
Il viaggio che mi attende è un po’ lungo è contorto: atterro a Milano e da li devo spostarmi a Verona dove Simone e Natasha mi aspettano. Mi ci vorranno circa 9 ore per arrivare e un ottimo puzzosissimo (di piscio e vomito) treno!
Ma lasciamo stare i dettagli, l’ottimismo è alto e io non vedo l’ora di arrivare. Questo è solo l’inizio, di quella che mi aspetto sarà una grandiosa esperienza (forse).

Alle 22.30 circa riesco finalmente ad arrivare a Verona, i miei due compagni di svenutura sono li che mi attendono, siamo i primi dei nostri ad arrivare, si scopre che parecchi di noi hanno il senso dell'orientamento di un criceto ceco (e non parlo di me), alla fine siamo in hotel, (3 stelle indovinate fra me, Simone e Natasha chi lo ha scelto!?).
La notte passa senza intoppi e già alle 6 siamo tutti in piedi, scendiamo a fare colazione e da tipici palermitani ci facciamo schifiare, qualcuno ruba lo zucchero, qualcuno la frutta secca e c'è chi si fa allegramente i panini per il pranzo con il buffet della colazione. Alle 8 siamo già a Negrar e qui comincia la nostra avventura/sventura.


Il problema del giorno è solo uno, un piccolissimo dettaglio di cattiva organzzazione....mancano i cessi....si si mancano i cessi al campeggio, vero che ci sono le vigne e siamo speleo, ma un cessetto no?
Cosi comincia quella che sarà la tematica più ricorrente della giornata....appunto i cessi.


Nel pomeriggio ci rechiamo anche in segreteria per avere qualche informazione sulla nostra escursione di domani, torniamo al campo un pò con le pive nel sacco, una sola cosa è chiara, non ci faranno entrare alla Spluga anche se ci speravamo tanto!


L'indomani, fra una lavata di denti con l'acqua minerale e colazione a base di tea deteinato (e già cominciamo male) ci avviamo alla segreteria, pensando vanamente di fare la nostra escursione organizzata con mezzi proprio e noi appunto abbiamo una bella macchina carica di materiale anche da progressione che però non useremo affatto.
La mattinata infatti squaglia fra una lametela e l'altra, fra disorganizzazione e ricerca di questo fantomatico responsabile con cui poi nei giorni successivi mi capiterà di parlare a lungo.


Durante il raduno assisteremo a vari tipi di proiezioni, da racconti di spedizioni a foto tridimensionali, tutte molto belle e estremamente interessanti (un grandioso lavoro da parte di tanti speleo italiani!)



Poco dopo ci rechiamo allo stand dei materiali e tutti, tranne me, riescono a comprare qualcosa (ma tanto mi rifaccio l'ultimo giorno)
Nuova cena e poi a vedere proiezioni, lo speleo bar si è davvero riempito, e una simpatica lambretta del soccorso passa tra i tavoli distribuendo vino!
Anche il campeggio si è incredibilmente riempito e le tende e le macchine hanno ormai invaso il campo. Dopo esserci appisolati davanti alle proiezioni torniamo in tenda e via di nuovo un'altra fredda nottata. La mattina seguente ci aspetta la nostra ultima escursione, Natasha intanto si prepare a partire per tornare a Palermo. Io mi alzo decisamente di cattivissimo umore e passo gran parte della giornata in un nero silenzio. I posti che vediamo però sono veramente meravigliosi, sopratuto la Valle Delle Sfingi, e quindi l'escursione è davvero piacevole nonostante la mia cupaggine.
Nel tardo pomeriggio poi ci ritroviamo tutti di nuovo allo stand dei materiali, e finalemnte anche io riesco a compare qualcosa tra cui una meravigliosa borsa della north face che MrV. cerca in tutti i modi di rubarmi, tutto ciò che compriamo viene poi stipato nella macchina di Simone, scarpe, felpe, cordini, libri in gran quantità, sottotuta e tanto altro. La sera allo speleo bar abbiamo compagnia, Baffo ci intrattiene spiegandoci le tecniche di seduzione, e di stuppatura di naso, poi Cristina e Simone si cimentano nella strettoia mentre MrV. li fotografa. C'è chi organizza una gara di tetta più pesante e anche di trasporto di barella, insomma il delirio più totale, gente in maschera, ubriachi vari, pazzi e esaltati, ma è tutto divertentissimo e il mio umore comincia a migliorare.
Questa è la nostra ultima sera perchè l'indomani si riparte, Simone torna in nave, mentre il resto di noi ritorna a Palermo in aereo.
La mattina si fa una magra colazione e poi si torna alla famila a comprare roba. Al campeggio si comincia a smontare e a chiudere le tende, a caricare ancora di più la macchina di Simone, comprese le scarpe che dopo l'escursione puzzano di merda. A pranzo siamo tutti pronti per andare via, però prima si pranza, a mani nude e sudice io e Sam quartiamo un' incandescente (uno si fa per dire sono tre ) pollo allo spiedo con contorno di cipollotti e crocchette, caffè e via a salutare Simone che si avvia verso Genova, anche Ponzio ci lascia perchè va a Bologna (?) e rimaniamo in 4, io, la Stokka, MrV e Sam. Grazie ad un passaggio arriviamo in aeroporto e non si sa perchè in coda per salire in aereo c'è un enorme spazio vuoto intorno a noi, effettivamente fra pollo, sporciza, sudore e il resto il nostro odore riesce a tenere tutti lontani.
Un ora di viaggio e l'avventura finisce
Dalla Lessinia è tutto
Passo e Chiudo
Notizia La Riccia
Partecipanti, Stokka, Mr V., Simone, Ponzio-San, Sam, Natasha e io.
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