Mercoledì 20 marzo 2019 nella nostra sede si è tenuto un
corso sulla didattica.
Relatori: Michela, professoressa di lettere al liceo e Salvatore, da tutti conosciuto come
Totò, divulgatore scientifico per il CNR. Sono entrambi membri del gruppo e
hanno messo al nostro servizio le loro competenze esterne.
Michela ci ha parlato delle qualità dell’insegnante e Totò
di come metterle in pratica, anche con un piccolo laboratorio. Abbiamo imparato
che per spiegare efficacemente qualcosa è necessario amore: amore per la
disciplina che si tratta, per l’insegnamento in sé e per l’allievo, come
persona e come personaggio.
Questo si traduce in studio, aggiornamento ed
esercizio da una parte, mentre dall’altra troviamo rispetto, responsabilità e
capacità comunicative. Che cosa vuol dire?
Che l’atto di insegnare si fonda su
un rapporto umano, che può essere fugace o duraturo, ma è sempre sbilanciato.
Chi insegna ha degli oneri, deve impostare una lezione prima e poi assumersi la
responsabilità della relazione che si crea, analizzando le risposte dell’uditorio
in itinere, per adattarvisi e renderlo partecipe nel modo più consono; ma
soprattutto deve essere consapevole del fatto che parte del messaggio non sarà
trasmesso verbalmente.
La lezione infatti è anche performance, per cui bisogna
allenarsi, tenendo conto delle altre componenti della comunicazione, quella
paraverbale (ritmo, tono, volume…) e quella non verbale (gestualità, mimica,
postura, contatto visivo ecc).
Abbiamo anche imparato come organizzare i
contenuti da trasmettere, in che ordine introdurli e come servirci
adeguatamente del supporto delle slide.
Fra poco inizierà il corso di speleologia di I livello e
metteremo in pratica quello che abbiamo acquisito.
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"Le Taddarite"