mercoledì 27 aprile 2011

I Corso di Speleologia di primo livello



L’Associazione Naturalistica Speleologica “Le Taddarite”, in collaborazione con lo Speleo Club Ibleo e con il Centro Speleologico Etneo, organizza il I° Corso di Speleologia di primo livello dal 11 al 31 maggio 2011.
Il corso sarà organizzato dalle Scuole di Speleologia di Palermo, Ragusa e Catania, sotto l’egida della Commissione Nazionale Scuole di Speleologia della Società Speleologica Italiana e si articolerà in una serie di lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche in palestra di roccia, in forra ed in grotta per fornire ai partecipanti approfondite nozioni tecniche e scientifico-culturali per un corretto approccio all’attività speleologica e agli ambienti carsici nei loro differenti aspetti.
 Per informazioni e iscrizioni: Ass. Nat. Speleologica “Le Taddarite”

Largo Cavalieri di Malta, 1
(giovedi sera dalle 21.30 alle 23.30)
letaddarite@gmail.com



domenica 24 aprile 2011

23 Aprile 2011 - Vallone Ponte e le mummiate di Luisa

La nostra giornata comincia presto, alle 7 siamo già pronti a partire, macchina caricata, benzina fatta, e via verso la nostra meta: S. Angelo Muxaro (ma tu la conosci la strada per S. Angelo?). Con la fantastica Ceres-car e la sua sapiente guida, arriviamo presto al famoso Bar, per tappa pipì e colazione (Luisa devi dare 5 euro a Ceres). Il mago dello scrocco (Simone) ha già scroccato caffè e cornetto e non sono nemmeno le 9 del mattino (pizziente). Durante il viaggio, Luisa comincia con le sue mummiate, mentre “l’innocentissimo” Simone si scopre appena le mutande, tutti notiamo un particolare interesse di Luisa (Luisa ma davanti a me le devi fare ste cose???). Alle 9 circa siamo già sul posto, attendiamo Marco V., che arriva prontamente, e ci rechiamo alla sede della riserva. La nostra meta di oggi è il vallone Ponte, accompagneremo Sabrina (tesista di Cipriano e Marco V.) in giro per visionare i luoghi su cui farà la tesi, insieme a noi ci sono Angelo e Giovanni di S. Angelo. Avete mai notato che quando il nostro presidente non elargisce troppi dettagli sull’uscita, c’è sempre qualcosa di cui preoccupparsi?? E in effetti sia io che Luisa (detta anche pollo sultano, coscia lunga, sempre bella, risolvi problemi, sottile ecc ecc ecc..) siamo parecchio preoccupate. Ci muoviamo con 3 macchine, lasciandone una a valle e due a monte. Prima cosa da fare è cambiarsi, ci infiliamo le tute speleo, e cintura, qualcuno usa il sottotuta e qualcunaltro no (purtroppamente!). Comincia il nostro viaggio, oggi scenderemo lungo il vallone, fermandoci ad ammirare luoghi e cavità che si aprono lungo il percorso, Marco intanto spiega a Sabrina le forme geomorfologiche della zona, mentre Angelo e Giovanni ci spianano la strada con un coltellino e forbicina da unghie (di dinosauro). Prima cavità: bellissima grotticina sui gessi, il primo pozzetto viene sceso con la simpatica e affabile scaletta. A peggiorare l’instabilità di questo folle marchingegno, ci sta una cascatella di acqua, che allegramente ci finisce addosso, inzuppandocci parecchio. Gli ultimi a scendere sono Giovanni, Marco e Angelo, che chissà perchè riescono a non bagnarsi troppo (scendono da un altra parte, lo sapevo io che non ci si deve mai fidare!). La grotta è molto carina, ma c’è un sifone un “pò” bagnato da oltrepassare, gironzoliamo ammirando gli ambienti, un pò infreddoliti dai vestiti bagnati (ma questo è niente, la giornata è appena cominciata!). Infine risaliamo, qualcuno però ha lasciato strani messaggi per noi nelle rocce: qualcuno vince la sistemazione dellal scaletta, qualcuno, cioè io, la relazione. La prossima meta è la grotta del Morto...ora certe volte i nomi delle grotte qualche messaggio lo lanciano, ci sarà un motivo per cui si chiama cosi questa grotta (e perchè Marco Giovanni e Angelo decidono di non entrare)? Cmq io, Ceres, Luisa, Simone e Sabrina ci avventuriamo all’interno: all’inizio tutto sembra tranquillo, poi però cominciano una serie di sifoni da attraversare, che hanno solo un piccolo difettuccio, c’è appena appena un pò di fango, di quello che ti risucchia dentro gli stivali (e pure te se non ti muovi in fretta). Ci vuole una faticaccia enorme per non rimanre impantanati. Luisa e il suo stivale rimangono vittime della grotta, noi invece procediamo. Se non fosse per la faticaccia e per il fatto che mi sono arenata a tonno e Ceres mi ha dovuto tirare, direi che la grotta era veramente bella, e di sicuro qualcuno sarà morto li dentro inghiottito dal fango. All’uscita siamo appena un pò infangati, non si vedono nemmeno più i colori delle tute. Quale miglior modo allora di pulirsi se non quello di entrare in un traforo pieno di acqua? Arrivati al traforo, dopo una mia performance da balena (sono scivolata sulla roccia) ci infiliamo in acqua dove comincia un allegro sciaquettio. Ci dividiamo in due gruppi: Marco, Giovannni Angelo e Sabrina andranno in esterno, mentre noi attraverseremo il traforo. L’acqua, odorosa di rose direi, in alcuni punti è parecchio alta. Ceres guida il gruppo, mentre Luisa chiude gallinando per il freddo e l’acqua alta. In alcuni punti ci tocca nuotare e ci bagniamo sino ai capelli. Usciamo zuppi, ma con le tute pulite, continuandoci a muovere lungo la forra: lo scenario è fantastico, le piante, le morfologie, tutto molto bello. Attraversiamo un archetto di roccia, poi un secondo piu` piccolo traforo, dalle splendide morfologie, e infine risaliamo lungo il versante. A questo punto siamo davvero bagnati e infreddoliti, non riusciamo a ricongiungerci con gli altri, ma raggiungiamo la strada e ci muoviamo verso la macchina a valle, di cui però non abbiamo le chiavi. Arrivati lì, stendiamo i vestiti mentre qualcuno (indovinate chi) si denuda totalmente rimanendo in mutande. Ed ecco di nuovo Luisa che ricomincia a mummiare, proprio davanti a me, la “splendida” e “muscolosissima” figura di Simone, Luisa sei proprio incorreggibile. L’attesa si protrae a lungo, siamo tutti parecchio infreddoliti, bagnati e soprattutto affamati, qualcuno addirittura comincia a sentire delle voci. Ad un certo punto sulla strada spunta Angelo, ma niente panini e niente chiavi, con Simone ancora in mutande, ormai diventato la celebrità del luogo e l’oggetto del desiderio di Luisa. Dopo circa un ora e mezza arrivano gli altri e soprattutto i panini. Ci cambiamo velocemente e decidiamo di andare in paese per birra e patatine. Penserete voi che adesso sarebbe l’ora di finire la cronaca di questa lunga giornata e invece no. Al bar, comodamente seduti, comiciano ad appropinquarsi una serie di personaggi, che definirei un pò strani. Un vecchietto rincoglionito, un pazzo da legare, una cameriera lenta, insomma di tutto di più, Luisa che smerda Simone definendolo brutto, qualcuno che ruba la birra altrui, Luisa devi dare 5 euro a Ceres e infine via verso Palermo con qualche difficoltà a liberarci dei locali.
Alle prossime.

Notizia di: Rosi
Foto di: Simone
Partecipanti: Luisa la mummiatrice, Simone il figone, Ceres il senti voci, Marco V il ruba birra, Giovanni, Angelo e Sabrina e infine io, Rosi la tonna.

Ragusa Ibla - 16 e 17 Aprile 2011 Esame AI - SSI

Finalmente arrivano i tanto attesi esami di AI (aiuto istruttore), la giornata non è delle migliori, una forte pioggia ci accompagna per tutto il viaggio fino a Gela.
Durante il tragitto, Cristina legge il regolamento SSI, tutti stiamo in silenzio, ma non per stare più attenti ma solo perchè stavamo morendo di sonno e per svegliarci un po' decidiamo di sorpassare l'altra macchina guidata da Topolino facendo la classica “culata”(ovviamente mi sono proposto io), c'era solo un piccolo problema, la condensa interna dei vetri della macchina, infatti la culata è riuscita bene ma l'effetto bidet non l'ho molto gradito (soprattutto non lo gradirà molto Mr. V quando alla prossima condensa si troverà la stampa del mio posteriore sul vetro).
Arriviamo verso le 23 in zona Gela, dove abbiamo appuntamento con Lombrellone per dirigerci verso la sua campagna dove passeremo la notte.
Entrati in casa vedo un tavolo, bello, lungo e soprattutto rettangolare, niente di meglio per sfoggiare una delle mie migliori chicche......il kit da ping pong composto da rete e palline, si inizia quindi a giocare mentre Lombrellone mette sul fuoco un pignatone di pasta da mangiare prima di andare a letto. Il tempo di finire di mangiare e siamo tutti pronti a dormire, chi a terra chi (Lombrellone) nel comodo letto in mezzo a due femmine.
L'indomani si ripassano le ultime cose, qualcuno si lava e subito dopo ci mettiamo in cammino verso Ragusa Ibla , meraviglioso paesino del ragusano, dove faremo gli esami e passeremo la notte.
Dopo una breve colazione ci presentiamo nella “sede d'esame”, qualcuno è in tensione stile esami di maturità, qualcun'altro sinni futte, u miegghù i tutti è Matteo!
Mentre siamo tutti un po' distratti ci invitano ad entrare per iniziare la prima prova, test scritto, in circa un ora finiamo tutti il test e andiamo a pranzo in una panineria, mentre camminiamo ognuno di noi fa dei sondaggi con gli altri per capire il numero di errori e di domande azzeccate.
Pranzo veloce, caffè e si ritorna in sede per l'orale, i tempi sono molto lunghi, e finiamo di fare l'orale verso ora di cena, siamo stanchi della giornata e desideriamo solo mangiare e andare a dormire, e così fu, cena al ristorante a base di carne, vino e subito a letto.
La notte inizia tranquillamente, effettivamente siamo tutti veramente stanchi, ma il tempo di spegnere la luce e qualcuno la riaccende e la spegne improvvisamente facendo un fastidioso effetto discoteca, la maggior parte di noi non si scompone più di tanto ma Lombrellone
non riuscendo a capire chi fosse il sadico disturbatore notturno schizza fuori dal sacco a pelo sperando scoprire il colpevole, si scoprì solo dopo circa mezzora.....era Mr.V.
L'indomani, domenica ci aspetta la prova pratica, siamo in un canyon con una piccola parete di pochi metri dove ci siamo trovati a dover armare, fare nodi, rispondere a piccole domande di tecnica e di materiali, alla fine tutti riusciamo a superare le prove e quindi tutti e 9 siamo aiuti istruttori per il prossimo corso. Il week end termina con un gelato a noto, dove il Principe chiede una brioches e gli viene dato un panino cu gelato.

Partecipanti
Simone, Mr.V, Rosi, Stocca, Principe, Lombrellone, Topolino, Samantha, SignòLLeo(e famiglia).
Notizia e Foto di: Simone

mercoledì 13 aprile 2011

13 Aprile 2011 - “La maledizione del bullone”

Non ricordo bene cosa è successo quel lontano 13 aprile, ma dato che Sam ormai me la sogno di notte che mi dice “LA RELAZIONE!!!” proverò a ricordare…
Tutto cominciò con me che decido di prendere la mia macchina e di guidare (ma subito dopo pensai “Ma cu mi lu fici fari?” essendo ancora molto spratica ed Antonio quel giorno particolarmente pignolo), con Lombrellone passiamo a prendere La Baronessa e ci dirigiamo verso casa di Rosi per prendere il materiale.
Arrivati nel quartiere di Cruillas (con molta fatica e stress da parte mia), convinciamo, con mezza parola, anche Rosi a venire con noi. Sistemato il materiale nella macchina ci muoviamo tutti e quattro verso Sferracavallo (ma stavolta guida Antonio).
Arrivati al solito posteggio, ci vestiamo e cominciamo a salire, ma ovviamente sbagliamo strada e saliamo troppo in alto così io, Rosi e la Baronessa ritorniamo indietro ritrovando la strada giusta mentre Lombrellone, ormai scomparso ai nostri occhi, non si sa come (forse volando!!!) lo ritroviamo più avanti a noi.
Comincia ad armare il traverso la Baronessa che inizia subito ad avere qualche difficoltà essendo il primo Spit praticamente “attuppato”, va in aiuto Lombrellone e finalmente (dopo essersi pizzicati per un po’ con insulti vari) riescono ad avvitare questo maledetto bullone. Continuano ad armare a turno tutti e tre, tranne me che nel frattempo mi do da fare facendo foto, mangiando, leggendo… insomma cazzeggio.
Io scendo per ultima (dopo che la parete è stata armata…eheh) ma arrivata all’ultimo frazionamento mi dicono che si è fatto tardi e dobbiamo tornare. Risalgo e aspetto Lombrellone che disarma la parete e lascia a me il traverso. Riesco a fare tutto bene ma arrivata alla fine, lì dove era nata la discordia fra la Baronessa e Lombrellone, il bullone avvitatosi con molta difficoltà non ne voleva proprio sapere di svitarsi… presa da un momento di forte orgoglio personale, o forse dalla fame, decido di utilizzare tutte le mie forze e…ops!…non è possibile!…spit e tutta la roccia attorno si spaccano (forse troppa forza!!).
A questo punto, dopo essere stata presa abbastanza in giro da Lombrellone, torniamo alla nostra macchina dove ci aspettano Rosi e la Baronessa, sistemiamo il materiale e finalmente tutti a casa a magnà.


Notizia e foto di: La Gatta
Partecipanti: La Gatta, La Baronessa, Lombrellone e Rosi

lunedì 4 aprile 2011

Monte Conca – 2 Aprile 2010 - Sul mio letto ancora non è arrivato il sole...

Sul mio letto ancora non è arrivato il sole, sono le 6.30 e la sveglia già suona.
Stamattina l’appuntamento è abbastanza presto. Io, Nina, Simone e il principe ci vediamo alle 7.30 in Viale delle Scienze, dove dopo esserci incastrati al solito nella macchina di Simone partiamo per Monte Conca, con un piccolo pitstop per recuperare il quinto partecipante, CCC, che si unisce a noi a Milena. Una volta tutti insieme proseguiamo per l’inghiottitoio.
Eccoci parcheggiati, pronti per cominciare la classica vestizione, anche se stavolta io ho cambiato la mise, infatti ho tuta e imbrago nuovi da sbagnare. Una volta pronti e sicuri di aver tutti i pezzi necessari ci incamminiamo verso l’inghiottitoio che sarà ad un centinaio di metri dalle nostre macchine. Arrivati la davanti si comincia a sentire un importante scroscio d’acqua che ci accompagnerà per tutta la grotta. Scendiamo 3m con una classica scaletta e siamo finalmente dentro la grotta. Da subito appare molto bella, certo c’è un piccolo fiumiciattolo ai nostri piedi e il rumore è decisamente forte ma gli ambienti sono molto belli e ampi. Li definirei come un esempio esplicativo per capire come funziona l’erosione dei fiumi (n.d.r. eh???).
Durante la camminata verso il primo pozzo stiamo ben attenti a non bagnarci e le sperimentiamo tutte, soprattutto io e Nina che ancora non siamo ben abituate a fare certe peripezie. Nonostante questo si procede abbastanza velocemente.
CCC arma il primo pozzo. Durante la discesa per evitare l’acqua che scendeva a cascata siamo stati attenti a scendere molto velocemente e stavolta i nuovi discensori senza stop mio e di Nina ci hanno aiutate ad andare veloci e prenderci meno acqua possibile anche se poi giù ad aspettarci c’era un bel laghetto. Una volta a terra aspettiamo tutti, ed ecco che il nostro percorso prosegue verso il secondo pozzo ma per arrivare li dovevamo attraversare un piccolissimo tunnel dove anche li l’acqua era a cascata e molto più abbondante della precedente ma soprattutto non si poteva evitare. Stavolta ad armare tocca al principe. Mentre aspettavamo io deliziavo Nina e CCC con canzoncine per niente moderne. Finito il pozzo scopriamo che anche qui c’è un lago anche più grande del precedente ad accoglierci. Con qualche sforzo siamo arrivati davanti al terzo pozzo bagnati il minimo indispensabile anche se il freddo si faceva sentire ugualmente. A questo punto Simone ritiene che l’acqua non è eccessiva e quindi decidiamo di andare avanti e farci pure il terzo pozzo o meglio definito come pozzo aereo.  Anche qui una parte d’armo viene fatta dal principe ma viene finita da Simone. Io lo raggiungo al secondo frazionamento per portagli dei moschettoni, facilmente riesco ad evitare l’acqua che scorreva alla mia destra e datogli i moschettoni lo vedo simpaticamente sparire nel buio più assoluto. A mala pena lo vedevo una volta a terra. Ricevuto il “libera” comincio a scendere anche io e dopo aver sorpassato il piccolo terrazzino mi trovo nel vuoto più assoluto, buio sotto e sopra la mia testa, nonostante Simone fosse già a terra non riuscivo a vedere la fine del pozzo e una volta a metà mi sono presa di coraggio e ho accelerato la discesa, infinita. Arrivata a terra euforica per quel bel pozzo aspettiamo gli altri.
A questo punto decidiamo di non proseguire per il quarto pozzo ma ci fermiamo a mangiare al suo imbocco. Cerchiamo di mangiare tutti molto lentamente per evitare strane indigestioni durante la risalita e appena abbiamo finito ci rimettiamo in cammino per la via di ritorno. Il primo a salire è stato CCC, totalmente bagnato sentiva più freddo di tutti. Lo seguo io a ruota. Durante la risalita, tutta la fatica che avevo fatto per rimanere il più asciutta possibile mentre scendevamo viene resa vana. Comincio a prendermi un bel po’ d’acqua, anche se il bello deve ancora arrivare. Infatti, superato il primo frazionamento, mi faccio praticamente tutta la risalita controcorrente e mi inzuppo come si deve. Dietro di me c’è il principe che all’ultimo frazionamento attende un po’, causa strani e assurdi attorcigliamenti con la corda. Appena sento che anche Nina è arrivata a meta continuo a risalire il secondo pozzo, dove arriva il bello.
La corda era totalmente sotto cascata nonostante la presenza del tanto “agognato” deviatore. Devo ammettere che dopo il trauma iniziale di avere tutta quell’acqua addosso ci si abituava. Il problema era che pedalata dopo pedalata mi rendevo conto che il peso andava aumentando. Infatti  gli stivali erano talmente pieni d’acqua che i piedi galleggiavano e i vestiti sotto la tuta erano anche loro totalmente inzuppati. Ci aspetta L’ultimo pozzo e dopo potremo toglierci tutta quella roba bagnata. L’ultima a salire è Nina che disarma quest’ultimo pozzo. Con non troppa fatica abbiamo superato buona parte della grotta. A questo punto siamo liberi di uscire. Ad aspettarci fuori c’è una bellissima giornata limpida che ci ha aiutato ad asciugare i nostri vestiti inzuppati. Non c’è niente di più bello dopo una grotta che trovare all’uscita la luce e il sole che riscalda.
A questo punto laviamo la nostra attrezzatura personale e l’attrezzatura del gruppo nella fontanella, poi ci andiamo a vestire di roba finalmente asciutta e stiamo un’oretta a cazzeggiare nell’attesa che almeno l’attrezzatura si asciughi. Soddisfatti della giornata ci rimettiamo in macchina e a causa di esperienze passate in cui ci hanno fermato ad un posto di blocco decidiamo di saltare la tipica sosta per birra e patatine e sostituirla con dolcetto e caffè.

Notizia e foto di: Pollo Sultano
Partecipanti: Pollo Sultano, Averla Piccola, Il Principe, Simone, CCC.