venerdì 9 novembre 2012

Spèlaion 2012 - LA PANELLA SPACCA, LO ZIBIBBO NO


Il momento è arrivato! Si parte per il raduno.

Sono le 20 di mercoledì, Samantha arriva puntuale, prendo lo zaino e scendo. Andiamo dal Lombrellone, il tempo di caricare alcune cose e passiamo dalla sede a prendere il resto. Il vero viaggio comincia ora! Districatici dall’odioso traffico palermitano ci incamminiamo per Messina dove ci incontriamo con il gruppo di Ragusa all’imbarco dei traghetti. Alla biglietteria ci dicono che se aspettiamo il traghetto successivo (dalle 00:40) si paga ridotto, così decidiamo di aspettare. Finalmente sul traghetto cominciamo la traversata. Il mare è in burrasca, la nave oscilla tanto da rendere impossibile camminare in linea retta, sembrano tanti ubriachi che non si reggono in piedi. Scesi a Villa San Giovanni, se fino ad ora il tempo era stato clemente, ora sembra che un intero mare stia cadendo dal cielo e che il fumo di un enorme incendio si sia concentrato davanti a noi, non si vede a 5 metri di distanza! Follia viaggiare sull’eterno cantiere della Salerno-Reggio Calabria, tra restringimenti e cambi di carreggiata improvvisi, in queste situazioni si sa che l’unione fa la forza, e ne usciamo indenni dopo 4 ore di viaggio in quelle condizioni.
La stanchezza si fa sentire, di dormire neanche a parlarne, così il tempo passa, il sole sorge sull’orizzonte e ci permette di guardare il paesaggio circostante: monti ricoperti di boschi meravigliosi che andando avanti si trasformano in colline e pianure messe a colture.
Ad un certo punto davanti a noi la pianura termina e si ricomincia a salire, è il segno che stiamo arrivando, ancora pochi chilometri e arriviamo a Borgo Celano che sono circa le nove. Andiamo verso la segreteria di Spèlaion, ci iscriviamo, montiamo la tenda e andiamo a sistemare lo stand. Samantha, che ha guidato tutta la notte, va a farsi un riposino, una dormita di un paio d’ore, e io e Antonio restiamo allo stand a sistemare le ultime cose e a chiacchierare con i ragusani. Verso le 16 arriva Samantha e iniziamo a fare l’impasto per le panelle!
Aspettando che si raffreddi nelle forme ci facciamo un giro a San Marco in Lamis alla ricerca di un panificio, ma come previsto sono tutti chiusi e l’unico aperto ha finito tutto il pane.
Vabbè, niente male, i panini con le panelle rimandarti a domani, per oggi solo piattini. Torniamo allo stand, friggiamo le panelle e ne offriamo un  po’. Essendo la prima volta che al raduno si vendono panelle decidiamo di fare un po’ di pubblicità, ne tagliamo in pezzi un paio e vado per lo speleo bar a chiedere alla gente di assaggiare, piacciono a tutti! E dopo un po’ cominciano le prime ordinazioni. Quindi il trio, formato dal “venditore” Lombrellone la “friggitrice” Samantha e io che sono il “tramite” tra Lombrellone e Samantha, comincia a lavorare. Il povero zibibbo invece resta involuto, pochi lo vogliono e preferiscono vino più scarso a poco prezzo. Le panelle finiscono e ricominciamo a fare un altro impasto ma ci vuole tempo per raffreddarsi. Intanto arriva il gruppo di Belpasso, che condividono lo stand con noi e i ragusani e cominciano a preparare cannoli. La gente non ci vede più. Tutti vogliono il cannolo così le panelle e le arancine preparate dai ragusani finiscono nell’oblio. Il commercio per oggi è finito. Stiamo un po’ a cazzeggiare e andiamo a dormire.
Secondo giorno Venerdì 1Novembre
Lombrellone va in grotta. Mentre si prepara mi sveglio e non dormo più, Samantha dorme beata e rimasto solo cerco un modo per passare il tempo. Faccio colazione, un giro tra gli stand materiali, e mi accascio davanti la tenda ad aspettare Samantha. Avevamo deciso di fare l’impasto dopo mezzo giorno, quindi mi sembrava male svegliarla, ma finalmente alle 11 viene svegliata da Mr V. che la chiama per avere notizie. Andiamo a San Marco a comprare alcune cose e cercare il pane per le panelle, ma non hanno la forma adatta così le ordiniamo per il giorno dopo. Torniamo allo stand pranziamo e di Antonio ancora nessuna notizia. Cominciamo lo stesso a preparare l’impasto e colmiamo le attese passeggiando per gli stand. Antonio arriva in tempo per tagliare le panelle e cominciamo a friggere. Le panelle vanno a ruba insieme alle arancine e i cannoli (trio perfetto!). Per stavolta abbiamo abbondato così a fine serata ci restano un po’ di panelle crude.
Restiamo al solito un po’ a cazzeggiare e andiamo a dormire.
Lombrellone rimane ancora un po’ sveglio divertendosi con le strettoie e le panche.
Terzo giorno Sabato 2 Novembre
Sabato ci svegliamo con calma, facciamo un giro agli stand materiale dove compro due moschettoni e torniamo al nostro stand. Visto che abbiamo delle panelle pronte decidiamo di aprire a pranzo e in poco tempo finiscono tutte. Prepariamo di nuovo l’impasto e nell’attesa che si raffreddi andiamo in presso la segreteria SSI, dove rinnovo l’iscrizione e prendiamo alcuni libri. Arriva il momento di friggere e insieme arrivano anche le prime ordinazioni. Stasera abbiamo finalmente i panini, ma la gente preferisce senza. Così ci resta metà del pane. Questa volta abbiamo proprio esagerato con l’impasto e quello che resta lo regaliamo agli amici abruzzesi che durante la nostra permanenza ci hanno deliziato con i loro arrosticini.
Smontiamo tutto e Samantha va a dormire in previsione del lungo viaggio dell’indomani e io e Antonio cerchiamo di vendere lo zibibbo per recuperare qualche spesa, ma resta ancora mezzo bidone, Ma vaf….. così andiamo a divertirci un po’ in mezzo al delirio della serata. Provo a fare il gioco delle panche e dopo un paio di prove riesco a passare il primo livello ma il secondo non va e rinuncio causa qualche dolorino interno coscia.
Andiamo a dormire verso le 2.30 con il pensiero del viaggio di domani.
Quarto giorno Domenica 3 Novembre
Domenica sveglia alle 8 si smonta tutto, si sistema la macchina e alle 10 si parte. Le condizioni meteo questa volta sono buone. Il tempo passa, il conta chilometri scorre e arriviamo a Villa San Giovanni dove incontriamo un traffico assurdo. Tutti tornano dal ponte dei morti e gli ingorghi sono assicurati. Dopo un paio d’ore di attesa riusciamo a traghettare e ci incamminiamo per Palermo, dove arriviamo spossati ma felici per la bella esperienza appena vissuta.

Notizia di: Riccardino
Partecipanti: Riccardino, Sam, Lombrellone
Foto di: Lombrellone

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