceres, Mr. V.

domenica 5 giugno 2011

Agneddu e Sucu e Finiu u Vattio

Con la cena di fine corso si conclude questo primo corso di speleologia organizzato da Le Taddarite. I corsisti non più Corsisti ma ufficialmente Grottaroli hanno giurato sul Manuale di Speleologia di rispettare alcune regole base del vivere in grotta, ovviamente come ultima prova non potevano mancare gli zuccherini, che quest’anno sono stati preparati da Lombrellone con esiti davvero infuocati!!!

(- Bevete e fate passare - gridò Achab tendendo ai più vicini il pesante vaso pieno - soltanto l’equipaggio beva ora. Fate girare, girare! Sorsi corti. Buttate giù adagio, marinai, è caldo come lo zoccolo di Satana. Così, così va magnificamente. Scende a spirale e vi si biforca negli occhi che azzannano come i serpenti. Bel lavoro: è quasi asciutto. Da quella parte è andato, da questa parte torna. Date qua, questo si ch’ è un vuoto! Marinai, sembrate gli anni: così la vita colma e inghiottita è trascorsa. Dispensiere, riempi ancora!!!
Hermann Melville – Moby Dick capitolo XXXVI, Il Cassero)

Un ringraziamento speciale a tutti i ragazzi che hanno partecipato a questo corso, a chi è venuto da lontano per darci una mano e a tutti quelli che anche con poco ci hanno aiutato, mettendo la passione per quest’attività sempre davanti a tutto.
Notizia di: Ceres