Sul mio letto ancora non è arrivato il sole, sono le 6.30 e la sveglia già suona.
Stamattina l’appuntamento è abbastanza presto. Io, Nina, Simone e il principe ci vediamo alle 7.30 in Viale delle Scienze, dove dopo esserci incastrati al solito nella macchina di Simone partiamo per Monte Conca, con un piccolo pitstop per recuperare il quinto partecipante, CCC, che si unisce a noi a Milena. Una volta tutti insieme proseguiamo per l’inghiottitoio.
Stamattina l’appuntamento è abbastanza presto. Io, Nina, Simone e il principe ci vediamo alle 7.30 in Viale delle Scienze, dove dopo esserci incastrati al solito nella macchina di Simone partiamo per Monte Conca, con un piccolo pitstop per recuperare il quinto partecipante, CCC, che si unisce a noi a Milena. Una volta tutti insieme proseguiamo per l’inghiottitoio.
Eccoci parcheggiati, pronti per cominciare la classica vestizione, anche se stavolta io ho cambiato la mise, infatti ho tuta e imbrago nuovi da sbagnare. Una volta pronti e sicuri di aver tutti i pezzi necessari ci incamminiamo verso l’inghiottitoio che sarà ad un centinaio di metri dalle nostre macchine. Arrivati la davanti si comincia a sentire un importante scroscio d’acqua che ci accompagnerà per tutta la grotta. Scendiamo 3m con una classica scaletta e siamo finalmente dentro la grotta. Da subito appare molto bella, certo c’è un piccolo fiumiciattolo ai nostri piedi e il rumore è decisamente forte ma gli ambienti sono molto belli e ampi. Li definirei come un esempio esplicativo per capire come funziona l’erosione dei fiumi (n.d.r. eh???).
Durante la camminata verso il primo pozzo stiamo ben attenti a non bagnarci e le sperimentiamo tutte, soprattutto io e Nina che ancora non siamo ben abituate a fare certe peripezie. Nonostante questo si procede abbastanza velocemente.





La corda era totalmente sotto cascata nonostante la presenza del tanto “agognato” deviatore. Devo ammettere che dopo il trauma iniziale di avere tutta quell’acqua addosso ci si abituava. Il problema era che pedalata dopo pedalata mi rendevo conto che il peso andava aumentando. Infatti gli stivali erano talmente pieni d’acqua che i piedi galleggiavano e i vestiti sotto la tuta erano anche loro totalmente inzuppati. Ci aspetta L’ultimo pozzo e dopo potremo toglierci tutta quella roba bagnata. L’ultima a salire è Nina che disarma quest’ultimo pozzo. Con non troppa fatica abbiamo superato buona parte della grotta. A questo punto siamo liberi di uscire. Ad aspettarci fuori c’è una bellissima giornata limpida che ci ha aiutato ad asciugare i nostri vestiti inzuppati. Non c’è niente di più bello dopo una grotta che trovare all’uscita la luce e il sole che riscalda.
A questo punto laviamo la nostra attrezzatura personale e l’attrezzatura del gruppo nella fontanella, poi ci andiamo a vestire di roba finalmente asciutta e stiamo un’oretta a cazzeggiare nell’attesa che almeno l’attrezzatura si asciughi. Soddisfatti della giornata ci rimettiamo in macchina e a causa di esperienze passate in cui ci hanno fermato ad un posto di blocco decidiamo di saltare la tipica sosta per birra e patatine e sostituirla con dolcetto e caffè.
Notizia e foto di: Pollo Sultano
Partecipanti: Pollo Sultano, Averla Piccola, Il Principe, Simone, CCC.
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"Le Taddarite"