Si è concluso con un bilancio estremamente positivo, il 5° Congresso Regionale di Speleologia della Sicilia.
L'evento si è svolto a Santa Ninfa presso il Castello Rampinzeri e, promosso dalla Federazione Speleologica Regionale Siciliana, è stato organizzato dall'ANS Le Taddarite e da Legambiente CRS, con il patrocinio della Regione Siciliana - Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, del Comune di Santa Ninfa, della Società Speleologico Italiana, del Club Alpino Italiano -Sicilia- e dell'Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia.
Nei due giorni di svolgimento del Congresso, al quale hanno partecipato circa 120 persone, sono stati presentati 27 contributi, mentre altri 20 sono stati presentati come poster o direttamente come articolo cartaceo.
La disponibilità del Comune di Santa Ninfa, ha permesso
all'Organizzazione di poter ospitare gratuitamente, seppur molto alla
buona, circa 50 persone.
Fra le tante tematiche affrontate nei due giorni congressuali hanno prevalso l'attività esplorativa, la biospeleologia, gli studi in cavità artificiali, quelli legati alle grotte fossilifere, alle attività svolte nelle aree protette ed in collaborazione con Riserve Naturali Speleologiche, ma sono venuti alla luce anche molti dei problemi che affliggono la speleologia in Sicilia.
Questi temi sono stati affrontati in gran parte durante la tavola rotonda a fine Congresso, durante la quale ci sono stati gli importanti contributi del Presidente della SSI, Giampietro Marchesi, di Giovanni Badino e di Mario Parise. Gli ospiti, infatti, oltre mettere in luce le notevoli richezze del territorio, le grandi possibilità della speleologia in Sicilia e elogiare quanto visto e sentito, hanno da un lato saputo evidenziare alcuni punti da rafforzare e dall'altro dato degli ottimi suggerimenti, forti delle loro esperienze nazionali ed internazionali.
La tavola rotonda, ha visto anche gli importanti contributi di Gaetano Giudice, Marcello Panzica La Manna, Corrado Bongiorno, Giulia Casamento e Marco Vattano, su diversi temi che dovranno necessariamente essere affrontati a livello regionale per far fare un salto di qualità al movimento speleologico in Sicilia, in maniera condivisa.
La collaborazione fra Federazione, Riserve e Le Taddarite, fra Corrado, Rosario, MarcoI, Marcello, Giulia e MarcoV è riuscita a immaginare, strutturare e alla fine creare un evento che mancava da troppo tempo e che mai prima aveva ottenuto questi numeri e questa visibilità, locale e nazionale.
Gli sforzi del comitato organizzatore però non sarebbero bastati senza l'impegno, la disponibilità e l'abnegazione di Gianfranco ed Elena della Riserva Grotta di Santa Ninfa, e de Le Taddarite, di Luisa, Nina, Francesca, Maddalena, Angelo, Antonio, Simone, Riccardo, Ponzio, Paolo, Flavia e Valentina.
Senza il loro contributo, impareggiabile e indispensabile, il congresso semplicemente ... non sarebbe esistito.
Marco.
Nessun commento:
Posta un commento
Caro Utente,
i commenti non firmati verranno eliminati.
"Le Taddarite"