Dopo le prime lezioni teoriche i nostri corsisti finalmente
si cimentano nell’attività pratica.
E’ il momento di fare i conti con le
proprie gambe ma soprattutto con la propria testa!
E così durante il primo fine
settimana i ragazzi imparano a fidarsi della corda e di noi (buhahahah), a fare
sali e scendi e chiamare le cose col loro nome…quasi!
C’è chi si “dislongia”,
chi si “decrolla” e masculiddi che danno il “libero” pensando si riferisca al
proprio stato civile.
La terza palestra è minacciata dal cattivo tempo…fulmini e
saette dicevano!
Ma non ci tiriamo indietro e via verso Sferracavallo.
Un altro
giorno per cementare meglio i concetti e ricalcare lividi e dolori.
Sotto le minacciose
quattro sbrizzie assuppaviddani i ragazzi vanno spediti e a metà pomeriggio ci
salutiamo.
Adesso è il momento di riposarsi, l’indomani ci aspetta la prima
grotta del corso, la Zubbia Camilleri…serviranno tante energie!
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"Le Taddarite"