lunedì 9 gennaio 2017

Pozzo Fiandra con Pandoro

Pozzo Fiandra con Pandoro

Andare in grotta è uno dei  migliori modi per rimettersi in sesto psicologicamente dalle stressanti feste natalizie con lunghi pasti, bambini urlanti e traffico costante.
Dopo aver atteso Annalucia alla stazione, perché come sempre ero in anticipo, al suo arrivo ci dirigiamo al luogo di appuntamento sotto casa di Ceres, e da li diretti a Belmonte per incontrarci con Barbara.

Solite incertezze sulla traversa alla quale girare, ma, sarà per fortuna o intuito arriviamo subito al parcheggio auto nei pressi della grotta.
In sequenza assistiamo alla foto di gruppo, Ceres che sfoggia la sua tuta del palio di Siena (che invidio fortemente), Flavia che si allontana per andare alla toilette e manco il tempo di fare 3 metri e finisce piedi all’aria e si rialza sperando che nessuno l’avesse vista, Ceres e Barbara che assicurano il pandoro moschettonabile all’imbrago.
Roberto arma, scendiamo il primo pozzo e superiamo la temuta pietraia, molte pause per guardarci intorno e fare qualche foto, ma il pandoro?dopo, dopo.
La grotta presenta qualche difficoltà ma chi non era vi era mai stato non si fa intimorire, arriviamo al fondo superando la strettoia, ci sono 2 tipologie di speleologi, quelli che superano le strettoie con eleganza e poi Flavia.
Usciamo scaglionati, io disarmo per salutare la grotta, Ceres santia perché alla fine non abbiamo aperto il pandoro che per tutta la grotta si è portato dietro, un topo rosicchia la mia borsetta con le chiavi della macchina alla base del primo pozzo, usciamo che è già buio umido e freddo, ci ricomponiamo di fretta e subito alle macchine, per questa volta niente birra postgrotta.



Notizia e foto di Simone

Partecipanti: Annalucia, Barbara, Ceres, FlaviaBla, Roberto, Simone.

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