Cari lettori, dovete sapere che LeTaddarite hanno una
maledizione: in ogni corso, almeno durante un’uscita deve necessariamente
piovere; puoi spostare l’inizio del corso di mesi, settimane ma ciò accadrà comunque.
Eccoci dunque all’appuntamento in viale delle Scienze alle 7
del mattino con la pioggia costante e nuvoloni neri in agguato.
Durante in tragitto ci rilassiamo fermandoci comodamente al
bar sperando che il cielo schiarisca e nonostante le ore di ritardo rispetto
alla tabella di marcia arriviamo a Gola Secca e la pioggia incessante continua
a rallegrare i nostri animi, nessuno si arrende anzi tutti i corsisti sono
pronti ad affrontare la discesa anche sotto la pioggia!
Per fortuna una volta arrivati al primo pozzo dopo esserci
bagnati quasi completamente smette di piovere e riusciamo a scendere
velocemente, pochi problemi ma l’umidità ci sta entrando nelle ossa!
Decidiamo
quindi di non far risalire nessuno.
Tornati alle macchine sbuca un timido ma caldissimo sole e
come lucertole al sole cominciano le solite discussioni di cultura tra
speleologi, calcio, politica, global warming…
Salutiamo i corsisti e andiamo a montare il campo nello
spiazzo vicino al vento, tende carne e
amici speleo…
Abisso del Vento
Questa volta siamo fortunati!
Il sole splende e mi alzo super
carico (come sempre) e il mio pensiero appena sveglio è andare nella tenda di
Filippo per svegliarlo a suon di domande sui nodi che si utilizzano in
speleologia, ovviamente le sbaglia tutte, FILIIIIIIIIIIIIIIIIPPPO U FURCUNE MI
PORTO ALL’ESAME.
Il buongiorno si vede dal mattino, e quale miglior inizio se
non assistere ad un servizio fotografico del nostro vip “u gommista”, peccato
che nessuno aveva una penna per chiedere un autografo…
Ci vestiamo e dopo un meticoloso controllo delle
attrezzature ci dirigiamo verso la grotta, seguendo l’olezzo emanato dal
sottotuta di MarcoV. (qualcuno mi ha detto “ora capisco perché in Messico
glielo hai lavato tu”).
Ricontrollo attrezzatura e subito dentro, il vento all’ingresso spinge aria violentemente!
Cerchiamo di piazzarci velocemente sui frazionamenti e
inizia la discesa, io mi trovavo all’ultimo frazionamento prima del fondo,
tutti arrivavano super sorridenti, oramai avevano acquisito una certa
confidenza con gli attrezzi.
Rispetto agli altri anni nell’ultimo pozzo le due campate
vanno giù a pochi centimetri l’una dall’altra, spesso i corsisti si sono
trovati a scendere accanto, spalle
contro spalle, qualcuno ha pure inventato la tecnica di abbordaggio su corda ma
con pessimi risultati, almeno a breve termine!
I ragazzi si muovono velocemente, soprattutto in salita,
tanto che alle 17 siamo tutti fuori… tutto eccetto… FILIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIPPPPO
che ha deciso di disarmare ciò che non doveva, dando la colpa agli altri! bah!
Il panorama all’uscita è meraviglioso, caldo soleggiato e
colorato dalla vegetazione al massimo sviluppo, ci stendiamo al sole per un po’
prima di scendere e dedicare qualche minuto al discorso di fine corso, e alle
ultime foto di gruppo prima del rientro in città.
Gola Secca e l’Abisso del Vento segnano la fine delle attività pratiche del VI corso
di primo livello di speleologia della Scuola di Speleologia di Palermo (CNSS-SSI).
Anche quest’anno l’elevato numero di partecipanti ha dimostrato
che l’interesse dell’uomo verso questi posti oscuri e misteriosi è ancora vivo.
Il primo giorno li abbiamo visti completamente spaesati, anche a
causa delle differenze di età dei corsisti, ma all’Abisso del Vento,
proprio quando si sostava tutti giù, si è diventati gruppo.
Capirlo è stato facile... sono i classici richiami da grotta....
Ora, manca solo un piccolo passo per diventare un’aspirante
Taddarita… l’ultima prova…
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