Sarà che ho rotto un pò troppo i
cabbasisi con domande e osservazioni indesiderate, sarà che ho fatto la
testarda-lamintusa-grevia-scucivola (io?????) fatto sta che mi attocca anche
stavolta scrivere la relazione! E che
dobbiamo fare?!
Gli ingredienti principali della
giornata sono: 6 speleologi, 2 trapani, 1 corda dinamica, 1783,6 moschettoni e
anelli, fix e spit q.b.. Ovviamente Mr. V, che si sa, ci tiene all'effetto
sorpresa, non ha voluto rivelare la destinazione, neanche dopo qualche timida e
legittima domanda!
Ci mettiamo in marcia e, superato
anche Terrasini, le mie elucubrazioni mentali vanno a farsi benedire...così mi
arrendo e attendo rassegnata che il destino ci si presenti sotto forma di
qualcosa di non ben identificato. E finalmente eccolo, da lontano si vede un
buco sulla parete, abbastanza grande e sembra anche di facile accesso, se non
fosse per la "recinzione" di reti arrugginite.
Con un pò di fortuna incontriamo
gli autoctoni che, dopo una simpatica chiacchierata (mancavano solo the e biscottini),
ci lasciano posteggiare lì vicino. Prima di incamminarci in direzione di
"quel buco" vinco il mio sacco trapano (fedelissimo come sempre)...e
pensare che stava per finire in mano a Riccardo!
L'attesa però si prolunga ancora
un poco perché prima di andare verso "quel buco" facciamo tappa in un
altro buco, piccolo e palesemente disturbato dall'attività umana. Insomma,
volendo usare il gergo scientifico, proprio lario! Dopo aver fatto il rilievo e
qualche foto, abbandoniamo questa povera vittima e finalmente raggiungiamo il
luogo X che, taa daaaaaan, non è un buco!...non saprei descriverlo bene, ma un
tempo doveva essere un ingresso piuttosto ampio di una grotta ed oggi, dopo il
crollo della porzione posteriore, quello che rimane è un arco.
Svelato il mistero Mr. V assegna
i compitini: Riccardo e Lombrellone cominciano una risalita lungo la parete
interna dell'arco mentre a me tocca inventarmi una campata. Afferro un pò di
materiale e arrivo sul tetto dell'arco, seguita da Mr. V, Lorenza e Fulippo. Mi
guardo attorno e faccio il mio bel progettino: traverso qui, doppio attacco lì,
un paio di frazionamenti e amen...ma visto che io e la fortuna siamo un pò ai
ferri corti trovo la prima difficoltà: ho davanti una parete di salda
roccia-pastafrolla!!
Dopo aver tuppuliato un centinaio
di volte col martello trovo un paio di punti buoni. Il primo buco spetta a Mr.
V che vuole provare il suo leggerissimo, piccolissimo e moscissimo trapano
nuovo. Dopo di che mi lascia le redini e continuo col secondo buco...ma proprio
moscio sto trapano! Adesso posso cominciare a scendere e cercare il punto per
il frazionamento.
Stessa tiritera, tuppulio a
destra e a sinistra, giù e su, in mezzo alle fresche frasche e finalmente trovo
il punto perfetto proprio in mezzo alle pampine di una palma nana...comodo,
no??!! Comincio a trapanare e ...no! non comincio a trapanare...perché il
moscissimo trapano di Mr. V è anche scarichissimo...e quindi, evviva! , passo
in modalità pianta-spit.
E nel frattempo, sentendo quei
due trapanare (con un VERO trapano) per fare la risalita, cresce dentro di me
"l'invidia del trapano". Trapano o non trapano, dopo aver creato un
paio di bellissimi frazionamenti (così belli che gli avrei quasi dato un nome!)
torno a toccare terra, con immensa gioia della mia gamba destra che avevo
smesso di sentire da un pò di tempo! Scongiurata la cancrena, mentre Fulippo e
Lorenza imparano a piantare spit, Mr. V mi mostra come si usano nut e chiodi
per l'arrampicata... ma voi siete folli se pensate di farmi appizzare ad uno di
quei cosi!!
Quando arrivo giù vedo che i
ragazzi sono a buon punto con la risalita, anche se Riccardo, che aveva appena
finito di montare un attacco, aveva l'espressione da gatto con gli stivali:
"posso scendere?? ho fame...". E pausa pranzo sia!
Qua devo fare una piccola
parentesi e cazziare una delle nostre new entry per essersi presentata con dei
toast con la nutella non a norma, addirittura si parla di microgrammi di
nutella!
Per maggiori informazioni rimando
al nostro sito (legge n°8). Chiudo la parentesi con la speranza che non si verifichino più
situazioni tanto incresciose!!
Finita la pausa pranzo Fulippo e
Lorenza fanno un pò di sali e scendi, mentre a me tocca cimentarmi nella
risalita...e allora trapano in spalla e scalette appizzate comincio a salire,
confusa e perplessa. Sotto l'occhio vigile di Mr. V posiziono le scalette e mi
sollevo quanto più posso per fare sto benedetto buco...una parola!
Il mio povero braccio si stanca
presto e dopo una serie di suggerimenti (che non riesco a cogliere) per cercare
di portarmi più in alto, vado in tilt...dopo vari tentativi andati a vuoto, con
il braccio deficiente e la gamba addurmisciuta, raccolgo le ultime forze e
finalmente riesco a finire. Monto l'attacco e, con un pò di amarezza nella
bocca per aver avuto tutte quelle difficoltà, scendo...
Ma chi fuvu, fuodde??!! Lascio il
testimone ai ragazzi mentre io preferisco seguire Fulippo nella sua prima
disarmata. Infatti si è già fatto tardi ed è arrivato il momento di smontare
tutto. E non si può neanche descrivere quale tecnica contorta ha inventato Mr.
V per far disarmare la risalita al povero Riccardino.
Lui avrebbe voluto fare gli
occhietti dolci per chiedere pietà ma il suo aspetto ormai è tutt'altro che
umano, al massimo fa un pò di impressione, ma niente pietà! Quando finalmente
giunge a terra abbandona il portamento e l'espressione da gibbone e libera
Lombrellone che fino a quel momento aveva fatto sicura. Adesso è proprio ora di
andare, raccogliamo tutto quello che ci appartiene e, con Fulippo che fa da
Caterpillar, attraversiamo pietraie e campi di cardi (simpatia al quadrato!)
per tornare alla jeep.
Certamente qualcuno sarà
soddisfatto, qualcun altro entusiasta, ma dopo aver provato la risalita io
rimango in stand by, in attesa di superare questo nuovo scoglio!
(N.d.R. Ci terrei a informare il
gruppo che nella sacca d’armo, al fine di evitare l’effetto cocaina per pulire
il buco per i fix, c’è un pezzo di catetere vescicale tagliato a misura.)
Notizia di: Nina
Partecipanti: Nina, Riccardino,
Lombrellone, Mr. V., Lorenza, Fulippo
Foto di: Mr.V.
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"Le Taddarite"