... e noi ci ritroviamo in centro Sicilia per cercare di
scoprire cosa nasconde la finestra alta che si trova in cima al salone della
grotta dell’Acqua Fitusa.
E’ un periodo di forti piogge e molti tratti della viabilità
dell’isola ne risentono. All’appuntamento nel distributore di benzina più
vicino alla grotta, non si vede comparire il nostro Damiano... Dopo qualche
tempo ci decidiamo a chiamarlo per scoprire che è perso nelle viscere dell’isola,
tra strade statali,comunali, locali, regie trazzere, e vialetti di villini.
Le frane hanno colpito tante vie di comunicazioni e, con la
complicità del navigatore, Damiano percorre chilometri e chilometri... riusciamo
comunque a mandarli la localizzazione della grotta per iniziare le nostre
attività.
Ci si cambia, ci si muove verso l’ingresso e ci si divide in
un gruppo che farà un giro in grotta e un altro che traverserà in alto il
salone per raggiungere la finestra, con la speranza che questa dia accesso a
tanti altri ambienti.
Come sempre cerchiamo di fare più attività
contemporaneamente e quindi esercitazioni di armo e test del nuovo/vecchio/di
secondamano trapano di gruppo.
Il mitico trapano verde... leggiadro compagno di tante
risalite, discese e tanti forellin forellini, al momento giace in stato
comatoso in attesa delle sapienti mani di un Santino...
Siamo quindi costretti
ad utilizzare (o tentare di farlo) il trapano di gruppo che riesumato dal suo
letargo, svela subito tutte le sue qualità.
Nessuna.
Inutile per come si ricordava, questo attrezzo riesce a
stendo a fare un pirtusillo e si riaddormenta. E lì lo lasceremo dove a sempre
meritato di stare! Nel nulla!
Fortunatamente abbiamo altre risorse... uno di quei piccoli
e comodi trapanelli, che ci permette di andare avanti di fare un pò di fori e
spingerci in là, sul vuoto.
La parete è abbastanza impegnativa, se non altro perchè
alterna porzioni lisce e verticali, a zone abbastanza instabili e ricche di
poco affidabili crostoni.
Nel frattempo, arriva Damiano, foriero di nuove energie e
del suo trapano! Con questo, presa immediatamente confidenza, ... tra questa immensità s'annega il pensier
mio: e il trapanar m'è dolce in questo muro (mod. da Giacomo).
In buona sostanza riusciamo abbastanza rapidamente a
raggiungere la finestra che svela nuovi ambienti, non lunghi quanto si sperava,
ma quanto ci si aspettava per il tipo di grotta che l’Acqua Fitusa è. Diverse
cose interessanti comunque si trovano e meriteranno nuove attenzioni.
La parte finale del traverso la completa Xò che si
sbizzarrisce in acrobatiche pose.
Il gruppo che ha girato il resto della grotta, ha potuto
apprezzare le gallerie, e i comodi passaggi che lungo il percorso si trovano,
arrivando sino alla fine degli ambienti già esplorati.
Notizia di Marco
Foto di Marili e Xò
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"Le Taddarite"