In questo scenario abbiamo appuntamento a Isnello con Roberta e Corrado del GSS, per fare un giro nelle gallerie dell'Abisso del Vento.
Si doveva essere in più persone, si dovrebbe dare un'occhiata a nuove gallerie segnalate e esplorate da Marcuccio e Mimmo, si dovrebbe cercare di capire se i famosi legni fossi del Vento sono davvero legni...
Insomma tante cose da fare e tutto in una magnifica e serena atmosfera.
Rendez-vous al solito parcheggio sotto la grotta, dove ci ritroviamo con Roberta, Corrado, Riccardiño (la rima è un gol a porta vuota... e visto il periodo... eh eh eh).
Sembra la giornata degli smemorati.
Chi dimentica panini, chi i moschettoni, chi i sacchi, le corde, le calze... e chissene... si raccatta tutto ciò che si può e si organizza una perfertta squadra!
A scendere si va veloci, una sola sosta a guardare i "legni" (che sempre meno legni sembrano), all'attacco del 35.
Poi i traversi... e qui a qualcuno trema il piedino... ma tutto fila bene.
Pozzo tortiglione/scivolo/cascata/(quandodecideremochecavolodinoidareaipostiunavoltaepertutte???) e siamo sopra la sala T.
Qualche foto, salutiamo MunchPippi, gli scalenoedri, le tubolari e stalattiti bianche che prepotenti si ostinano a volerla vinta sul rosso che ha riempito la grotta.
Alla sala del geode ci si ferma, si mangia qualcosina, eci mettiamo a girare nelle gallerie, nei corridoi, sopra e sotto, cercando passaggi e gli ambienti che Mimmo e Marco hanno descritto a Corrado.
Roberta e Corrado, come anche a loro è stato fatto, cercano di spiegare a Riccardiño, storie, passaggi, nomi e speranze esplorative di questa grotta, visitata da tantissimi, conosciuta bene da pochi.
Sembra quasi una grotta che a cicli richiami l'attenzione degli speleologi siciliani, e con una generazione saltata, sta richiamando ora nuove forze e nuove ricerche.
E i risultati, sotto vari fronti, sembrano arrivare!
Le esplorazioni continuano, la topografia cresce e speriamo presto di poter vedere pubblicatio un nuovo, aggiornato e più preciso rilievo (anche se conserviamo tutti la speranza che resti provvisorio in modo da avere altro da esplorare!).
E ora iniziamo pure con delle osservazioni che potrebbero svelare aspetti curiosi sull'evoluzione di questa gran grotta.
Alla fine troviamo anche altri depositi del famoso "legno", ma che ci convincono sempre più che legno non sia. Ma anche chiarire per bene questo aspetto sarà un risultato da raggiungere in team.
Diverse sono le attività che per ora in Sicilia si svolgono in maniera congiunta e con gruppi eterogenei che nascono spesso spontaneamente, incrociando città, età, dialetti, pensieri, professionalità, e il tutto semplicemente per fare speleologia serenamente.
notizia e foto di Marco con Roberta, Corrado e Riccardiño (la rima fatela voi!)
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"Le Taddarite"