martedì 4 settembre 2018

Monte Conca 21 luglio 2018


Ecco qui la tanto attesa relazione, fantastica giornata, ed è fantastico staccare dalla routine giornaliera e dal caldo affissiate di un sabato d’estate per immergersi completamente e letteralmente in acqua!! E cosa c’è di meglio dell’acqua rinfrescante e torbida di Monte Conca? Allora iniziamo.
La mattina mentre io e Claudia ci improvvisiamo turiste per un giorno nella caratteristica, pittoresca e silenziosa Milena, temporeggiando nell’attesa del gruppo, il sole è già alto in cielo, quando finalmente l’intera ciurma si raduna in prossimità della grotta. 
Dopo i saluti a tutta la comitiva iniziamo a prepararci e io e Chiara con immensa cura avvolgiamo le deliziose e infinite mbriulate procurate da Angelo (della serie ci trattiamo bene) e dopo esserci vestiti e imbracati, chi più e chi meno, sorge un piccolo intoppo che riusciamo a risolvere, perché niente ferma Le Taddarite!! 
E cosi finalmente marciamo sotto il sole cocente verso la grotta, a ornare l’ingresso un bellissimo tappeto di fango argilloso, che attraversiamo camminando sui bordi, da qui entriamo e percorrendo l’andamento del corridoio dalle fantastiche pareti di gesso che brillano al nostro passo, ci immergiamo in un altro mondo, raggiungiamo il primo pozzo, discensore, corda e tutti giù! 


Una volta scesi a due passi dal secondo pozzo aspettando il nostro turno, cerchiamo riparo da un flusso di acqua continuo e incessante come se piovesse che ci accompagna per tutta la giornata e che ci fa subito dimenticare dei 40° fuori, catapultandoci in un’altra stagione, perdendo la cognizione del tempo e dello spazio. 

Come pulcini bagnati arriviamo in tempo per il bidet, un laghetto dalla profondità sconosciuta, in parte svuotato da Pietro e Laura e qui si sperimentano i più bizzarri stili e tecniche per evitare il rinfrescante bagnetto, dal salto alla tarzan allo stile a gambero, super esperta e campionessa indiscussa Claudia, iniziano cosi le risate, ed è simpatico vedere ogni volta in queste situazioni lo sguardo di Marco e Angelo che se la ridono, le frasi a metà e poco utili di Marco e le poche informazioni cui ci forniscono per rendere il tutto più eccitante e divertente. 
Tra un tuffo e una risata scendiamo il terzo pozzo di trentacinque metri circa, arrivato il mio turno mi calo e le pareti lentamente si vanno allargando sempre di più, ed è magnifico  lasciarsi sopraffare dalla natura quando la grotta ostenta la sua bellezza e maestosità e ti fa sentire piccolo, non avverti nessun rumore,una pace e un silenzio surreale, a rompere questa magica atmosfera e le mie pippe poetiche le voci di Marco, Pietro e Angelo che si scambiano parole di affetto J che risuonano lungo tutto il pozzo. 
Una volta giunti alla fine, in un enorme salone, attendendo la discesa degli altri, diamo un occhiata in giro, perlustrando la zona su consiglio di Marco, insieme a Chiara e Betel per guardare o cercare non so cosa, cado e mi bagno tutta dopo la tanta cura per rimanere asciutta. Dopo il bagnetto finalmente si mangiaaa… ora dello spuntino, trasportato con cura da Filippo o Tony, o entrambi, oramai non ricordo più e inizia la salita, decidiamo di non proseguire per l’ultimo pozzo e risaliamo come vermi su un filo bagnato,insieme a noi a ogni pedalata risale anche la cipolla non ancora digerita dal pranzo. Attraversiamo nuovamente il bidet, chi con cura e cautela e chi invece come me troppo impaziente per escogitare un modo ottimale si butta con inerzia come se non ci fosse un domani e subito a mollo. La risalita prosegue sulle pareti scivolose e viscose a buon passo, nonostante il continuo scorrere dell’acqua fino all’ultimo frazionamento per poi sedersi finalmente su quel gradino, dove tutto ebbe inizio. 
Usciti dalla grotta zuppi e fradici, attraversiamo nuovamente il tappeto fangoso in cui ci lascio quasi uno stivale, soccorsa da Giuliano, raggiungiamo le macchine e come ogni volta in questo momento della giornata si crea una sorta di accampamento e base operativa, chi si rifocilla tra frutta secca e i biscotti fatti da Michela o chi come Juan si mangia una banana, chi “la natura chiama” , chi lava e stende i vestiti, chi invece si distende all’ombra, una volta esserci “raccolti” decidiamo di andare a Milena a bere qualche birra e un’acqua liscia a temperatura ambiente per la sottoscritta XD, tra qualche chiacchiera, risata e aneddoto divertente della giornata concludiamo cosi la nostra uscita e ci salutiamo per la prossima avventura.

Fine J
Partecipanti: La sottoscritta (simona), Pietro, Laura, Angelo, Marco, Juan Sebastian, Claudia, Michela, Giuliano, Tony, Filippo, Betel, Chiara.

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