martedì 10 luglio 2012

08 Luglio 2012 – Inghiottitoio (delle zecche) di Ciminna


Ore 7:50, puntuale arriva Ceres con la jeeppina scappottata, passiamo a prendere Paolo e si parte! direzione Ciminna. Il viaggio procede bene, arrivati a Ciminna d’obbligo la pausa caffè e ci mettiamo in cerca della strada per la grotta. Dopo aver sbagliato un paio di volte Ceres decide di prendere il gps su cui ha salvato il punto e finalmente arriviamo senza problemi nei pressi dell’ingresso.
Cominciamo a cambiarci sotto il picco rovente del sole ma… che sono questi piccoli esseri che ci salgono di sopra? Zecche! Bastarde! Decine di zecche!
Velocemente ci cambiamo scrollandocele di dosso in continuazione e ci incamminiamo verso la grotta che per fortuna è vicina (santa la jeep).
Ceres comincia ad armare il primo ed unico pozzetto e dopo poco tempo siamo tutti e tre dentro e al fresco.
Procediamo in una galleria piena di karren che testimoniano un antico punto di entrata delle acque, facciamo qualche foto e torniamo indietro per andare nella parte più bella della grotta.
Dopo una larga galleria comincia lo spettacolo: enormi concrezioni di gesso di tutte le forme, tutte sbrilluccicanti, da restare senza fiato. Arriviamo alla fine della grotta dove ci attende una sorpresa “maleodorante” un topo morto in una pozza d’acqua diventata nera; non che non avessimo trovato altri cadaveri, la grotta è piena di scheletri di conigli, ma questo è veramente orribile!
Ci spostiamo un po’ e facciamo qualche foto ai mud cracks. Tornando indietro facciamo qualche foto alle concrezioni di gesso e scopriamo che paolo è un buon modello, gli manca solo la tuta! Tornati alla base del pozzetto mangiamo qualcosa e cominciamo a risalire. A me tocca la disarmata, niente male, un po’ scomoda ma va tutto liscio.
Fuori ci attende l’inferno, afa e zecche, sempre quelle maledette zecche. A Ceres tocca il record di numero di zecche, non si contano neanche.
Vedendo che è ancora presto decidiamo di andare a vedere un “pirtuso”, segnalatoci da Marco, che ci viene di passaggio. Ci armiamo solo di caschetto e entriamo io e Paolo. Ma questa è la giornata delle bestie! Ragni giganti! Ignorandoli continuiamo a procedere per una quindicina di metri, il passaggio si restringe… qui c’e un lavoretto per Nina! Torniamo fuori e dopo aver rinominato all’unanimità il pirtuso “Grotta dei Ragni” ci incamminiamo verso casa.
Per le 3 siamo a Palermo, giornata breve ma che ci lascia molto soddisfatti.

Notizia di: Riccardino
Foto di: Ceres
Partecipanti: Ceres, Riccardino, Lilli (Paolo)





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