Appuntamento ore 09:00 in piazza giotto i primi ad arrivare siamo io e Silvia subito dopo ci raggiungono Simone, Krì e Marco, saliti in macchina ci dirigiamo nella zona di Terrasini dove lungo l'autostrada si presenta di fronte a noi un grande “Fissettone” quindi iniziano le domande: << ci sarà qualcosa?>> <<secondo voi continua?>>. L'unica cosa da fare è quella di indossare il nostro imbrago, caschetto e inizia l'avventura, dopo circa un ora di salita sotto il sole alle nostre spalle si presenta uno scenario davvero mozzafiato.(guarda foto) Arrivati sul luogo interessato Marco, Simone e Krì iniziano ad armare non certo in modo facile, io e Silvia ci avventuriamo nella ricerca di qualcosa ma per nostra sfortuna non c'era nulla di interessante, solo escrementi di pecora. Decidiamo di tornare in zona “Fissettone”, iniziamo a ripassare qualche nodo si fanno foto quando cala il silenzio.....................Lombrellone si fa scappare la fotocamera dalle mani un volo di circa 10m….. CALMA CALMA CALMA… non dico una parola, scendo giù, raccolgo la fotocamera, provo ad accenderla, MAGIA la fotocamera funziona (mugghiu i prima). Risalgo in postazione siamo pronti per esplorare la nostra fessura ma non porta a nulla chiude subito, pazienza, la mattinata è passata la prossima volta andrà meglio…
Notizia e Foto : Lombrellone
Partecipanti : Lombrellone, Mr. V., STK, La Gatta, Simone
18 Marzo 2011 - Grotta della Perciata - “Uccellaccio uccellin”
Dopo esserci riuniti a Valdesi più o meno alle 9 e mezza del mattino io, Lombrellone, Ceres e la Baronessa guidati da Mr. V ci dirigiamo verso Monte Pellegrino.
Lasciate le macchine in uno spiazzo, ci incamminiamo all’interno del bosco, dove eccetto l’attraversamento di un campo di piante MOLTO MOLTO spinose, la passeggiata è piacevole e Marco, nel frattempo, ne approfitta per fare una lezione sulle rocce alla Baronessa.
Arriviamo alla meta che scopriamo essere la “Perciata”. Ai nostri occhi l’entrata della grotta ci appare come un foro di notevole dimensioni circondato per lo più da piante arbustive. Sbirciando all’interno notiamo una sorta di arco dalla quale si scorge della luce esterna, pertanto supponiamo che la grotta abbia due entrate vicine.
Mr. V ci propone di andare a cercare l’altra apertura ma, dopo aver gironzolato un po’ attorno, ci arrendiamo e torniamo senza aver trovato nulla (Lu vidi picchi non ci fidiamo!!!!).
Dopo aver trovato il punto che sembra più adatto per cominciare ad armare, io e Sam facciamo delle prove con il trapano. Così dopo che la baronessa (scopertasi mastra con il trapano) ha fatto un paio di “pirtusi” sulla roccia scelta per la nostra discesa, il lavoro passa a Ceres che continua, sudando e imprecando, ad armare la parete. Nel frattempo che lui fatica noi ce ne fottiamo e c’è chi mangia, chi fa foto, chi gironzola.
Ma ad un certo punto Mr. V dice a Ceres di stare attento a quello che butta giù perché si potrebbero far male….. “Si potrebbero far male!!!!” “Ma chi????” Così cominciamo a fare delle ipotesi su cosa o chi ci potrebbe essere al suo interno: Serpenti, Topi, Ratti, i Gemelli T., Rapaci, Gabbiani.…. “Cosaaa? Cosaaa?” Ma Marco non si scompone e sogghigna misterioso.
Nel frattempo Ceres durante la sua discesa butta l’occhio giù e diventa bianchissimo come non l’avevo mai visto!!! e risale immediatamente senza dire cosa è stato a turbarlo.
Allora scende Marco fin dove è arrivato Ceres ma anche lui prova a fare qualche foto a non sappiamo cosa e risale...il mistero si infittisce!!
E il turno della baronessa che scende, ma, senza scomporsi troppo, ad un certo punto decide di risalire e indovinate?? Anche lei non dice nulla!!
Adesso finalmente tocca a me. Ormai troppo incuriosita da questa grotta misteriosa comincio a scendere e subito noto che non vi era un’altra entrata dall’alto; la luce entrava…è vero!! Ma da un’altra apertura che si trovava sul fondo della grotta (ma fino a qua niente di strano… sorvolando sul fatto che Marco ci ha fatto cercare per mezz’ora qualcosa che non c’era, ma va bene ci piace anche per questo ;-)).
Continuo a scendere guardandomi attorno, aspettandomi nidi o tane di chissà che strano animale, ma non vedo assolutamente nulla. Allora mi viene suggerito di guardare in basso. Seguo il consiglio ma in apparenza anche questa volta nulla di strano e continuo a non capire (si, lo so! Sono proprio tondolona!!!), noto solo dei graziosi “passerottini “ appoggiati su dei “piccoli” massi. Comunico agli altri quello che vedo e Marco mi risponde: “No, Silvia non sono passerottini ma sono gabbiani!” “Gabbiani!!!” Allora finalmente capii che sotto il mio sedere c’erano tanti ma tanti metri di vuoto (circa 130 ). Ma oltre un po’ di strizza durata qualche secondo, accompagnata all’adrenalina e dal tremolio delle mie gambe mi godo un altro po’ lo spettacolo dall’alto e decido anche io di risalire.
Aspettiamo Lombrellone, ormai rimasto l’unico a dover scendere e a cui tocca disarmare, e ci mettiamo di nuovo in cammino verso le macchine, ma prima foto panoramica sul cucuzzolo della montagna, attraversamento di piante MOLTO MOLTO spinose, assalto di un cane con pastore pazzo a seguito (ancora sento la sua inquietante risata alle nostre spalle!!!) ed infine visita al santuario della santuzza, la santa più speleo del paradiso.
Dopo esserci riuniti a Valdesi più o meno alle 9 e mezza del mattino io, Lombrellone, Ceres e la Baronessa guidati da Mr. V ci dirigiamo verso Monte Pellegrino.
Lasciate le macchine in uno spiazzo, ci incamminiamo all’interno del bosco, dove eccetto l’attraversamento di un campo di piante MOLTO MOLTO spinose, la passeggiata è piacevole e Marco, nel frattempo, ne approfitta per fare una lezione sulle rocce alla Baronessa.
Arriviamo alla meta che scopriamo essere la “Perciata”. Ai nostri occhi l’entrata della grotta ci appare come un foro di notevole dimensioni circondato per lo più da piante arbustive. Sbirciando all’interno notiamo una sorta di arco dalla quale si scorge della luce esterna, pertanto supponiamo che la grotta abbia due entrate vicine.
Mr. V ci propone di andare a cercare l’altra apertura ma, dopo aver gironzolato un po’ attorno, ci arrendiamo e torniamo senza aver trovato nulla (Lu vidi picchi non ci fidiamo!!!!).
Dopo aver trovato il punto che sembra più adatto per cominciare ad armare, io e Sam facciamo delle prove con il trapano. Così dopo che la baronessa (scopertasi mastra con il trapano) ha fatto un paio di “pirtusi” sulla roccia scelta per la nostra discesa, il lavoro passa a Ceres che continua, sudando e imprecando, ad armare la parete. Nel frattempo che lui fatica noi ce ne fottiamo e c’è chi mangia, chi fa foto, chi gironzola.
Ma ad un certo punto Mr. V dice a Ceres di stare attento a quello che butta giù perché si potrebbero far male….. “Si potrebbero far male!!!!” “Ma chi????” Così cominciamo a fare delle ipotesi su cosa o chi ci potrebbe essere al suo interno: Serpenti, Topi, Ratti, i Gemelli T., Rapaci, Gabbiani.…. “Cosaaa? Cosaaa?” Ma Marco non si scompone e sogghigna misterioso.
Nel frattempo Ceres durante la sua discesa butta l’occhio giù e diventa bianchissimo come non l’avevo mai visto!!! e risale immediatamente senza dire cosa è stato a turbarlo.
Allora scende Marco fin dove è arrivato Ceres ma anche lui prova a fare qualche foto a non sappiamo cosa e risale...il mistero si infittisce!!
E il turno della baronessa che scende, ma, senza scomporsi troppo, ad un certo punto decide di risalire e indovinate?? Anche lei non dice nulla!!
Adesso finalmente tocca a me. Ormai troppo incuriosita da questa grotta misteriosa comincio a scendere e subito noto che non vi era un’altra entrata dall’alto; la luce entrava…è vero!! Ma da un’altra apertura che si trovava sul fondo della grotta (ma fino a qua niente di strano… sorvolando sul fatto che Marco ci ha fatto cercare per mezz’ora qualcosa che non c’era, ma va bene ci piace anche per questo ;-)).
Continuo a scendere guardandomi attorno, aspettandomi nidi o tane di chissà che strano animale, ma non vedo assolutamente nulla. Allora mi viene suggerito di guardare in basso. Seguo il consiglio ma in apparenza anche questa volta nulla di strano e continuo a non capire (si, lo so! Sono proprio tondolona!!!), noto solo dei graziosi “passerottini “ appoggiati su dei “piccoli” massi. Comunico agli altri quello che vedo e Marco mi risponde: “No, Silvia non sono passerottini ma sono gabbiani!” “Gabbiani!!!” Allora finalmente capii che sotto il mio sedere c’erano tanti ma tanti metri di vuoto (circa 130 ). Ma oltre un po’ di strizza durata qualche secondo, accompagnata all’adrenalina e dal tremolio delle mie gambe mi godo un altro po’ lo spettacolo dall’alto e decido anche io di risalire.
Aspettiamo Lombrellone, ormai rimasto l’unico a dover scendere e a cui tocca disarmare, e ci mettiamo di nuovo in cammino verso le macchine, ma prima foto panoramica sul cucuzzolo della montagna, attraversamento di piante MOLTO MOLTO spinose, assalto di un cane con pastore pazzo a seguito (ancora sento la sua inquietante risata alle nostre spalle!!!) ed infine visita al santuario della santuzza, la santa più speleo del paradiso.
Notizia di: La Gatta
Partecipanti: La Gatta, Mr V, Ceres, La Baronessa, Lombrellone
Foto di: Ceres
19 Marzo 2011
20 Marzo 2011