L’Abisso Purgatorio è una grotta molto frequentata dal nostro gruppo, almeno una
volta l’anno è d’obbligo, infatti i luuunghi pozzi al suo interno permettono di
perfezionare la tecnica di progressione su corda.
Non
mi dilungo quindi a descrivere la grotta in quanto è stato già fatto lungamente
negli anni precedenti, ma mi limiterò a raccontare i momenti che ci hanno
permesso di ridere per un’intera giornata, “praticamente” senza pausa.
Praticamente….ehm…si
proprio praticamente, perché è così che iniziano tutte le frasi di Filippo
eccetto una che ha detto ieri a Nina con molta enfasi mentre con estrema
delicatezza gli facevo notare gli errori durante l’armo: “Lo odio questo Simone
di m**da”.
Attacco
del primo pozzo Filippo è già tutto sudato, ecco perché mi chiedeva
insistentemente se al fondo della grotta fossimo sotto il livello del mare,
forse voleva entrare in costume e con l’asciugamano in spalla.
La
base del primo era un tappeto di mandorle rosicchiate, ma proprio un tappeto,
la mia idea (appoggiata da Gabriella) era che la notte prima i topi avevano
fatto un “fistino” e qualcuno preso dai
fumi dell’alcol di era lanciato dal pozzo, bastava respirare durante il P60 per
rendersene conto(difficile non farlo).
Base
del secondo pozzo, dov’è il sacco cibo?!?!?!Vabbè mi rifaccio sto 60 che sarà
mai.
Mentre
Filippo e Angelo armano Valentina si esibisce in acrobazie su corda, ebbene si
lei ci prova ad essere elegante su corda, ma l’importante è non arrendersi!
Avete
presente il gioco del telefono senza filo? Ecco, Dario da bambino non doveva
essere molto bravo perché era in mezzo al gruppo mentre scendevamo e io
chiudevo, le informazioni che arrivavano dal fondo a me non avevano nesso
logico, “così hanno detto” diceva Dario.
Arrivati al fondo facciamo un giro nel salone guardandoci in giro con la luce di filippo che fa vedere cose che normalmente non arriviamo a vedere con le nostre luci, mangiamo, Filippo indossa la fettuccia a tracolla sorridendo, qualcuno disse che sembrava Miss Italia.
Arrivati al fondo facciamo un giro nel salone guardandoci in giro con la luce di filippo che fa vedere cose che normalmente non arriviamo a vedere con le nostre luci, mangiamo, Filippo indossa la fettuccia a tracolla sorridendo, qualcuno disse che sembrava Miss Italia.
Iniziamo
la risalita con molta calma, siamo stai molto veloci in discesa, possiamo
goderci la grotta lentamente; arrivo al vespino con Gabriella e Valentina,
propongo la solita foto di rito, Vale si mette alla guida ma viene scoraggiata
da Gabriella “No guido io ca tu tafiri a falla partere”!!!!
In
risalita vengo a sapere che Filippo ha detto che Flavia è un ippopotamo, e fino
a fine giornata ha cercato invano di ritrattare il complimento, ma come non
dimenticarsi di questo episodio visto che Filippo ha deciso spontaneamente di
disarmare quasi tutta la grotta? Oh, davvero dico, spontaneamente!
Dario
disarma il primo pozzo uscendo come un ghego (geco in Filippese), sono le 6 e
siamo tutti fuori, birra e pane cunzato e si torna a casa, no aspetta Gabriella
ha dimenticato lo zaino tornando , torniamo indietro qualche chilometro qual è
u problema?
In
serata siamo a casa, penso la giornata sia finita ma non è così, Gabriella mi
contatta alle 11 per chiedermi se fossero mie le mutande da uomo di marca
“semilorde” che ha trovato nel suo sacchetto, 1 non metto mutande di marca 2 ti
pare ca mi cancio i mutanne?. Faccio un giro di messaggi tra i maschi, e le
mutande non appartengono a nessuno. Bah il mistero della mutanda firmata.
Notizia
e foto: Simone
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"Le Taddarite"