domenica 10 febbraio 2013

9 Febbraio 2013 - Acqua Fitusa (ma più che altro puzzosa)


E' Sabato mattina, fuori c'è freddo e i nuvoloni neri non promettono nulla di buono. E con gli esami alle porte le brave ragazze stanno a casa a studiare...ma non è il nostro caso. Sausa ed io decidiamo invece che è la giornata perfetta per strisciare, infangarci, prenderci un pò di acqua e freddo e procurarci qualche trauma cardiovascolare...
Batterie cariche e zaini pronti, accompagniamo Mr. V, in qualità di assistenti improvvisate, per la missione del giorno: qualcosa di non ben specificato (come sempre...) all'Acqua Fitusa.  Ci mettiamo quindi in viaggio verso le 9, a bordo della superaccessoriata 500 e, visto che "chi va con la 500 va sano e va lontano", arriviamo in zona un paio d'ore più tardi. Almeno abbiamo avuto il tempo di abituarci gradualmente alle temperature poco amichevoli...o forse no!
Piccola sosta al bar e finalmente ci dirigiamo verso la prima tappa del tour, la sorgente d'acqua sulfurea poco lontana dall'ingresso della grotta. Dopo aver intrattenuto una conversazione dal sapore leggermente surreale con il primo indigeno della giornata, raggiungiamo la sorgente, accompagnati da qualche timido raggio di sole e immediatamente veniamo investiti dalla ben nota fragranza "eau de soufre".
Mentre Sausa si dedica alle foto litigando con le ombre ed il sole, Mr. V esce fuori provette, siringhe e pH-metro e iniziamo a campionare l'acqua, puzzolente ma meravigliosamente calda! E altro giro, altra corsa! Ovvero campioniamo acqua puzzosa, anche in un altro punto, dove sgorga direttamente dalla roccia e stavolta riusciamo anche a piegare al nostro volere il malefico pH-metro e la sonda ribelle.
Il secondo indigeno della giornata, poi, ci espone la sua accattivante teoria sulla relazione temperatura dell'acqua-temperatura esterna...mah si, fanbagno alle leggi della fisica!
Finito questo lavoro arriva il momento di entrare in grotta dove ci aspetta un secondo compito, armati di livella laser, distanziometro, coltellini e... teorema di Pitagora! L'obbiettivo del gioco è calcolare le pendenze delle gallerie principali.
La formazione rimane invariata, Sausa addetta alle foto mentre Mr. V ed io spariamo laser e numeri. Arrivati alla galleria col fratturone sul pavimento, Sausa comincia a mostrare qualche segno di cedimento...prima procede col suo ben noto passo della sogliola spiaggiata, brevettato qualche anno fa, ma poi ci delizia con un nuovo metodo avanzato di progressione: "Rotolino, rotolino, rotolino" praticamente era come osservare i rulli dell'autolavaggio a rallentatore! Qualche altra misura, piccola lezione di carsismo ipogeo e verso le 16 decidiamo di uscire e tornare alla macchina.
Dopo esserci cambiati al freddo e al gelo, restituiamo Mr. V alla famiglia mentre noi, giovani fanciulle "monelle", facciamo strada verso Termini. Affrontiamo il viaggio di ritorno tra una chiacchiera e l'altra, che però magicamente lasciamo cadere quando ci accorgiamo che le montagne, complici il tramonto e la neve, assumono un aspetto e dei colori del tutto insoliti  per noi...rimaniamo ancora un po in silenzio ad ammirare e...poi ricomincia lo sparrucìo, mentre nell'abitacolo avverto il meraviglioso  aroma di uova marce...sulu chista ci mancava!

Notizia di: Nina
Foto e Video di Mr.V.
Partecipanti: Nina, Sausa e Mr.V.






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