La storia infinita dell’acqua fitusa continua ancora. Stavolta questa uscita sembra essere un po’ maledetta. All’inizio una decina di persone si prenotano per l’uscita poi uno ad uno per motivi di vario genere (lavori e malattie) praticamente ci dimezziamo, tanto da rischiare di dover rinunciare all’uscita causa mancanza posto in macchina. Fortunatamente all’ultimo minuto si aggiunge Provenzangelo che ci permetterà di andare tutti in grotta.
L’appuntamento come al solito è alle 7.30 in viale delle scienze. A me passa a prendere Ceres che arriva con 8 minuti di anticipo, quindi lo faccio aspettare un po’. Appena arrivo in macchina scopro con piacere che c’è Ponzio la saluto e scherzo con lei fin quando, durante il tragitto verso il luogo d’appuntamento, me ne combina una veramente grossa e da quel momento comincia il mio “odio” verso di lei. Arrivati in viale delle scienze, io vado in macchina con Provenzangelo e Riccardo, mentre Ponzio e Giovannino vanno in macchina con Ceres. Il viaggio passa più o meno velocemente e tra una discussione e l’altra presto arriviamo all’appuntamento, dove Mr. V non si fa attendere. Prendiamo il solito caffè e il pranzo (che io causa assenza di Nina non ho) e proseguiamo verso l’ingresso della grotta. Solita vestizione tra le macchine e siamo presto pronti per entrare. Ci dividiamo in due gruppetti: uno per fare rilievo e foto composto da me, la cattiva Ponzio, Mr. V, Ceres e Giovannino e l’altro più turistico composto solo da Provenzangelo e La triste Figura (Riccardino), che dovranno poi raggiungerci in un luogo ancora a me ignoto.
Entriamo con il programma di fare, all’inizio il rilievo dei rami che mancano e poi passare alle foto nel tempo rimanente. Infatti, appena dentro e accese le luci dei caschetti, la prima cosa che fa Mr. V è prendere la macchina fotografica per fotografare un pippi e da quel momento, se non per gli spostamenti, non la poserà più. Proprio come da programma!!!
Mentre percorrevamo il ramo che la scorsa volta non avevo potuto percorrere causa incursione di un istrice, mi diverto ogni tanto a prendere a parole Ponzio per continuare la mia lunga vendetta. Arrivati finalmente in un punto dove si può stare più o meno seduti continuiamo con le foto. Mi metto in posa e tra un flash e l’altro si chiacchiera e commenta un po’ di tutto. Ad un cero punto vedo scomparire Ceres, ma non capisco bene dove va dalla mia posizione. Finalmente Mr. V mi chiama per andare a fare le foto li dove era Ceres. Mi avvicino e scopro che Ceres era alla base di una frattura alta credo 3 – 4 m (almeno a me sembrava infinita) che dovevo scendere in libera. Ma siete pazzi!!! Rassegnata alla rottura di tutte le 206 ossa del mio corpo mi decido a scendere. Miracolosamente senza sapere neanche come, mi trovo con il piede a 70 cm da terra e appena lo poggio esulto per essere rimasta tutta intera. Facciamo qualche foto in questa stretta frattura, qualcuna in comode posizione e altre in posizioni molto scomode e proprio in quei momenti di assoluta scomodità Ponzio decideva di sparare il flash sempre male in modo tale che io potessi continuare ad insultarla. Comunque, se scendere da quella frattura era stato più o meno semplice adesso dovevo risalire e la cosa non mi sembrava per niente facile perché nei primi 50 cm i piedi scivolavano ovunque. Fortunatamente anche in risalita riesco a non rompermi manco un osso. Il nostro giro continua.
Ora che c’è più spazio per muoversi, Giovannino comincia la sua ricerca di qualcosa di interessante, Provenzangelo e Riccardino ci raggiungono e io ogni tanto insulto Ponzio. Tra una foto e tre flash arriviamo al ramo che dovevamo rilevare. Prima di entrare in quel basso ramo facciamo un piccolo snack.
Finito quello, Ceres comincia ad infilarsi per cercare i punti adatti da puntare, con la compagnia di Ponzio che si lamenta poichè non entra in un pirtuso, Mr. V comincia a dare i numeri (del rilievo, ovviamente!), io li scrivo, e gli altri vanno a farsi un giro in un altro ramo. Appena ci inoltriamo un po’ in questo ramo, io, Ceres e Mr. V continuiamo a fare il rilievo, Giovannino continua la sua ricerca e Riccardino e Provenzangelo cominciano a scavare il pirtuso dove Ponzio non entrava. Finito il rilievo facciamo qualche altra foto e torniamo al punto in cui avevamo fatto lo snack e pranziamo.
Qualche altra foto e visto l’orario cominciamo a andare verso l’uscita. La cosa è abbastanza faticosa perché tutta la grotta è molto bassa quindi bisogna camminare a gattoni e le ginocchia adesso cominciano a risentirne un po’.
Finalmente arriviamo al salone dove scattiamo qualche altra foto, ma stavolta sono io che ho il compito di sparare (il flash) su Ponzio e la cosa mi fa veramente piacere. Finiti gli ultimi scatti usciamo. Sembra che sia tutto finito tra me e Ponzio, invece mentre faceva pipì in una posa veramente sexy viene fotografata ripetutamente senza che potesse fare niente e io l’unica a poterla difendere ridevo, soddisfatta della vendetta. Dopo la divertente scena, torniamo alle macchine per cambiarci, salutiamo Mr V. che velocemente va via e ci infiliamo in macchina per tornare a casa.
L’appuntamento come al solito è alle 7.30 in viale delle scienze. A me passa a prendere Ceres che arriva con 8 minuti di anticipo, quindi lo faccio aspettare un po’. Appena arrivo in macchina scopro con piacere che c’è Ponzio la saluto e scherzo con lei fin quando, durante il tragitto verso il luogo d’appuntamento, me ne combina una veramente grossa e da quel momento comincia il mio “odio” verso di lei. Arrivati in viale delle scienze, io vado in macchina con Provenzangelo e Riccardo, mentre Ponzio e Giovannino vanno in macchina con Ceres. Il viaggio passa più o meno velocemente e tra una discussione e l’altra presto arriviamo all’appuntamento, dove Mr. V non si fa attendere. Prendiamo il solito caffè e il pranzo (che io causa assenza di Nina non ho) e proseguiamo verso l’ingresso della grotta. Solita vestizione tra le macchine e siamo presto pronti per entrare. Ci dividiamo in due gruppetti: uno per fare rilievo e foto composto da me, la cattiva Ponzio, Mr. V, Ceres e Giovannino e l’altro più turistico composto solo da Provenzangelo e La triste Figura (Riccardino), che dovranno poi raggiungerci in un luogo ancora a me ignoto.
Entriamo con il programma di fare, all’inizio il rilievo dei rami che mancano e poi passare alle foto nel tempo rimanente. Infatti, appena dentro e accese le luci dei caschetti, la prima cosa che fa Mr. V è prendere la macchina fotografica per fotografare un pippi e da quel momento, se non per gli spostamenti, non la poserà più. Proprio come da programma!!!
Mentre percorrevamo il ramo che la scorsa volta non avevo potuto percorrere causa incursione di un istrice, mi diverto ogni tanto a prendere a parole Ponzio per continuare la mia lunga vendetta. Arrivati finalmente in un punto dove si può stare più o meno seduti continuiamo con le foto. Mi metto in posa e tra un flash e l’altro si chiacchiera e commenta un po’ di tutto. Ad un cero punto vedo scomparire Ceres, ma non capisco bene dove va dalla mia posizione. Finalmente Mr. V mi chiama per andare a fare le foto li dove era Ceres. Mi avvicino e scopro che Ceres era alla base di una frattura alta credo 3 – 4 m (almeno a me sembrava infinita) che dovevo scendere in libera. Ma siete pazzi!!! Rassegnata alla rottura di tutte le 206 ossa del mio corpo mi decido a scendere. Miracolosamente senza sapere neanche come, mi trovo con il piede a 70 cm da terra e appena lo poggio esulto per essere rimasta tutta intera. Facciamo qualche foto in questa stretta frattura, qualcuna in comode posizione e altre in posizioni molto scomode e proprio in quei momenti di assoluta scomodità Ponzio decideva di sparare il flash sempre male in modo tale che io potessi continuare ad insultarla. Comunque, se scendere da quella frattura era stato più o meno semplice adesso dovevo risalire e la cosa non mi sembrava per niente facile perché nei primi 50 cm i piedi scivolavano ovunque. Fortunatamente anche in risalita riesco a non rompermi manco un osso. Il nostro giro continua.
Ora che c’è più spazio per muoversi, Giovannino comincia la sua ricerca di qualcosa di interessante, Provenzangelo e Riccardino ci raggiungono e io ogni tanto insulto Ponzio. Tra una foto e tre flash arriviamo al ramo che dovevamo rilevare. Prima di entrare in quel basso ramo facciamo un piccolo snack.
Finito quello, Ceres comincia ad infilarsi per cercare i punti adatti da puntare, con la compagnia di Ponzio che si lamenta poichè non entra in un pirtuso, Mr. V comincia a dare i numeri (del rilievo, ovviamente!), io li scrivo, e gli altri vanno a farsi un giro in un altro ramo. Appena ci inoltriamo un po’ in questo ramo, io, Ceres e Mr. V continuiamo a fare il rilievo, Giovannino continua la sua ricerca e Riccardino e Provenzangelo cominciano a scavare il pirtuso dove Ponzio non entrava. Finito il rilievo facciamo qualche altra foto e torniamo al punto in cui avevamo fatto lo snack e pranziamo.
Qualche altra foto e visto l’orario cominciamo a andare verso l’uscita. La cosa è abbastanza faticosa perché tutta la grotta è molto bassa quindi bisogna camminare a gattoni e le ginocchia adesso cominciano a risentirne un po’.
Finalmente arriviamo al salone dove scattiamo qualche altra foto, ma stavolta sono io che ho il compito di sparare (il flash) su Ponzio e la cosa mi fa veramente piacere. Finiti gli ultimi scatti usciamo. Sembra che sia tutto finito tra me e Ponzio, invece mentre faceva pipì in una posa veramente sexy viene fotografata ripetutamente senza che potesse fare niente e io l’unica a poterla difendere ridevo, soddisfatta della vendetta. Dopo la divertente scena, torniamo alle macchine per cambiarci, salutiamo Mr V. che velocemente va via e ci infiliamo in macchina per tornare a casa.
Notizia di: Sausa (oggi Lulù)
Foto di: Mr.V.
Video di: Ceres
Partecipanti: Ceres, Giovannino, Ponzio, Provenzangelo, Lulù, Riccardino e Mr.V.
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