DELIRIO 17 ottobre
Ed eccoci qua, altro giro altra
corsa. Ancora una volta Delirio, ancora una volta delirio!
Venerdì 17: sembrava una
giornata come le altre ....e infatti...la mattinata comincia in macchina con la
disperazione di Sausa che non trova più la sua cinta speleo. Tra me e me penso
che potrebbe essere stata risucchiata dal buco nero dove vanno a finire tutte
le sue cose disperse. A volte il buco
nero risputa queste cose in qualche anfratto nascosto di casa sua o in qualche
cassetto recondito. Stavolta ha deciso che il luogo perfetto per la
restituzione dovesse essere fantasioso. E così arriviamo al posteggio e...toh
guarda, la cinta! Abbandonata là, povera e disperata in mezzo al pruvulazzo
della strada, dopo aver vagato nello squarcio spazio-temporale per una
settimana.
La prima parte della giornata è
dedicata alle foto e con l'occasione facciamo un bel ripasso di quei rami
esplorati e rilevati mesi addietro. Tutto è lì, al suo posto, cupoloso e
calorifero come ricordavo. Fotografo e soggetti cercano ispirazione tra ombre e
luci, quando ci rendiamo conto che, ops! Proprio in uno di quei rametti, vecchi
conoscenti, qualche pezzo di grotta è andato perso in fondo alla distrazione o
alla stanchezza di una giornata di nonsisabenequanti mesi fa. E quindi fuori le
armi! kit di rilievo e una discreta dose di opposizione per risalire quella
frattura dimenticata.

E così, dopo aver guadagnato
qualche metro in più al costo di tanto sudore e qualche connessione sinaptica
lasciata tra colonne avvinghianti e strettoie comprimenti, ci dirigiamo verso
l'uscita, lasciando in stand-by i rami che avremmo dovuto rilevare...e questa
giornata si aggiunge ad un mosaico contorto di cui non sappiamo ancora quanti
mille pezzi manchino.
Partecipanti: Nina, Luisa e Marco
Notizia di Nina
foto di Marco
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"Le Taddarite"