




La lezione comincia e si rivela molto più piacevole di quanto non mi aspettassi. Federico (il picciottazzo) è uno speleologo che nella vita fa anche il programmatore per questo è riuscito a rendere i vecchi programmi di rilievo qualcosa di un po’ più immediato e sicuramente più intuitivo.
Ci fa vedere tutte le funzioni del suo nuovo software e le prime 2 ore volano come se nulla fosse.
Dopo la pausa riprendiamo con la lezione e io scopro che per un stupido accento il mio pc non può far girare il programma, triste triste me ne torno al mio posto seguendo ciò che faceva Federico sul pc di Marco. In un modo o in un altro passa un’altra ora e mezza e finalmente la lezione finisce.
A cena andiamo in pizzeria con i cari amici ragusani e non solo, le pizze avevano dei gusti a dir poco assurdi e il mio bicchiere non si capisce perché era sempre pieno di birra, nonostante mi sforzassi di berla ogni volta che giravo la testa e poi la rigiravo ritrovavo il bicchiere sempre pieno. Una volta finita la cena e pagato il conto andiamo alla sede dei ragusani dello Speleo Club Ibleo, dove dormiremo.
Prima di addormentarci io e Riccardino troviamo la soluzione per far girare il software sul mio pc prendendolo semplicemente in giro. Soddisfatti ci addormentiamo.
Il primo a svegliarsi è Provenzangelo che non si sa per quali ragioni è un po’ irrequieto e fa un sacco di rumori. Però sono io la prima ad alzarmi verso le 7.30, siamo in 6 in quella sede e vorrei assicurarmi il monopolio del bagno per un po’. Non dovendo andare in grotta direi che posso anche lavarmi. Appena siamo tutti pronti andiamo a fare colazione al bar e poi andiamo subito a lezione. Oggi ci aspetta la parte pratica. La lezione è più interessante di quella di ieri, finalmente cominciamo ad usare il programma che nonostante qualche inghippo si rivela oltre che utile anche divertente. Confesso, ogni tanto (…forse spesso) chiedevo come fare le cose a Riccardino, e lui riusciva sempre a risolvere i miei problemi. Alla fine eravamo tutti ‘intrippatissimi’ a disegnare la grotta di cui Federico ci aveva indicato i punti della poligonale.
Credo che ri-useremo questo programma, magari per una grotta che conosciamo e che abbiamo rilevato, così conoscendo meglio l’andamento della grotta, renderemo il disegno migliore.
Finita la parte pratica seguono due interventi a carattere informativo: uno sull’utilità del gis e l’altro sull’importanza di avere un database generico delle grotte in Italia.
Verso le 17, dopo aver salutato tutti, stanchi ci dirigiamo verso la macchina e scattiamo l’immancabile foto di gruppo di fine “uscita” e infine ci mettiamo in macchina; ci aspettano ancora 4 ore di viaggio.
Durante il ritorno gli argomenti di discussione sono totalmente diversi rispetto a quelli affrontati all’andata, parliamo del programma che abbiamo più o meno imparato ad usare, delle sensazioni delle due giornate e di tantissimi ‘perché’ ai quali spesso non riusciamo a dare risposta se non con “la stupidità umana”. Durante il viaggio con la carta della Sicilia in mano mi trasformo in un ‘tom tom’ in carne e ossa e trovata la strada giusta intrattengo i miei 3 uomini leggendo il cruciverba. Arrivati finalmente in autostrada siamo stanchi e silenziosi, il sole è basso e ci regala uno splendido tramonto sul mare di un rosso raramente visto,è il segno della fine dell’uscita. Arrivati a Palermo, Mr. V ci accompagna uno ad uno a casa, a me per ultima. Scendo dalla macchina saluto Mr V. ed entro in casa, non c’è nessuno. Ho gli occhi pieni di paesaggi e sono pienamente soddisfatta dei due giorni passati. Niente è andato come mi aspettavo, la compagnia è stata veramente piacevole e il corso non è stato per niente pesante. Amo tornare a casa e realizzare che le mie aspettative sono state piacevolmente stravolte.
Notizia di: Sausa
Foto di: Provenzangelo
Partecipanti: Sausa, Mr.V., Riccardino, Provenzangelo
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"Le Taddarite"