Sabato mattina, appuntamento alle imprecisate 8- 8,30 (che diventano 8,45; il boss e la sua super macchinina da escursione si fanno attendere... ). C’è anche Rosi, a Palermo per l’ultimo giorno – come le ho ricordato circa ogni mezz’ora- per una breve pausa dal lavoro. Trasferiti armi e bagagli nelle auto, arriviamo dopo circa un’ora a Caccamo, dove ci attendono Totò e la instancabile e “slinguazzante” Milù.
Dopo aver strappato il GPS dalle mani di Rosi, la quale ha qualche problema a capire la direzione da seguire, Mr V. ci porta in una valle cieca, primo punto per l’esplorazione. Ci spiega brevemente cosa sia (ai neofiti che leggono e che si chiedono “cosa sarà mai una valle cieca?” do una dritta: non domandate a Rosi, lei è una geofisica e non una geologa!) e inizia la perlustrazione di qualcosa che assomiglia ad un ingresso.
Mr V. scende tra la fitta vegetazione, seguito da Rosi; tornano dopo un bel po’ con una caffettiera arrugginita in mano e lasciano il posto a chi vuole andare a dare un’occhiata. Mentre gli altri scendono, Totò e Milù trovano una stretta frattura nella roccia, talmente stretta che al momento non è neppure accessibile per la Topa. Abbiamo fame ma il vento gelido ci fa rinviare la pausa pranzo nella speranza che, spostandoci da lì, riusciamo a trovare un posto più riparato. Speranza vana, il vento non dà tregua da nessuna parte. Ci fermiamo allora a pranzare vicino una casa disabitata, illudendoci di essere così un po’ meno soggetti alle intemperie: bellissimo paesaggio a valle, nuvoloni neri e deturpanti pale eoliche sopra di noi.
Riprendiamo i giri di perlustrazione e troviamo, oltre ai resti di una capra morta, un possibile ingresso molto grande adibito a discarica: travi di legno, copertoni, ferro arrugginito, eternit... insomma, non è possibile verificare cosa nasconda quest’antro. La nota positiva è che almeno ci siamo riscaldati un po’ con la camminata! Ci rimettiamo in macchina e per l’ennesima volta ho la conferma che l’entropia vince sempre: inspiegabilmente, c’è sempre meno spazio per noi nei sedili posteriori della macchiana di Mr V., nonostante le attrezzature e i passeggeri siano sempre gli stessi: ogni volta sistemiamo meglio i sacchi e le persone, ma basta scendere dall’auto per accorgerci che lo spazio che ci eravamo faticosamente creato sui sedili è stato occupato da altro appena cerchiamo di riprendere posto!
La giornata prosegue con altre perlustrazioni, una anche in mezzo ai rovi, ma non si trova nulla di accessibile. Le aperture che Mr V. sperava di esplorare sono sommerse dai rifiuti, dalla vegetazione o addirittura da palate di terra... L’unica che sembra essere pienamente soddisfatta della giornata è la piccola Milù. Dopo aver ammirato una dolina “didatticamente perfetta”, facciamo strada verso casa; mettersi in macchina al riparo dalle folate di vento è un sollievo per tutti.
Riprendiamo i giri di perlustrazione e troviamo, oltre ai resti di una capra morta, un possibile ingresso molto grande adibito a discarica: travi di legno, copertoni, ferro arrugginito, eternit... insomma, non è possibile verificare cosa nasconda quest’antro. La nota positiva è che almeno ci siamo riscaldati un po’ con la camminata! Ci rimettiamo in macchina e per l’ennesima volta ho la conferma che l’entropia vince sempre: inspiegabilmente, c’è sempre meno spazio per noi nei sedili posteriori della macchiana di Mr V., nonostante le attrezzature e i passeggeri siano sempre gli stessi: ogni volta sistemiamo meglio i sacchi e le persone, ma basta scendere dall’auto per accorgerci che lo spazio che ci eravamo faticosamente creato sui sedili è stato occupato da altro appena cerchiamo di riprendere posto!
La giornata prosegue con altre perlustrazioni, una anche in mezzo ai rovi, ma non si trova nulla di accessibile. Le aperture che Mr V. sperava di esplorare sono sommerse dai rifiuti, dalla vegetazione o addirittura da palate di terra... L’unica che sembra essere pienamente soddisfatta della giornata è la piccola Milù. Dopo aver ammirato una dolina “didatticamente perfetta”, facciamo strada verso casa; mettersi in macchina al riparo dalle folate di vento è un sollievo per tutti.
Notizia di: Il Marziemon
Foto di: Mr.V.
Partecipanti: Mr V., Rosi, la Topa, Pollo Sultano, la Triste Figura, il Marziemon, Francesca
Special guests: Totò e Milù
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