lunedì 11 marzo 2019

Pozzo Sbanduto



3 Marzo 2019, è la domenica di Carnevale e c’è chi va alle feste in maschera, chi va a guardarsi la sfilata dei carri e chi come noi si va ad infilare in “pittusi”…    
Appuntamento ore 08:30, dove incontro Filippo presso la stazione Notarbartolo e poi ci si vede prima con Antonio e Gaia, che generosamente ci danno uno passaggio, e poi con Marili e Federica nei pressi di Piazzale Giotto, dove ancora mezzi addormentati dai festini del sabato sera ci concediamo una bella tazza di caffè.
Tutto pronto si parte! Direzione Pozzo Sbanduto! Ah No! Prima bisogna ritrovarci a Portella della Ginestra dove ci aspetta il nostro amico Tony. 
Arrivati nella zona indicata nei pressi di Santa Cristina di Gela, inizia la caccia al tesoro, anzi no alla grotta! 
Dopo quasi due ore di ricerche vane finalmente viene ritrovato il tanto atteso ingresso. Armata la prima parte e sistemati gli imbraghi, alle ore 13:30 circa, si inizia a scendere all’interno della grotta.
Va prima Antonio che si occupa di armare il pozzo, dietro di lui Filippo e poi io e tutto il resto della compagnia. 
La grotta si presenta come un enorme pozzo di 80 m che si contorce su se stesso per un totale di sei frazionamenti. La discesa è molto bella, tranne per qualche problema ad un frazionamento per me e Filippo, ma il tutto si risolve in breve. Questo non per la mia tuta però che decide di strapparsi proprio in prossimità del mio sedere e mi fa fare una discesa e poi salita “aerodinamica”. 
Arriviamo finalmente alla base del pozzo dove si presenta un bellissimo ambiente ipogeo con stalattiti e stalagmiti ovunque e due camere, una più grande dove siamo atterrati dal pozzo e una più piccola laterale che presenta due bellissime vele ma soprattutto tanto fango! Ci divertiamo a farci foto, a mangiare quel che rimane dei pezzi che non ha divorato Tony, ad osservare i resti di animali caduti nel pozzo e dopo mezz’ora si risale. 
Davanti subito Filippo, a seguire Tony, Marili, io, Antonio, Federica e Gaia. La salita non è per nulla agile, ma ci fa sudare parecchio specie a me, che per un annebbiamento alle lenti degli occhiali  resto venti minuti senza riuscirmi a sganciare da un frazionamento… Meno male che c’è il buon Antonio che a ritmo di musiche napoletane, cantate a sguarciagola per il pozzo, mi da una mano a superare il frazionamento. Usciti dalla grotta alle 19 ci tocca una scivolosa discesa fino alla macchina, dove una cadutina per il fango a testa non c’è la toglie nessuno. Arrivati alla macchina dopo esserci cambiati si parte direzione Piana degli Albanesi, non potevamo non finire la giornata senza assaggiare i famosi cannoli di Piana!!!

notizia di: Cosimo 
partecipanti: Marili, Gaia, Federica, Antonio, Filippo, Tony

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