Domenica 30
novembre: Le Taddarite lasciano a casa imbrago e casco e
si armano di zappe, guanti e mega-forbicioni per riscoprire il pollice verde,
sepolto e incrostato da vari strati di fango. Infatti, in occasione della
giornata conclusiva dell’evento “Preserva la Riserva” organizzato dalla Riserva “Grotta di
Santa Ninfa”, abbiamo voluto dare anche noi il nostro contributo per rimettere
in sesto l’area che il 12 ottobre 2014 è stata devastata da un incendio.
Accolti a
braccia aperte dalla direttrice e dagli operatori della riserva, partecipiamo
all’apertura dei lavori, assieme ad altre associazioni del luogo.
Dopo aver
assistito alla piantumazione di un bel carrubone tocca anche a noi rimboccarci
le maniche, ci armiamo con gli attrezzi del mestiere e raggiungiamo la
risorgenza.
Qui cominciamo a potare rovi con la grazia e l’eleganza che ci contraddistinguono (rimediando spine conficcate ovunque) per poi piantare piccoli alberelli di tamerice e salice. Collezionato un numero ragguardevole di ciunni torniamo sopra al pianoro, dove Lillo, il carrubo che abbiamo portato da Palermo, non aspetta altro che il trasloco in terra piena.
Superata qualche incomprensione con la zappa, anche questa impresa è stata portata a termine con successo.
Qui cominciamo a potare rovi con la grazia e l’eleganza che ci contraddistinguono (rimediando spine conficcate ovunque) per poi piantare piccoli alberelli di tamerice e salice. Collezionato un numero ragguardevole di ciunni torniamo sopra al pianoro, dove Lillo, il carrubo che abbiamo portato da Palermo, non aspetta altro che il trasloco in terra piena.
Superata qualche incomprensione con la zappa, anche questa impresa è stata portata a termine con successo.
Prima di cadere tra le fauci dell’abbiocco da appanzamento, raccogliamo le pezze e salutiamo tutti, soddisfatti della bella mattinata, del nostro lavoro e di aver potuto dare una mano agli amici della Riserva per rimettere in sesto quel piccolo pezzo di Sicilia a cui siamo particolarmente affezionati.
Dovrei dire
che siamo tornati a Palermo ma la verità è che quell’arrostuta continuava a
tuppuliare aleggiando su di noi e una frase ogni due era “ma dobbiamo tornare a
Palermo??”. Si certo…ma prima arrostuta!!
Partecipanti:
Nina, Ponzio, Lilli, Valentina, Flavia, Nicola, Ceres, Fulippo, Gianfranco.
Foto di: un
po’ tutti
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"Le Taddarite"