domenica 24 aprile 2011

23 Aprile 2011 - Vallone Ponte e le mummiate di Luisa

La nostra giornata comincia presto, alle 7 siamo già pronti a partire, macchina caricata, benzina fatta, e via verso la nostra meta: S. Angelo Muxaro (ma tu la conosci la strada per S. Angelo?). Con la fantastica Ceres-car e la sua sapiente guida, arriviamo presto al famoso Bar, per tappa pipì e colazione (Luisa devi dare 5 euro a Ceres). Il mago dello scrocco (Simone) ha già scroccato caffè e cornetto e non sono nemmeno le 9 del mattino (pizziente). Durante il viaggio, Luisa comincia con le sue mummiate, mentre “l’innocentissimo” Simone si scopre appena le mutande, tutti notiamo un particolare interesse di Luisa (Luisa ma davanti a me le devi fare ste cose???). Alle 9 circa siamo già sul posto, attendiamo Marco V., che arriva prontamente, e ci rechiamo alla sede della riserva. La nostra meta di oggi è il vallone Ponte, accompagneremo Sabrina (tesista di Cipriano e Marco V.) in giro per visionare i luoghi su cui farà la tesi, insieme a noi ci sono Angelo e Giovanni di S. Angelo. Avete mai notato che quando il nostro presidente non elargisce troppi dettagli sull’uscita, c’è sempre qualcosa di cui preoccupparsi?? E in effetti sia io che Luisa (detta anche pollo sultano, coscia lunga, sempre bella, risolvi problemi, sottile ecc ecc ecc..) siamo parecchio preoccupate. Ci muoviamo con 3 macchine, lasciandone una a valle e due a monte. Prima cosa da fare è cambiarsi, ci infiliamo le tute speleo, e cintura, qualcuno usa il sottotuta e qualcunaltro no (purtroppamente!). Comincia il nostro viaggio, oggi scenderemo lungo il vallone, fermandoci ad ammirare luoghi e cavità che si aprono lungo il percorso, Marco intanto spiega a Sabrina le forme geomorfologiche della zona, mentre Angelo e Giovanni ci spianano la strada con un coltellino e forbicina da unghie (di dinosauro). Prima cavità: bellissima grotticina sui gessi, il primo pozzetto viene sceso con la simpatica e affabile scaletta. A peggiorare l’instabilità di questo folle marchingegno, ci sta una cascatella di acqua, che allegramente ci finisce addosso, inzuppandocci parecchio. Gli ultimi a scendere sono Giovanni, Marco e Angelo, che chissà perchè riescono a non bagnarsi troppo (scendono da un altra parte, lo sapevo io che non ci si deve mai fidare!). La grotta è molto carina, ma c’è un sifone un “pò” bagnato da oltrepassare, gironzoliamo ammirando gli ambienti, un pò infreddoliti dai vestiti bagnati (ma questo è niente, la giornata è appena cominciata!). Infine risaliamo, qualcuno però ha lasciato strani messaggi per noi nelle rocce: qualcuno vince la sistemazione dellal scaletta, qualcuno, cioè io, la relazione. La prossima meta è la grotta del Morto...ora certe volte i nomi delle grotte qualche messaggio lo lanciano, ci sarà un motivo per cui si chiama cosi questa grotta (e perchè Marco Giovanni e Angelo decidono di non entrare)? Cmq io, Ceres, Luisa, Simone e Sabrina ci avventuriamo all’interno: all’inizio tutto sembra tranquillo, poi però cominciano una serie di sifoni da attraversare, che hanno solo un piccolo difettuccio, c’è appena appena un pò di fango, di quello che ti risucchia dentro gli stivali (e pure te se non ti muovi in fretta). Ci vuole una faticaccia enorme per non rimanre impantanati. Luisa e il suo stivale rimangono vittime della grotta, noi invece procediamo. Se non fosse per la faticaccia e per il fatto che mi sono arenata a tonno e Ceres mi ha dovuto tirare, direi che la grotta era veramente bella, e di sicuro qualcuno sarà morto li dentro inghiottito dal fango. All’uscita siamo appena un pò infangati, non si vedono nemmeno più i colori delle tute. Quale miglior modo allora di pulirsi se non quello di entrare in un traforo pieno di acqua? Arrivati al traforo, dopo una mia performance da balena (sono scivolata sulla roccia) ci infiliamo in acqua dove comincia un allegro sciaquettio. Ci dividiamo in due gruppi: Marco, Giovannni Angelo e Sabrina andranno in esterno, mentre noi attraverseremo il traforo. L’acqua, odorosa di rose direi, in alcuni punti è parecchio alta. Ceres guida il gruppo, mentre Luisa chiude gallinando per il freddo e l’acqua alta. In alcuni punti ci tocca nuotare e ci bagniamo sino ai capelli. Usciamo zuppi, ma con le tute pulite, continuandoci a muovere lungo la forra: lo scenario è fantastico, le piante, le morfologie, tutto molto bello. Attraversiamo un archetto di roccia, poi un secondo piu` piccolo traforo, dalle splendide morfologie, e infine risaliamo lungo il versante. A questo punto siamo davvero bagnati e infreddoliti, non riusciamo a ricongiungerci con gli altri, ma raggiungiamo la strada e ci muoviamo verso la macchina a valle, di cui però non abbiamo le chiavi. Arrivati lì, stendiamo i vestiti mentre qualcuno (indovinate chi) si denuda totalmente rimanendo in mutande. Ed ecco di nuovo Luisa che ricomincia a mummiare, proprio davanti a me, la “splendida” e “muscolosissima” figura di Simone, Luisa sei proprio incorreggibile. L’attesa si protrae a lungo, siamo tutti parecchio infreddoliti, bagnati e soprattutto affamati, qualcuno addirittura comincia a sentire delle voci. Ad un certo punto sulla strada spunta Angelo, ma niente panini e niente chiavi, con Simone ancora in mutande, ormai diventato la celebrità del luogo e l’oggetto del desiderio di Luisa. Dopo circa un ora e mezza arrivano gli altri e soprattutto i panini. Ci cambiamo velocemente e decidiamo di andare in paese per birra e patatine. Penserete voi che adesso sarebbe l’ora di finire la cronaca di questa lunga giornata e invece no. Al bar, comodamente seduti, comiciano ad appropinquarsi una serie di personaggi, che definirei un pò strani. Un vecchietto rincoglionito, un pazzo da legare, una cameriera lenta, insomma di tutto di più, Luisa che smerda Simone definendolo brutto, qualcuno che ruba la birra altrui, Luisa devi dare 5 euro a Ceres e infine via verso Palermo con qualche difficoltà a liberarci dei locali.
Alle prossime.

Notizia di: Rosi
Foto di: Simone
Partecipanti: Luisa la mummiatrice, Simone il figone, Ceres il senti voci, Marco V il ruba birra, Giovanni, Angelo e Sabrina e infine io, Rosi la tonna.

1 commento:

  1. che uscita sarebbe senza di me :D............. troppe risate però non potete scrivere queste cose che poi la gente ci crede :)
    Luisa

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