Anche le Taddarite, invitati dallo Speleo Club ibleo, partecipano al progetto “Puliamo il buio”, tenutosi nel modicano presso un’ area denominata “Conca del Salto”.
Partiamo nel primo pomeriggio con la speranza di arrivare ad ora di cena a Ragusa dove avevamo appuntamento, e diciamo che, effettivamente, eccetto qualche piccola deviazione siamo riusciti ad arrivare in orario.
Siamo stati accolti affettuosamente dai ragazzi dello Speleo Club che dopo averci mostrato la sede dove avremmo passato la notte, ci portano a cena in una pizzeria di Ragusa Ibla. Tra una birra... un‘ altra birra....e un‘ altra ancora e una pizza passa la serata che si conclude con una passeggiata in centro. Tornati in sede le donne, in quanto tali, vanno in bagno a due a due a curtigghiare/lavarsi, stile secondo giorno di prima elementare...ovviamente le mie minacce non sono servite a scoraggiarle da questa brutta abitudine di lavarsi prima della grotta.
L’indomani alle 6 in piedi, e dopo una fugace colazione al bar ci dirigiamo verso la Conca del Salto, aiutiamo gli altri al montare il campo e armati di stivali di gomma e guanti scendiamo all‘interno della valle, posto meraviglioso con tanto di cascata che a dire il vero immaginavo molto più piccola. Da quel momento fino alle 17 circa del pomeriggio le uniche due parole sono state “Plastica” e “Polistirolo”, il paesaggio meraviglioso che avevamo davanti era contornato da un enorme quantità di questi materiali, tutti derivati da attività agricole. La conca pullulava di persone chine a raccogliere rifiuti e Ponzio, diventa una cosa quasi maniacale, si fa prendere dall‘evento non riuscendo ad allontanarla dal punto di lavoro e anche quando riusciamo a sradicarla dopo pochi minuti sfugge per tornare li... se lo sapesse mammaPonzio la chiuderebbe a casa a fare pulizie!
In tarda serata arriva il tanto aspettato momento, la visita alla grotta del salto, l‘ingresso si trova proprio a metà della cascata, e nonostante la stanchezza non riusciamo a rinunciare alla grotta.
Dentro si alternando ambienti molto grandi a piccole strettoie per qualcuno sofferenti, dopo la sala dei lampadari avvolta dalle eccentriche ci spostiamo verso il secondo salone al quale si può arrivare tramite una sofferente strettoia o una via comoda....ovviamente quasi tutti scegliamo la prima opzione, usciti dalla strettoia arriviamo in una spiaggetta che da su un laghetto, la voglia di buttarsi prende il soprassalto e in pochi minuti tutti ci ritroviamo a nuotare, eccetto Na-tasha che preferisce il canottino, anche se a causa della sua instabilità finisce in acqua dopo pochi minuti.
Usciamo bagnati, stanchi, ma soddisfatti, arriviamo al campo e seguono in poco tempo “arrostuta” montaggio di tende e pernotto, crolliamo senza neanche fiatare.
L‘indomani sveglia alle prime ore del mattino per ricominciare la raccolta dei rifiuti, e di nuovo “Plastica e Polistirolo” in più troviamo qualcosa di dimensioni un tantino superiori, tipo una caldaia, una lavatrice, pezzi di auto.....insomma non ci facciamo mancare niente!
Pranziamo velocemente con le famose scacce ragusane e poco dopo pranzo facciamo strada verso casa.
Ringrazio i ragazzi dello Speleo Club Ibleo per l'invito e per l'accoglienza
Notizia di: Simone
Foto di: Ponzio San e Simone
Partecipanti: Simone, Samantha, Ponzio San, Na-tasha, Nina la topa (un tempo averla piccola)
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"Le Taddarite"