Non so esattamente
cosa aspettarmi ma, dopo la lunga pausa estiva, l'entusiasmo e la curiosità di
certo non mancano.
Vengo prelevata alle
7.00 da Simone, arriviamo da Nina un pò in anticipo ma d'altronde la colpa è mia che sono scesa in ritardo...bah :)
Raggiungiamo Mr. V al Bar sulla strada per Cammarata e facciamo strada per Milena (CL), il "paese delle robbe", dove ci attende Provenzangelo (rinominato all'occorrenza Incidentangelo, Assicurangelo, Pirtusangelo
e dato la grotta che ci attende direi
anche Provolazzangelo...).
Si parte all'esplorazione di 1
"PIRTUSU", scoperto una quindicina di anni fa da Angelo; si tratta di
una bella grotta di gessi, ricca di polvere e ossa di bovidi che per dimensione
stravolge le nostre aspettative.
Io sono in particolar mondo eccitata, essendo la mia prima esplorazione e quindi inizio ad arrampicarmi il più possibile e a scovare i vari passaggi.
Io sono in particolar mondo eccitata, essendo la mia prima esplorazione e quindi inizio ad arrampicarmi il più possibile e a scovare i vari passaggi.
Mentre Nina e Mr.V si dedicano al rilievo, io e Simone dapprima usciamo dalla grotta per cercare di trovare i due punti luce visti dall'interno, in seguito sconfitti dal caldo, rientriamo nell'accogliente/fresca grotta e ne approfittiamo per un piccolissimo riposino.
Pausa pranzo con brioche e granita (insignativilla a fari a granita... prima di
chiamarla cosi') e si riparte alla scoperta di un'altra grotta.
Subisco un
profondo “calo del desiderio” quando
scopro che per raggiungere l'ingresso dobbiamo
calarci da una scarpata di circa 150 m all'aperto!!!
E' una cosa assolutamente irrazionale ma le altezze in grotta non mi spaventano, all'esterno invece mi prende il panico. Decido comunque di farcela, mi sento un po' esaurita durante la discesa, parlo da sola con frasi di auto incitamento del tipo “Dai, tranquilla”, “amuni', finiscilia!!”... ma nonostante tutto supero brillantemente i frazionamenti senza “impirugghiarmi” o confondermi.
E' una cosa assolutamente irrazionale ma le altezze in grotta non mi spaventano, all'esterno invece mi prende il panico. Decido comunque di farcela, mi sento un po' esaurita durante la discesa, parlo da sola con frasi di auto incitamento del tipo “Dai, tranquilla”, “amuni', finiscilia!!”... ma nonostante tutto supero brillantemente i frazionamenti senza “impirugghiarmi” o confondermi.
L' ingresso della grotta non
promette bene, io vedo solo tanti blocchi incastrati l'uno sull'altro, come una gigantesco Tetris fatto “a mi..ia”.
Quella “Gran topa” di Nina si addentra
negli spazi piu' angusti, io faccio solo
un giretto un po' piu' esterno, dato che
il nome “grotta di crollo” non mi suggerisce nulla di buono. Io e
Provenzangelo ci dedichiamo alle foto, Nina, Simone e Mr. V al rilievo. Risaliti
dalla grotta mi godo un tramonto
mozzafiato che spazza via tutti i precedenti timori.
La giornata, iniziata alle 7.00 del mattino si conclude alle
20.30, quindi dopo aver salutato Mr.V e Provenzangelo, io Nina e Simone iniziamo il nostro viaggio di ritorno verso Palermo con tanto di musica
improbabile, racconti epici e schiticchi vari.
Nonostante la stanchezza anche
stavolta ne è abbondantemente valsa la pena!!! :D
Notizia di Gabriella
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"Le Taddarite"