Cominciamo a cambiarci sotto il picco rovente del sole ma… che sono questi piccoli esseri che ci salgono di sopra? Zecche! Bastarde! Decine di zecche!
Velocemente ci cambiamo scrollandocele di dosso in continuazione e ci incamminiamo verso la grotta che per fortuna è vicina (santa la jeep).
Procediamo in una galleria piena di karren che testimoniano un antico punto di entrata delle acque, facciamo qualche foto e torniamo indietro per andare nella parte più bella della grotta.
Fuori ci attende l’inferno, afa e zecche, sempre quelle maledette zecche. A Ceres tocca il record di numero di zecche, non si contano neanche.
Vedendo che è ancora presto
decidiamo di andare a vedere un “pirtuso”, segnalatoci da Marco, che ci viene
di passaggio. Ci armiamo solo di caschetto e entriamo io e Paolo. Ma questa è
la giornata delle bestie! Ragni giganti! Ignorandoli continuiamo a procedere
per una quindicina di metri, il passaggio si restringe… qui c’e un lavoretto
per Nina! Torniamo fuori e dopo aver rinominato all’unanimità il pirtuso
“Grotta dei Ragni” ci incamminiamo verso casa.
Per
le 3 siamo a Palermo, giornata breve ma che ci lascia molto soddisfatti.
Notizia di: Riccardino
Foto di: Ceres
Partecipanti: Ceres, Riccardino,
Lilli (Paolo)
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"Le Taddarite"