lunedì 17 ottobre 2011

8 Ottobre 2011 - Grotta dell'Acqua Fitusa - Il ritorno dell'accoppiata vincente

Siamo tornaaaate! Finalmente dopo tanto tempo la fantastica coppia  si ricostituisce...
Alle 7.30, con la super-cinquecento, si parte da sotto casa di Sausetta che puntualissima non si fa attendere. Cominciamo a fare strada e cominciano le paranoie per l'autovelox. Per distrarci, approfittando del fatto che siamo sole, ci dedichiamo al sano curtigghio e sparlettio. In questo modo tra una parola e una risata, senza accorgercene, arriviamo alla tanto temuta zona della statale. Gli autovelox. Cominciamo a guardare a destra e a manca come delle disperate sperando di intravedere quei maledetti paletti. Eccone uno! Chiantiamo freni e procediamo a 50 Km/h... se l'avessimo spinta a mano saremmo andate più veloci.
Arriviamo al luogo dell'appuntamento con Mr V.; si fa attendere un po' ma poi si fa perdonare offrendoci un caffè.
Tutti in macchina ci dirigiamo verso la grotta e arrivati, senza perder tempo, cominciamo a vestirci. 
Un personalino con il flash a te e uno a me ci incamminiamo verso l'ingresso della grotta. Prima di entrare però diamo un'occhiata veloce a vari pirtusiddi che ci sono nei dintorni. Niente di interessante. Adesso possiamo entrare. Chissà se ci saranno ancora i pipistrelli? È bastato raggiungere il salone principale per avere una risposta. Forse un po' infastiditi dalla nostra presenza cominciano a svolazzarci intorno... presto ci accorgiamo che quelle che abbiamo davanti non sono rocce scure, ma cumuli infiniti di guano (cacca cacca cacca). Ci posizioniamo sotto una colonia e lì comincia una delle attività del giorno: foto, foto, foto. Bello!!! Se non fosse per quei maledetti flash che fino a quel momento avevamo incoscientemente custodito e che irriconoscenti ci sono tornati contro annorbandoci!          “pronte?...2,3, via!”, tutto questo ripetuto per circa un migliaio di volte: troppo scura, troppo chiara, troppo media! Finito questo primo round di foto La Topa entra in azione alla ricerca di possibili collegamenti tra i rami già rilevati la scorsa volta. Contemporaneamente per non perdere tempo Mr. V spiega a Sausetta le peculiarità della grotta e cominciamo con la seconda attività del giorno: il rilievo. Finiamo quindi di rilevare il salone aspettando notizie dalla Topa che nel frattempo si era impantanata (o meglio, impanata!!!) nel guano tra le varie super strettoie. Scava, scava, scava finalmente arriva in un ramo conosciuto e rilevato: meno male!! 
Raggiunti gli altri due comincia l'esauriente dissertazione di Mr. V. sul gesso presente in una nicchia. All'improvviso un rumore di passi distoglie la nostra attenzione dal gesso, ci giriamo convinti di vedere spuntare qualcuno... e  invece, una volta illuminato il punto, scopriamo che a fare tutto quel casino era un istrice enorme. WOW! 
Non ne avevamo mai visto uno dal vivo!!!! Se non fosse però che si infila proprio in una delle mini gallerie che avremmo dovuto rilevare. Sconfitti da un istrice ci dirigiamo verso il ramo opposto dove continua il rilievo: La Topa è addetta alla scelta dei punti (artisticamente segnati con l'uniposca) e Sausetta è addetta alla raccolta dei dati (super ordinati). Piccola pausa pranzo (molto piccola per Sausetta, visto il suo tristissimo panino striminzito!). 
Quindi comincia il secondo round di foto e tra un : - dimmi “quando”. - “Quando!” e la famosa “ultima” foto che non è mai l'ultima, arriviamo infondo alla galleria dove c'è un secondo ingresso. Usciamo da là e cominciamo una perlustrazione dall'esterno che non porta a grossi risultati. Rientriamo in grotta, però stavolta da un altro ingresso che ci porta esattamente sopra il salone principale. Facciamo il rilievo anche di questa zona e finito questo comincia il terzo e ultimo round di foto.
Sopravvissute ai flash torniamo alle macchine dove ci cambiamo; ci spostiamo verso la sorgente lì vicino e comincia un'altra esplorazione tra cardi, rovi e acqua sulfurea (puzza puzza puzza). Gli unici trofei che riusciamo a portare a casa sono delle penne di barbagianni e di civetta. Nel frattempo le nuvole che ci vengono incontro diventano minacciose e saggiamente decidiamo di tornare a casa. Salutato Mr V, l'accoppiata vincente si rimette in macchina, destinazione Palermo. 
Durante il viaggio di ritorno ci scambiamo qualche impressione: forse perché l'abbiamo fatto pochissime volte o forse perché avevamo Mr. V. come professore d'eccezione, ma l'attività di rilievo ci ha sicuramente coinvolte... si vive veramente la grotta, la capisci, ne osservi ogni angolo e nella mente la vedi nascere ed evolversi...e non puoi che apprezzarla fino infondo!

Partecipanti: La Topa, Pollo Sultano e Mr.V
Notizia di: La Topa e Pollo Sultano

venerdì 14 ottobre 2011

Salvalarte Gypsum - “Le forme dei gessi. Aree carsiche gessose della Sicilia”


Anche Le Taddarite per Salvalarte Gypsum.


Comunicato degli organizzatori
A quattro anni di distanza Legambiente Sicilia, attraverso la manifestazione Salvalarte, torna ad occuparsi della salvaguardia e della valorizzazione del patrimonio naturalistico e paesaggistico costituito dagli affioramenti di rocce gessose, di notevole interesse sia per gli aspetti geologici che per l’incredibile varietà delle forme assunte nelle aree di affioramento.
Salvalarte Gypsum “Le forme dei Gessi” focalizza l’attenzione su questi straordinari paesaggi, spesso conosciuti solo dagli addetti ai lavori, e sulla necessità di salvaguardare, tutelare e promuovere questo patrimonio geologico, naturalistico e culturale attraverso l’istituzione di un Geoparco delle Evaporiti per connettere, in una rete, l’ampio ed articolato sistema delle riserve che tutelano ambienti epigei ed ipogei nei gessi della Sicilia.
Il programma di quest’anno prevede le seguenti iniziative:
20 ottobre 2011, ore 11.30
Museo Geologico G.G. Gemmellaro Palermo, c.so Tukory 131
Conferenza Stampa di presentazione dell’iniziativa e della pubblicazione “Le forme dei gessi. Aree carsiche gessose in Sicilia

21 ottobre 2011, ore 9.30
Riserva Naturale “Grotta di Santa Ninfa”, Castello di Rampinzeri – Santa Ninfa
Seminario “Le aree carsiche gessose siciliane: tutela e valorizzazione
Al termine dei lavori degustazione ed escursione alla scoperta delle forme carsiche sui gessi
Info: 3298620475 – santaninfa@legambienteriserve.it

22 ottobre 2011, ore 9.30
Escursione geologico-naturalistica alla Rocca di Entella – R.N. Grotta di Entella
Appuntamento al Parcheggio Roccella (strada provinciale per Contessa)
Info: 3474322207 – grottaentella@libero.it

22 ottobre 2011, ore 15.00-18.00
Museo Geologico G.G. Gemmellaro, Palermo – visita guidata
Info: 09123864665 – mgup@unipa.it

23 ottobre 2011, ore 9.30
Escursione geologico-naturalistica al Vallone del Ponte – R.N. Grotta di S. Angelo Muxaro
Appuntamento: p.za Umberto I, S. Angelo Muxaro (AG)
Info: 0922919669 – 3206580990 – s.angelomuxaro@legambienteriserve.it

giovedì 13 ottobre 2011

Pozzo Aracuan, ancora vuoto a Monte Conca

Alla fine ci siamo riusciti.
Tra fango, batterie esauste, risalite, traversi, caschi dimenticati a casa... un altro settore di grotta è stato aggiunto a quelli noti nell’Inghiottitoio di Monte Conca.
Questa grotta, è attualmente la più profonda ed estesa in Sicilia, fra quelle conosciute nei gessi messiniani e fa parte di un sistema carsico che comprende, oltre questo inghiottitoio attivo, anche una risorgenza attiva ed una inattiva.
Dopo una campagna esplorativa iniziata nel 2003 e che ha visto la grotta svelarsi per circa 2km dai circa 600m di sviluppo precedentemente topografati, una finestra nel Pozzo delle Conuliti, ci aspettava, quasi sorridente.
Affrontata la prima strettotia (La tana del bianconiglio) e i quasi 20m di risalita, abbiamo avuto la felice sorpresa di poter percorre un’altra galleria che ci ha condotto fino alla base di un altro pozzo, Il Pozzo Aracuan.
Pozzo bellissimo, pareti lisce e levigate dalle acque, sezione a campana e... due gallerie che ci si affacciano lì, sopra, a 15m in alto sulle nostre facce all’insù.


Ancora risalita, ancora gesso liscio e morbido, ancora trapano, fix e multimonti, e poi finalmente si arriva! Su alle gallerie, mirando prima a quella che punta verso Nord e sperando che vada giù scendendo a svelarci ancora ambienti di questa meravigliosa grotta.
Purtroppo le nostre speranze si infrangono in una galleria che va salendo, serpeggiante, fino a dei massi di crollo.


La galleria verso Sud, raggiunta con un traverso aereo in cima al Pozzo Aracuan, mostra bellezze inaspettate. 
Alte gallerie dalle pareti modellate dalle acque, concrezioni carbonatiche, piccole piramidi di terra e una inattesa e meravigliosa pisolite carbonatica di circa 6cm di diametro. 


Si fanno un pò di foto, il dovuto rilievo pensando alla fine che anche se si è portata luce per poche centinaia di metri, l’emozione e la sensazione di farsi prendere da questa grotta è sempre unica.
Gli sterili numeri... risaliti due pozzi di circa 24m ciascuno. Topografati poco più di 200m di nuovi ambienti. L’inghiottitoio di Monte Conca si è quindi svealto per circa 2.5km.

Hanno partecipato: Ceres, Rosi, Lombrellone, Simone e Ponzio.
Marco Vattano
per Le Taddarite

Palestra 30 settembre

si attende... Roberto!

mercoledì 12 ottobre 2011

Valdesi - 28 settembre 2011

L'appuntamento è alle 15:00 a valdesi ma io arrivo alle 15:30 causa lavoro. Al mio arrivo trovo già Nina in corda che stà armando e, derubata dell'imbrago a me destinato a causa confusione e-mail, attendo speranzosa l'arrivo de lombrellone portatore di un'alto imbrago....


Intanto, con Simone in veste di istruttore, tra un "Prusik", un "Machard" e un "Bachmann"  ci dedichiamo al ripasso dei nodi autobloccanti etc, che ci riescono alla perfezione al primo colpo.... "semu troppu fuoiti".

Nel frattempo arriva anche lombrellone e così cominciamo a salire con Nina che arma un traverso lungo la parete per salire fino al terrazzino e da li scenere armando e risalire disarmando per l'ora successiva.

Così, mentre sopra la testa passava un temporale che fortunatamente andava a riversarsi in città e non sulle nostre teste, si fà presto buio, e copo aver disarmato un'ultima volta di decide di scendere dal terrazzino incorda doppia per non perdere altro tempo, quindi facciamo il Machard e giù tra una santiata e l'altra di chi il Machard lo provava per la prima volta...

Arrivati tutti coi piedi per terra è ormai così buio che non si vede una cippà e tolti gli imbraghi e radunato il materiale si torna in macchina camminando un pò alla cieca...



Notizia di: Maddalonza
Foto di: Ponzio
Partecipanti: Maddalena (Maddalonza), Nina (Averla Piccola - La Topa), Luisa (alias Pollo Sultano) Simone, Antonio (Lombrellone ) e Ponzio.
Special guest: Francesca T.