Sono circa le 6.30 del mattino quando apro gli occhi e realizzo che oggi finalmente si fa un pò di grotta; da gennaio infatti non faccio attività e anche se oggi sarà solo una breve ricognizione sono proprio contenta di esserci. In leggero ritardo io, Simone e Maddalonza ci dirigiamo verso casa di Nina e poi via a prendere Luisa ad Altavilla. Il viaggio trascorre fra un aneddoto e un altro sui viaggi estivi sino a che a Cefalù ci incontriamo con Marco prima e con Vincenzo poi (un vecchio amico, che oggi ci farà da guida). La nostra meta è la Rocca di Cefalù e la Grotta Grande. L’obiettivo di oggi è accompagnare il nostro presidente a dare un occhiatina alla grotta per vedere se ci sono stalagmiti prestabili ad analisi di laboratorio che possano dare indicazioni sul paleoclima della grotta e dell’ambiente circostante.
Quindi via su per gli scalini che portano all’ingresso della Rocca a prendere le chiavi e via dentro la grotta. Lasciamo il caldo torrido di fuori, grondanti di liquidi e ci addentriamo nel buio. Niente imbrago, la grotta è orizzontale e solo io decido di mettere la tuta, mentre i miei giovani (e non) compagni decidono di entrare in assetto confortevole (Marco sfoggia uno dei suoi impareggiabili pantaloni… ma dove li trova?).
Guidati da Vincenzo ci addentriamo in questa grotta in frattura, con tantissimi blocchi crollati e qualche scritta di dubbio gusto sui muri. Fra un ambiente e l’altro si scattano un pò di foto, con modelle sempre diverse, e si cerca le stalagmiti giuste. Fra un no questa è troppo grande, questa troppo giovane, questa è rotta e questa non va bene, le scelte restano poche. Io, Madda e Marco ci incuneiamo in vari anfratti per cercare qualcosa di utilizzabile mentre I “biologi”o presunti tali chiacchierano (ma che biologi sono?).
La grotta presenta anche delle piccole concrezioni letteralmente coperte da radici, e per questo chiediamo spiegazioni agli esperti nel settore. Una bella foto di gruppo, e ci dirigiamo verso l’esterno. Ci cambiamo, salutiamo Vincenzo e poi Marco mentre il resto della combriccola decide di andare a mare ma fra noi e le dolci acque di Cefalù si schierano due polli e mezzo, un vaschettone di patatine, 5 o 6 birre, del chinotto, qualche melanzana e un pezzo di rosticceria. Cosi fra una chiacchiera e l’altra verso le 19 si torna a Palermo contenti e soddisfatti dalla giornata e un pò intossicati (almeno io) dal pollo.
Notizia di: Rosy
Foto di: Marco V.
Foto di: Marco V.
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