lunedì 16 marzo 2015

Fitusa di febbraio



Di 28 ce ne è uno...

... e noi ci ritroviamo in centro Sicilia per cercare di scoprire cosa nasconde la finestra alta che si trova in cima al salone della grotta dell’Acqua Fitusa.
E’ un periodo di forti piogge e molti tratti della viabilità dell’isola ne risentono. All’appuntamento nel distributore di benzina più vicino alla grotta, non si vede comparire il nostro Damiano... Dopo qualche tempo ci decidiamo a chiamarlo per scoprire che è perso nelle viscere dell’isola, tra strade statali,comunali, locali, regie trazzere, e vialetti di villini.
Le frane hanno colpito tante vie di comunicazioni e, con la complicità del navigatore, Damiano percorre chilometri e chilometri... riusciamo comunque a mandarli la localizzazione della grotta per iniziare le nostre attività.
Ci si cambia, ci si muove verso l’ingresso e ci si divide in un gruppo che farà un giro in grotta e un altro che traverserà in alto il salone per raggiungere la finestra, con la speranza che questa dia accesso a tanti altri ambienti.
Come sempre cerchiamo di fare più attività contemporaneamente e quindi esercitazioni di armo e test del nuovo/vecchio/di secondamano trapano di gruppo.
Il mitico trapano verde... leggiadro compagno di tante risalite, discese e tanti forellin forellini, al momento giace in stato comatoso in attesa delle sapienti mani di un Santino... 
Siamo quindi costretti ad utilizzare (o tentare di farlo) il trapano di gruppo che riesumato dal suo letargo, svela subito tutte le sue qualità.
Nessuna.


Inutile per come si ricordava, questo attrezzo riesce a stendo a fare un pirtusillo e si riaddormenta. E lì lo lasceremo dove a sempre meritato di stare! Nel nulla!
Fortunatamente abbiamo altre risorse... uno di quei piccoli e comodi trapanelli, che ci permette di andare avanti di fare un pò di fori e spingerci in là, sul vuoto.
La parete è abbastanza impegnativa, se non altro perchè alterna porzioni lisce e verticali, a zone abbastanza instabili e ricche di poco affidabili crostoni.
Nel frattempo, arriva Damiano, foriero di nuove energie e del suo trapano! Con questo, presa immediatamente confidenza, ... tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il trapanar m'è dolce in questo muro (mod. da Giacomo).
In buona sostanza riusciamo abbastanza rapidamente a raggiungere la finestra che svela nuovi ambienti, non lunghi quanto si sperava, ma quanto ci si aspettava per il tipo di grotta che l’Acqua Fitusa è. Diverse cose interessanti comunque si trovano e meriteranno nuove attenzioni.
La parte finale del traverso la completa Xò che si sbizzarrisce in acrobatiche pose.


Il gruppo che ha girato il resto della grotta, ha potuto apprezzare le gallerie, e i comodi passaggi che lungo il percorso si trovano, arrivando sino alla fine degli ambienti già esplorati.


Partecipanti: Luisa, Marili, Antonio, Damiano, Dario, Xò, Filippo e Marco
Notizia di Marco
Foto di Marili e Xò

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