Il sonno impasticcia ancora le nostre faccie, quando dopo 2 ore di strada,
una colazione ricca e abbondante sveglia i nostri visi. Ancora pochi minuti di
strada e si giunge alle pendici della metropoli di Milena, ove vi è
l'appuntamento col capo spedizione.
Raggiunto il numero di 7 bravi ragazzi, ci
si dirige verso il luogo oggetto della giornata. Auto sistemate, un veloce
cambio di abiti, e giù verso valle. Si cerca un buco! Ovviamente a noi
taddarite viene servito tutto in modo semplice. Dopo un'ora di ricerche e visto
l'asfissiante caldo, subito dentro il fiume per un piacevole rinfresco. A
seguito del delizioso bagnetto, si dà inizio alla ricerca dell'ingresso della Risorgenza.
Raggiunti tutti all'ingresso della grotta, iniziamo ad intrufolarci.
Scavalca di qua, gira
di là, infilati di qui... Inizia in nostro percorso interno a questo mondo, un
sifone di gesso, con buona percentuale di fango, ma uno spettacolo strutturale
meraviglioso che ci fà dimenticare quanto già siamo bagnati fradici. Dopo
qualche metro di percorso, sì dà inizio alla sezione foto, fai luce di qua,
mettiti li, il Fotangelo scatta delle foto salienti della nostra avventura.
Continuando
l'inoltro in grotta si osservano delle piccole aperture laterali ove Nina si
intrufola esplorando quelle parti già
sommerse d'acqua e non potendo andare avanti, la vediamo tornare indietro. Si
prosegue ancora per qualche metro, giungendo al pozzo che attira la nostra
attenzione. Subito la prontezza di Angelo che verifica la possibilita si armo
per una discesa. Armata la parete, tirata giù la corda, ci accingiamo tutti a
farci un'ulteriore bagno. Acqua fredda, fango ovunque, facciamo la foto di rito
e si inizia il percorso inverso. Ad un certo punto, qualcuno comincia a ballare
e cantare per il troppo freddo preso, onde evitare problematiche di ipotermia,
tre del gruppo velocizzano l'uscita. Raggiunti dagli altri, vi è l'allestimento
di un piccolo solarium per riscaldare le nostre tremolanti ossa. Inutile
asciugarsi per bene, dobbiamo tornare alle auto. Avrà seguito il lavaggio dei
panni e la pulizia degli attrezzi, proprio come si faceva in antichità.
Altro attraversamento del fiume, raggiungiamo la riva opposta, ancora
qualche altro scatto e su per raggiungere le auto. Indossando gli abiti puliti
e asciutti ci si dirige verso il luogo del pernotto, che a seguito di una
doccia per tutti, segue una spaghettata con tanto di chiacchierata, così le
pance piene e le facce stanche si accingono a riposare per la notte.
Partecipanti: Angelo, Valentina, Filippo, Nina, Marili, Elena, Calogero
Relazione di Calogero.
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"Le Taddarite"