Finalmente ci siamo.
È l’ora del viaggio. Tanta tensione, preparazione, lezioni
in sede, palestre, nonne e zie annodate a casa per ripassare l’uso dei
cordini... il gatto di qualcuno ha ancora un prusik sulla coda!!!
È l’ora della prenotazione dei posti in auto, dello stipare
i bagagli, dei ritardi all’appuntamento e della partita dell’Italia! (fitusi...
anche per radio si è capito che voglia di giocare non ne avevate... concentrati
su tatuaggi e depilazioni!!! Ai miei tempi.... era lo stesso... eh eh eh).
Inizia il viaggio e tre auto zeppe di speleo e zaini,
lasciano la Conca
d’Oro per spostarsi verso la
Piana di Gela, per raggiungere le altre tre Taddarite che
sono già in Sicilia Orientale con lo scopo di fare guadagnare qualche stella, a
dei lussuosi alberghi...
Inizia il viaggio ed è un continuo tentativo di ripassare le
ultime norme, i cavilli del regolamento o qualche nodo qui e lì.
Nel frattempo l’Italia esce sconfitta dalla partita del
mondiale... poco male, finalmente possiamo ascoltare musica in viaggio.
Il programma della trasferta prevede un rendez-vous a Gela,
per cenare con tutti insieme a casa Lombrellone... cosa che riusciamo a fare
con un pò di ritardo... il minimo per apprezzare gli effluvi del petrolchimico.
Prima della cena, c’è pure la possibilità di festeggiare...
già, perché quest’anno il SiggnòLleo e Marco diventano maggiorenni... 18 anni
di attività... e almeno una bottiglia di vino doveva esser sacrificata.
Arrusti mancia e sparamichiate, si fa cena e dopo cena e
quindi tutti a letto o surrogati vari... e tutti sfruttando le innate capacità
di Attiramoschitt’Angelo, che viene immolato come brandello di carne
sacrificale per sfamare tutte le zanzare, pidocchio, pappataci e affini, che
hanno passato con noi la serata.
Frugale colazione e via verso Ragusa. Dall’Europa
all’Africa, geologicamente parlando, è sempre un bel viaggiare.
Arriviamo a Ibla, meraviglia, tra i primi e ci concediamo
una passeggiata, un caffè, un cornetto e un grill!
E’ l’ora dell’esame, l’ora del test... 60 domande a cui
dobbiamo rispondere... per fortuna la sede del gruppo ospitante ha una bella
sala al fresco! Finito il test scritto, si inizia subito o quasi con gli
orali... e meno male, perché questa volta gli iscritti all’esame sono veramente
tanti e si rischia di fare tardi.
Sfortunatamente Le Taddarite verranno esaminate fra gli
ultimi, quindi abbiamo tempo per un panino, per una birra e relativo
appanzamento, e altre ore di attesa... fino al termine della prova.. circa le 20.
Per la sera siamo ospiti dei ragazzi dello Speleo Club
Ibleo, meravigliosi come sempre, e vai di altra arrostuta e vinello... fino al
limite della stanchezza, che ci porta a dormire al centro di protezione civile
insieme ai ragazzi del Centro Speleologico Etneo.
La sera passa serena, ottima la pre-colazione con Marsala e
cantucci, ancora migliore quella al bar, e via, tutti pronti per la parte
pratica dell’esame.
Anche questa volta la sede è quella di Cava dei Servi, dove
una volta arrivati, veniamo divisi in diversi gruppetti per affrontare le prove
richieste.
Chi nodi, chi autosoccorso, chi arma, chi spiega, chi
accompagna, insomma ce ne è per tutti.
Fortunatamente le prove finiscono presto e tutti ne usciamo
soddisfatti per come sono andate. Giusto il tempo di mangiare qualcosa al
fresco, di risalire alle auto ed apprezzare il “pallido” sole ibleo.
Per il viaggio di ritorno si fa l’inchino per salutare u
Nannò, subito dopo aver lasciato Cristina che ha da lavorare ancora da queste
parti.
Viaggio al caldo, nelle ore più assolate di questa estate
che inizia. Stanchezza e calo di tensione, noia e musica discutibile... e quasi
un’ecatombe al ritorno di speleo dormienti, ma soddisfatti.
Alle porte di Palermo riceviamo la telefonata del nostro
direttore di scuola che ci comunica che tutti siamo stati promossi!!! Evviva!
... e il regalo???
Partecipanti: Cristina, Luisa, Nina, Marili, Maddalonza,
Riccardo SVA, Simone, Filippo, AI AI Angelo, Paolo, Giorgio, Lombrellone,
SiggnòLleo, Marco
Notizia di marco
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"Le Taddarite"