Ore 8:00, esco da casa e… sorpresa… piove… “Ma come? Il meteo diceva…Va bè lasciamo stare”. Mi incammino fino al luogo dell’appuntamento dove fradicia come me dopo pochi minuti arriva pure La Baronessa. Mr. V non si fa attendere più di tanto e ci incamminiamo verso Cruillas per prelevare Rosy che, con sommo stupore dei partecipanti, si presenta con il pranzo per tutti!!Via!
Direzione Santa Ninfa, dove abbiamo appuntamento con Gianfranco, una ragazzo della riserva, nonché prossimo corsista! Arriviamo, io vado in macchina con lui e in men che non si dica siamo già scesi dalle macchine e ci prepariamo con la solita ilarità speleo ( e con il solito vento…), ci studiamo il rilievo della grotta e partiamo alla ricerca! Arriviamo all’ingresso e La Baronessa fa un bolina per armare il primo pozzo. Scendono il sottoscritto e Marco che mi manda a vedere le condizioni del pozzo seguente e lo stato dell’armo presente (pessimo), ma più in là sulla parete c’è una piastrina in buone condizioni, la noto, lo dico a Marco che decide di rifare l’armo piantando dei Fix, peccato che avevamo i Fix, avevamo il trapano, ma per motivi del tutto casuali mancava il resto (punta adatta del trapano, etc. Ragazzi… L’età passa per tutti … vero?). Cmq, si fa l’armo e si scende. Pozzo molto carino e si cominciano a fare le foto (centinaia di foto durante la giornata!). Nel frattempo ovviamente ognuno di noi si prodiga a seguire ed istruire Gianfranco, che ringraziando sempre tutti noi, continua a dire di essere davvero emozionato e stupito per la bellezza del luogo e dell’esperienza…
In effetti dopo questo pozzo tutti cominciamo a notare la bellezza della grotta… splendidi gessi lavorati dall’acqua, splendide concrezioni (con relativa spiegazione della genesi delle stesse alla Baronessa da parte mia!!!) e soprattutto meandri, splendidi ed infiniti meandri!!! La grotta diventa un vero e proprio “labirinto di specchi” o forse meglio un “labirinto di gessi”. Ognuno di noi che và avanti, mentre gli altri fanno foto, sembra sparire tra quelle curve! Arriviamo ad un altro pozzetto che valuto “degno” di essere affrontato in arrampicata ed alla fine di questo decidiamo di fare pausa-cibo…
Sono solo le 12:30… Rosy esce il suo ”pranzetto”: Panini, Barrette di cioccolato, Ovetti di cioccolato, Caramelle, Teglie di pasta al forno, Pollo allo spiedo, etc. “Spazzuniamo” quasi tutto (ci teniamo qualcosa per l’uscita) dopodichè io esco il mio panino con frittata che, prima viene additato come un panino non dignitoso, ma alla fine appena lo esco, io Marco e Samantha ci scanniamo per mangiarcelo!!! Si riparte e ripartono un casino di meandri ed un casino di foto, continuiamo (cosa che era successa durante tutto il tragitto della grotta) a trovare ossa di dubbia provenienza e dopo un po’ arriviamo ad un altro pozzetto. Anche qui vado in avanscoperta per vedere se è il caso di usare corda e mentre mi faccio un mensola piena di fango "a tipo acquascivoli" Marco ha già armato perché la riteneva la scelta più saggia. Scendiamo tutti e dopo altri meandri, si finisce di stare in posizione eretta… Da lì in poi si và avanti solo col “passo del leopardo” (ndr ma non era il passo del Giaguaro?)… ma sempre con i meandri!!! Dopo la distruzione delle nostra ginocchia dovute al tragitto strisciante io e Gianfranco cominciamo a sentire nel silenzio aria e rumore: “Ma non è che sta grotta in realtà ha un uscita???”. Mi incuriosisco, guadagno la testa della corsa e dopo ulteriori strisciate trovo l’acqua, un piccolo fiumiciattolo con due bei sifoni che segnano la fine della nostra avventura…
Ci riposiamo un po’ e dopo alcune cantatine ed alcune strane relazioni scoperte dalla Baronessa tra i Pooh e Winnie The Pooh torniamo indietro, con Samantha che a causa di alcuni problemi di Garibaldina memoria che la fanno “sbiellare”, comincia a parlare in inglese e ci coinvolge tutti dandoci anche dei simpatici soprannomi… Io ad esempio ero “Little Brown” (trad. Brunello!). Si continua, Rosy disarma, e per le 18:30 siamo fuori. Il tempo è clemente, per cui ci cambiamo, mangiamo, scherziamo e dopo la solita sosta birra-patatine al bar, generosamente offerta da Gianfranco, ripartiamo in direzione Palermo contenti di aver esplorato una delle più belle grotta della Sicilia (opinione mia sulla base di quelle che ho visto) ed ancora più contenti per aver conquistato un corsista con la nostra “professionalità” ed il nostro “aplomb inglese”!
Notizia di: Claudio CCC
Partecipanti: CCC, Mr. V, Rosy, La Baronessa Inglese, Gianfranco
Foto di: Mr. V
Direzione Santa Ninfa, dove abbiamo appuntamento con Gianfranco, una ragazzo della riserva, nonché prossimo corsista! Arriviamo, io vado in macchina con lui e in men che non si dica siamo già scesi dalle macchine e ci prepariamo con la solita ilarità speleo ( e con il solito vento…), ci studiamo il rilievo della grotta e partiamo alla ricerca! Arriviamo all’ingresso e La Baronessa fa un bolina per armare il primo pozzo. Scendono il sottoscritto e Marco che mi manda a vedere le condizioni del pozzo seguente e lo stato dell’armo presente (pessimo), ma più in là sulla parete c’è una piastrina in buone condizioni, la noto, lo dico a Marco che decide di rifare l’armo piantando dei Fix, peccato che avevamo i Fix, avevamo il trapano, ma per motivi del tutto casuali mancava il resto (punta adatta del trapano, etc. Ragazzi… L’età passa per tutti … vero?). Cmq, si fa l’armo e si scende. Pozzo molto carino e si cominciano a fare le foto (centinaia di foto durante la giornata!). Nel frattempo ovviamente ognuno di noi si prodiga a seguire ed istruire Gianfranco, che ringraziando sempre tutti noi, continua a dire di essere davvero emozionato e stupito per la bellezza del luogo e dell’esperienza…
In effetti dopo questo pozzo tutti cominciamo a notare la bellezza della grotta… splendidi gessi lavorati dall’acqua, splendide concrezioni (con relativa spiegazione della genesi delle stesse alla Baronessa da parte mia!!!) e soprattutto meandri, splendidi ed infiniti meandri!!! La grotta diventa un vero e proprio “labirinto di specchi” o forse meglio un “labirinto di gessi”. Ognuno di noi che và avanti, mentre gli altri fanno foto, sembra sparire tra quelle curve! Arriviamo ad un altro pozzetto che valuto “degno” di essere affrontato in arrampicata ed alla fine di questo decidiamo di fare pausa-cibo…
Sono solo le 12:30… Rosy esce il suo ”pranzetto”: Panini, Barrette di cioccolato, Ovetti di cioccolato, Caramelle, Teglie di pasta al forno, Pollo allo spiedo, etc. “Spazzuniamo” quasi tutto (ci teniamo qualcosa per l’uscita) dopodichè io esco il mio panino con frittata che, prima viene additato come un panino non dignitoso, ma alla fine appena lo esco, io Marco e Samantha ci scanniamo per mangiarcelo!!! Si riparte e ripartono un casino di meandri ed un casino di foto, continuiamo (cosa che era successa durante tutto il tragitto della grotta) a trovare ossa di dubbia provenienza e dopo un po’ arriviamo ad un altro pozzetto. Anche qui vado in avanscoperta per vedere se è il caso di usare corda e mentre mi faccio un mensola piena di fango "a tipo acquascivoli" Marco ha già armato perché la riteneva la scelta più saggia. Scendiamo tutti e dopo altri meandri, si finisce di stare in posizione eretta… Da lì in poi si và avanti solo col “passo del leopardo” (ndr ma non era il passo del Giaguaro?)… ma sempre con i meandri!!! Dopo la distruzione delle nostra ginocchia dovute al tragitto strisciante io e Gianfranco cominciamo a sentire nel silenzio aria e rumore: “Ma non è che sta grotta in realtà ha un uscita???”. Mi incuriosisco, guadagno la testa della corsa e dopo ulteriori strisciate trovo l’acqua, un piccolo fiumiciattolo con due bei sifoni che segnano la fine della nostra avventura…
Ci riposiamo un po’ e dopo alcune cantatine ed alcune strane relazioni scoperte dalla Baronessa tra i Pooh e Winnie The Pooh torniamo indietro, con Samantha che a causa di alcuni problemi di Garibaldina memoria che la fanno “sbiellare”, comincia a parlare in inglese e ci coinvolge tutti dandoci anche dei simpatici soprannomi… Io ad esempio ero “Little Brown” (trad. Brunello!). Si continua, Rosy disarma, e per le 18:30 siamo fuori. Il tempo è clemente, per cui ci cambiamo, mangiamo, scherziamo e dopo la solita sosta birra-patatine al bar, generosamente offerta da Gianfranco, ripartiamo in direzione Palermo contenti di aver esplorato una delle più belle grotta della Sicilia (opinione mia sulla base di quelle che ho visto) ed ancora più contenti per aver conquistato un corsista con la nostra “professionalità” ed il nostro “aplomb inglese”!
Notizia di: Claudio CCC
Partecipanti: CCC, Mr. V, Rosy, La Baronessa Inglese, Gianfranco
Foto di: Mr. V
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"Le Taddarite"