martedì 5 febbraio 2013

02 Febbraio 2013 – Speleotour of Palermitan’s Caves



Dopo una serie infinita di epistole scambiate tra me, Gaetano e Francesca finalmente riesco ad organizzare un tour in un paio di grotte del Palermitano, supportato in questo dallo “SCIAME” di taddarite scacazzanti e con 3 Special Guest  del C.S.E. ovvero: Dalma la Preistorica, Gaetano il Chirottologo e Laura la Geologa del Metamorfico.
L’appuntamento con tutti è all’entrata di Carini davanti al Bar di Giovanni il Camminatore, ma noi dobbiamo aspettare i nostri ospiti che vengano da Catania così dopo una strada sbagliata e una giusta ci ritroviamo con loro all’inizio di Viale delle Scienze.
Baci e abbracci con i ragazzi e poi via verso Carini per visitare la Grotta dei Puntali, famosa per la “COLONIA” di pipistrelli che vive al suo interno. Dopo esserci incontrati con il direttore e con gli operatori cominciamo a spargerci per l’enorme antro della grotta, cercando di infilarci in tutti i buchi possibili e immaginabili, ma siamo ospiti e dobbiamo fare i bravi.
Dopo aver visto alcuni graffiti, il deposito scavato il secolo scorso da Gemmellaro, le bellissime concrezioni bianco latte e una specie di scultura nella roccia, che a detta di Gaetano era un capezzolo gigante venerato dai paleolitici (e come non dargli ragione), si è già fatta ora di pranzo. Prendiamo qualcosa al volo e ci dirigiamo verso la Grotta Molara, zona Cruillas per chi non lo sapesse.
Francesca molto graziosamente fa gli onori di casa e come tanti bimbi pestiferi in grotta al suono di: Signorina Francesca posso andare di là e Signorina Francesca posso infilarmi di qua e Signorina Francesca a cosa serve questo e a cosa serve quest’altro; arriviamo al fondo della grotta, in cui troviamo alcuni pipistrelli in ibernamento e quindi decidiamo di tornare indietro per non disturbarli, tutto sotto l’attenta supervisione di Gaetano.
Sulla strada del ritorno Lombrellone tenta di esplorare un pertugio, ma le dimensioni si fanno sentire, compito che viene passato alle due punte della situazione Nina e Dalma, che pero gettano la spugna troppo presto (pollice verso per tutte e due!!!). All’uscita Francesca suggerisce di andare a vedere la Grotta Spiriti, nome dato alla grotta perché, racconta la leggenda, il marito scoperta la moglie adultera (ci faceva i cuoinna cu fruttivendolo) decise di punirla gettandola nel pozzo della grotta. Mah…leggende metropolitane.
Adesso la situazione è diversa, lo SCIAME di Taddarite scacazzanti si sparge in un attimo per tutta la grotta cercando prosecuzioni, ambienti particolari e concrezioni degne di nota. Io vedo un paio di punti graziosi che sembrano promettere bene, ma siamo in gita e poi la maestra si arrabbia se facciamo i monelli.
Usciti dalla grotta, ormai al buio, davanti a noi si apre il panorama della città illuminata davanti il quale i ragazzi di Catania restano incantati. Dopo un veloce cambio d’abito ognuno si avvia verso le proprie case, mentre io, Nina e i ragazzi approfittiamo della gentilezza di Maddalonza, della Signora Mamma di Maddalonza e del Signor Papà di Maddalonza, i quali ci invitano a servirci da soli. I ragazzi fanno prima i reticenti, ma poi si lasciano andare gustando le specialità della casa. Dopodichè finalmente partiamo alla volta della sede, in cui i nostri amici ritroveranno una seconda propaggine del loro gruppo, ospitati per una esercitazione di soccorso.
Dopo che tutti o meglio quasi tutti si sono “allicchittati” per l’occasione, ci dirigiamo verso il centro storico per gustare un Kebab in compagnia, scambiandoci opinioni in merito alla speleologia e forse facendoci schifiare come al solito, visto che dopo un po’ nel locale rimaniamo da soli a fare la solita caciara tipica della “COLONIA” di taddarite!!!

Notizia di: Ceres
Foto di: Nicola
Partecipanti: Ceres, Nina, Lombrellone, Maddalonza, Nicola, Antonella, Sausa, ProvenzAngelo, ZitAngelo, Riccardo, Francesca + Dalma, Gaetano e Laura








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"Le Taddarite"