"Ore 6:00, suona la
sveglia"...ecco, così sarebbe dovuta cominciare la mia giornata. E invece
no, non erano le 6:00 e quel suono non era la sveglia ma il messaggio di Sausa
che mi avvertiva che stava partendo da casa...cooooooosa?? ritardo,
ritardissimo! Mi lancio fuori dal letto e in 20 minuti magicamente riesco a
preparare tutto, anche i panini per tutta la combriccola.
Sforando di 5 minuti, Sausa,
Riccardo ed io arriviamo in sede dove ci attendono Mr. V e Simone mentre la nuova Ponzio si fa
aspettare ancora un pò. Si parte e Ponzio (oggi Ponziana) ci delizia con i suoi
argomenti preferiti (la sua regolarità intestinale e il
cane-pipistrello-canguro Spit) per quasi tutto il viaggio. Dopo la consueta
sosta al Bar e comincia la salita, molto salita e molto curvosa, su Monte
Inici. Posteggiamo e, rischiando la liquefazione, ci cambiamo e ci incamminiamo
verso l'ingresso dove troviamo un pò di refrigerio.
Inizia così la serie di foto, tra
acrobazie e apnee infinite. Intanto Simone arma il primo pozzo e scende seguito
da Riccardo e Ponzio, mentre Sausa ed io rimaniamo con Mr. V per qualche altro
migliaio di foto: "un millimetro più a destra, un altro pò, ancora....no!
troppo!" grrr.
Primo pozzo, dopo un tratto in
discesa ecco la bellissima risalita: recupero la corda, faccio il cambio e
guardando in alto mi rendo conto che sono decisamente fuori dalla
verticale..."lanciati" eh? cosa??? prima mi convinco di avere
straordinarie doti da spiderman ma poi, rendendomi conto della posizione poco
umana che avevo assunto, mollo la presa
e...I belive I caaaan flyyyy. Riesco ad evitare un disastroso spiaccicamento
alla parete e con tutte le ossa al loro posto salgo. Arrivati al Ramo dei
Cinque comincia l'attività di campionamento intervallata da una abbondante dose
di foto. Simone e Riccardo vanno avanti ad armare il secondo pozzo mentre Mr. V
si tiene ben strette le tre donzelle. Ci fermiamo ad intervalli regolari grazie
alla sindrome da campionamento compulsivo che sembra aver attanagliato Mr. V,
ma con questa scusa spulciamo ogni angolino della grotta e mi accorgo della
bellissima volta della galleria, tra rosso ammonitico e cupole...queste forme
"morbide", questi colori così particolari e anche la temperatura
piacevole mi trasmettono una sensazione di tranquillità, difficile da spiegare.
Proseguiamo arrivando al secondo
pozzo, scendiamo ed ecco che comincia “La Galleria”. Anche qui il tetto è
formato da cupole che si affollano sovrapponendosi ma le pareti stavolta ci
raccontano un'altra storia, più antica, di fasi deposizionali diverse,
intervallate da striature arancioni, rosse, viola...e Mr. V ci aiuta a
decifrare quello che la grotta ci vuole dire. Un pasto fugace e continuiamo
l'attività foto-campionamento, tra martelli e scalpelli che volano, sacchetti
in via d'esaurimento e tanto eleganti quanto rovinose scivolate su cumuli di
guano (in gergo tecnico "culate"). Prima di raggiungere i ragazzi
visitiamo la sala adiacente a quella da dove parte il terzo pozzo e troviamo delle
stupende colate di calcite lì dove una tempo piccoli laghetti ricoprivano il
fondo. Piccolo tratto in arrampicata e
arriviamo all'attacco del terzo pozzo, già armato dalla ormai consolidata
coppia Simone-Riccardo. Qualche altra foto, qualche altro campionamento (ormai
il sacco con i campioni pesa diverse centinaia di migliaia di milioni di chili)
e visto l'orario decidiamo di avviarci verso l'uscita. Ad accoglierci fuori
caldo caldo caldo e uno stupendo panorama del golfo. Biscottini e nutella, cena
alla Sorgente (qualcuno si è lanciato su un'"arancina col
SUGO"...arancina col "sugo"??? Riccardiiiino ti devi fare
cazziare per forza??) e poi dritti verso casa.
Notizia di: Nina
Foto di: V.
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"Le Taddarite"