martedì 14 ottobre 2014

IL DELIRIO E’ VICINO



E dopo una lunga pausa dovuta alle vacanze, allo studio e alla Sicilia Bat Night, ritorno al delirio. 
La grotta più o meno rimane sempre la stessa, è il gruppo che va cambiando. 
Oggi siamo io, Marco, Nina, Antonio e Piero, tutti più o meno pronti per la missione del giorno: fare foto. 
In teoria ci saremmo dovuti dividere in due gruppi, uno per fare ricerca di vita in grotta (Antonio e Piero) e l’altro (io, Marco e Nina) per fare foto agli ambienti. Ma, non si sa ne il come ne il perché, il gruppetto dei maschietti che camminava avanti si faceva sempre raggiungere e alla fine proseguiva con noi. 
Gli spazi e le cose da fotografare sono veramente tante, basta girare l’angolo o superare una strettoia che ti senti in un’altra grotta e tutto è bello da fotografare. Durante qualche foto fatta ad inizio grotta, nel nostro silenzio accompagnato dal “click” della macchina fotografica sentiamo parlare il duo che, come dicevo prima, faceva finta di camminarci avanti. 
“Noooo al cupolone non possiamo andare” sentiamo dire a Piero con la sua solita flemma. 
Visto che è un po’ che non entro in questa grotta non ricordo bene questo cupolone. Quest’ultimo rimarrà il protagonista della giornata: il famoso cupolone dove non siamo andati. La nostra sessione di foto continua. Una volta le frasi erano sempre le stesse, ma oramai la sintonia è tale che quasi non c’è neanche bisogno di parlare, due parole giusto per mettere ognuno al suo posto, poi via con i 4 scatti e si procede. Il tutto sarebbe molto serio e veloce se davanti a noi non ci fossero Tonino (lo smemorato) e Piero (il chiacchierone). Non c’era momento in cui durante uno scatto non sentissimo la voce di Piero di sottofondo che spiegava qualcosa a Tonino. Ora, se questa grotta l’ho soprannominata Delirio un motivo ci sarà. Riusciamo a orientarci là dentro solo perché l’abbiamo vista crescere mese dopo mese e ci siamo resi conti di quante strade diverse portino allo stesso punto. Quindi è ammissibile che qualcuno (Tonino) che ci entra per la terza volta magari percorrendola velocemente ancora non capisca dove si trovi. In realtà è ammissibile per tutti meno che per Piero che cerca di far orientare quel povero ragazzo nel Delirio. Ecco in uno di questi momenti si sente “vedi, quella era la via preferenziale della grotta, noi siamo un po’ più a destra….”. 
Via preferenziale??? Ma nel senso che la preferisci??? Insomma, un lavoro che poteva essere quasi monotono è stato reso molto divertente dai nostri maschietti e nelle foto qualche momento di risata improvvisa è stato pure colto. La giornata continua con questo stampo ed è divertente vedere Nina imbarazzarsi per via di un obiettivo troppo vicino e Marco e Piero stuzzicarla appositamente. Durante il ritorno Tonino si sveglia e si trasforma in un tipico fotografo da books. Per intenderci è quello che incita le modelle a muoversi in una certa maniera e ha guardare in un certo modo l’obiettivo. 
 
Era perfetto, era uguale, era quasi inquietante. Accecate dai fari sentivamo solo la sua voce che diceva frasi deliranti e rimanere seri era difficile se non addirittura impossibile. Ma più andavamo avanti, più i fari si scaricavano, più la stanchezza aumentava più lui faceva uscire delle frasi che non solo hanno sorpreso tutti ma hanno reso momenti di stanchezza da fine grotta indimenticabili. Il silenzio era rotto da frasi del tipo: "Marco... in grotta cerco di stare sempre vicino a te... avverto una forte sensazione materna.", "Luisa... i tuoi occhioni mettono luce in questo grande buio" e così via per ognuno, addirittura in qualche momento se le dedicava da solo.
La giornata sembra finita, i fari non ne vogliono proprio più sapere. Uno fa i capricci, un altro si è scaricato, il terzo sembra più o meno funzionare, ma con gli spazi ampi che ci sono da solo non è molto da aiuto. E’ così che decidiamo di uscire e fare un giretto in esterno a guardare meglio nuovi buchetti gia individuati la scorsa volta. E’ in questo momento che i maschietti si mettono a contare le specie animali presenti in grotta, facendo finta così di aver lavorato a questo tutto il giorno.
Una volta fuori ci spostiamo poco lontano e arriviamo al buco. Dentro, l’esploratore numero uno (Tonino) si infila in una piccola galleria per vedere se continua, seguito dall’esploratrice numero due (Nina) e l’esploratore curioso numero tre (Piero). 
Vengono totalmente inghiottiti da quella galleria, io e Marco abbiamo il tempo di fare il rilievo della grotta, fare due foto e metterci a chiacchierare del più e del meno e loro ancora non vengono fuori. Fuori è quasi buio e finalmente sentiamo qualche voce e vediamo qualche luce. 
I ragazzi sono tornati, hanno le facce molto soddisfatte. 
L’esploratore numero uno è emozionato per essere arrivato per primo in un luogo ancora mai visto, gli altri due esploratori pensano già alla prosecuzione della grotta e una volta in macchina l’unico pensiero è rivolto a quando tornare. Ci sono tante foto ancora da fare ma soprattutto c’è un nuovo luogo da esplorare, chi sa se ci porterà in posti già conosciuti. 

Partecipanti: Luisa, Nina, Tonino, Xò e Marco
Notizia di Luisa
Foto di Xò e Marco

Nessun commento:

Posta un commento

Caro Utente,
i commenti non firmati verranno eliminati.

"Le Taddarite"