E dopo una lunga pausa dovuta alle vacanze, allo studio e alla Sicilia Bat Night, ritorno al delirio.
La grotta più o meno rimane sempre la stessa, è il
gruppo che va cambiando.
Oggi siamo io, Marco, Nina, Antonio e Piero, tutti più
o meno pronti per la missione del giorno: fare foto.
In teoria ci saremmo
dovuti dividere in due gruppi, uno per fare ricerca di vita in grotta (Antonio
e Piero) e l’altro (io, Marco e Nina) per fare foto agli ambienti. Ma, non si sa ne il come
ne il perché, il gruppetto dei maschietti che camminava avanti si faceva sempre
raggiungere e alla fine proseguiva con noi.
Gli spazi e le cose da fotografare
sono veramente tante, basta girare l’angolo o superare una strettoia che ti
senti in un’altra grotta e tutto è bello da fotografare. Durante qualche foto
fatta ad inizio grotta, nel nostro silenzio accompagnato dal “click” della
macchina fotografica sentiamo parlare il duo che, come dicevo prima, faceva
finta di camminarci avanti.
“Noooo al cupolone non possiamo andare” sentiamo
dire a Piero con la sua solita flemma.
Visto che è un po’ che non entro in questa grotta non ricordo bene questo
cupolone. Quest’ultimo rimarrà il protagonista della giornata: il famoso
cupolone dove non siamo andati. La nostra sessione di foto continua. Una volta
le frasi erano sempre le stesse, ma oramai la sintonia è tale che quasi non c’è
neanche bisogno di parlare, due parole giusto per mettere ognuno al suo posto,
poi via con i 4 scatti e si procede. Il tutto sarebbe molto serio e veloce se davanti
a noi non ci fossero Tonino (lo smemorato) e Piero (il chiacchierone). Non
c’era momento in cui durante uno scatto non sentissimo la voce di Piero di
sottofondo che spiegava qualcosa a Tonino. Ora, se questa grotta l’ho
soprannominata Delirio un motivo ci sarà. Riusciamo a orientarci là dentro solo
perché l’abbiamo vista crescere mese dopo mese e ci siamo resi conti di quante
strade diverse portino allo stesso punto. Quindi è ammissibile che qualcuno
(Tonino) che ci entra per la terza volta magari percorrendola velocemente
ancora non capisca dove si trovi. In realtà è ammissibile per tutti meno che
per Piero che cerca di far orientare quel povero ragazzo nel Delirio. Ecco in
uno di questi momenti si sente “vedi, quella era la via preferenziale della grotta,
noi siamo un po’ più a destra….”.
Via preferenziale??? Ma nel senso che la
preferisci??? Insomma, un lavoro che poteva essere quasi monotono è stato reso
molto divertente dai nostri maschietti e nelle foto qualche momento di risata
improvvisa è stato pure colto. La giornata continua con questo stampo ed è
divertente vedere Nina imbarazzarsi per via di un obiettivo troppo vicino e
Marco e Piero stuzzicarla appositamente. Durante il ritorno Tonino si sveglia e
si trasforma in un tipico fotografo da books. Per intenderci è quello che
incita le modelle a muoversi in una certa maniera e ha guardare in un certo
modo l’obiettivo.
Era perfetto, era uguale, era quasi inquietante. Accecate dai
fari sentivamo solo la sua voce che diceva frasi deliranti e rimanere seri era
difficile se non addirittura impossibile. Ma più andavamo avanti, più i fari si
scaricavano, più la stanchezza aumentava più lui faceva uscire delle frasi che
non solo hanno sorpreso tutti ma hanno reso momenti di stanchezza da fine
grotta indimenticabili. Il silenzio era rotto da frasi del tipo: "Marco... in grotta cerco di stare sempre vicino a te... avverto una forte sensazione materna.", "Luisa... i tuoi occhioni mettono luce in questo grande buio" e così via per ognuno, addirittura in qualche momento se le dedicava da solo.
La giornata sembra finita, i fari non ne vogliono proprio più sapere.
Uno fa i capricci, un altro si è scaricato, il terzo sembra più o meno
funzionare, ma con gli spazi ampi che ci sono da solo non è molto da aiuto. E’
così che decidiamo di uscire e fare un giretto in esterno a guardare meglio
nuovi buchetti gia individuati la scorsa volta. E’ in questo momento che i
maschietti si mettono a contare le specie animali presenti in grotta, facendo
finta così di aver lavorato a questo tutto il giorno.
Una volta fuori ci spostiamo poco
lontano e arriviamo al buco. Dentro, l’esploratore numero uno (Tonino) si
infila in una piccola galleria per vedere se continua, seguito
dall’esploratrice numero due (Nina) e l’esploratore curioso numero tre (Piero).
Vengono totalmente inghiottiti da quella galleria, io e Marco abbiamo il tempo
di fare il rilievo della grotta, fare due foto e metterci a chiacchierare del
più e del meno e loro ancora non vengono fuori. Fuori è quasi buio e finalmente
sentiamo qualche voce e vediamo qualche luce.
I ragazzi sono tornati, hanno le
facce molto soddisfatte.
L’esploratore numero uno è emozionato per essere
arrivato per primo in un luogo ancora mai visto, gli altri due esploratori
pensano già alla prosecuzione della grotta e una volta in macchina l’unico
pensiero è rivolto a quando tornare. Ci sono tante foto ancora da fare ma
soprattutto c’è un nuovo luogo da esplorare, chi sa se ci porterà in posti già
conosciuti.
Partecipanti: Luisa, Nina, Tonino, Xò e Marco
Notizia di Luisa
Foto di Xò e Marco
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