Dopo il raduno a Lettomanoppello
si riparte con l'attività e si comincia con una palestrina per riabituare i
fianchi alla stretta dell'imbrago.
Siamo in pochi (Piero, Ponzio, Paolo,
Provenzangelo e FlaviaBla - noto solo ora di essere l'unica senza P D: ), con
molta calma arriviamo alla parete di Sferracavallo e ci dividiamo i compiti.
Da
una parte Angelo sale per armare un nuovo traverso alto e combatte
contro il vento pungente che non si è calmato un secondo, dall'altra Paolo arma
il traverso partendo dalla grotticella e cercando di ricongiungersi con quello
di Angelo, non con poca fatica, utilizzando un numero di moschettoni e cordini
di mille colori che neanche i negozi di Palermo sono così forniti.
Lo scopo finale sarebbe
quello di incontrarsi al centro della parete e fare una foto stile
"Creazione di Adamo" di Michelangelo.
Intanto Piero si sposta da un
lato all'altro supervisionando, consigliando, urlando e chiamando in causa
qualche santo.
Io e Ponzio, invece, ci dedichiamo a qualcosa di più semplice
che, considerata la nostra agilità e sicurezza, diventa molto molto complicato:
armiamo due piccoli tratti paralleli francamente inutili ma che ci sono serviti
per ripassare nodi, focalizzare i punti migliori per realizzare ancoraggi e
percorsi i più semplici possibili.
Insomma, le basi.
Per quanto mi riguarda,
sono pienamente soddisfatta del lavoro svolto, ho piantato il mio primo spit (è
stato divertente ma non lo dico altrimenti diventa una condanna) e ho armato il
mio primo tratto in verticale... più e più volte... sempre lo stesso... come
una cretina, ma una cretina soddisfatta.
Notizia di Flavia
Foto di Piero
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"Le Taddarite"