Un invito che non si può rifiutare.
Il Badino nazionale, come parecchi lo chiamano, avvisa che
deve andare a fare misure nel sistema di Monte Kronio... si può dir di no?
Il tutto rientra nel progetto Kronio, condotto dalla
Commissione Grotte E. Boegan e da La Venta, che dal dicembre dell’anno scorso hanno coinvolto
nelle attività altri soggetti come la soprintendenza di Agrigento, ricercatori
e docenti universitari italiani e stranieri e anche alcuni speleo siciliani.
Raggiungo Giovanni e Ulyana in una piovosa e nebbiosa giornata di febbraio. Il programma della giornata è istallare due stazioni anemometriche all’interno dell’Antro di Dedalo e della grotta Cucchiara per lo studio delle correnti d’aria all’interno del sistema.
Trovando il cancello delle Terme chiuso, abbiamo tempo per
fare una visita al sovrastante museo, alla chiesa e alla grotta del Santo, che
furbamente ha scelto come sede del suo ritiro una grotta riscaldata da vapori caldi.
Finalmente si aprono le porte delle Terme e possiamo andare
giù verso le famose gallerie delle Stufe di San Calogero.
Mi impressiona la differenza fra la mia visita del dicembre
scorso e quella di ora.
Caos, tubi, compressori, medici e provette, tute speciali,
panni a terra, tanta gente di tutta Italia e ognuna indaffarata a far
funzionare una macchina complessa come il progetto Kronio, lascia spazio al
silenzio, a corridoi e stanze vuote, dove Ulyana, Giovanni e io, veniamo a
sapere dal custode che non c’è neanche la luce...
Ci prepariamo. Chi in scarponi e costume, chi il tutina
leggera, chi in canottiera e fuseaux, e mentre Giovanni predispone
l’attrezzatura, io faccio riscaldare la macchina foto. Con Ulyana diamo
un’occhiata all’Antro degli animali e poi alla sala dei sedili.
Ulyana rimane incredula. Lei che proviene da Perm (Russia), che nelle grotte trova il ghiaccio... resta letteralmente senza fiato alla prima botta di vaporee di calore.
Ulyana rimane incredula. Lei che proviene da Perm (Russia), che nelle grotte trova il ghiaccio... resta letteralmente senza fiato alla prima botta di vaporee di calore.
Rapida discesa verso la galleria Di Milia, dove Giovanni
posiziona i suoi strumenti, e noi facciamo qualche foto alle cupole, e agli
ambienti di questa incredibile grotta.
Diamo ancora uno sguardo in giro e la fatidica mezz’ora di soggiorno si avvicina. Prima di salire per la scalinata, ci fermiamo un pò per fare diminuire la frequenza cardiaca e poi su, per l’infinita scala e verso l’uscita.
Ci rifocilliamo, ovviamo a piccoli inconvenienti con il pc
di Giovanni e poi vista l’ora, ci muoviamo verso Sciacca per pranzare.
Il pomeriggio è per la Cucchiara. Anche in questa grotta, restiamo stupefatti dal calore e dalle correnti... e visto che fuori fa anche brutto tempo, dalle nuvole in grotta che sono molto più visibili delle altre volte in cui sono stato in questa grotta.
Andiamo giù e montiamo l’anemometro, scattiamo un pò di foto
e fermi alla sala delle croste riusciamo a misurare una differenza di
temperatura di quasi 10°C
in circa 1 m
di dislivello, fra pavimento e tetto...
All’uscita della grotta una simpatica pioggerella ci allieta lungo il sentiero.
Un invito che non si poteva rifiutare, per passare una
giornata in grotte incredibili con bella gente e per cercare di mettere un
altro tassello nella conoscenza delle Stufe.
Notizia e video di Marco
Foto di Giovanni e Marco
Foto di Giovanni e Marco
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"Le Taddarite"