lunedì 10 marzo 2014

Il Delirio Continua_7.3.14



E’ da qualche settimana che abbiamo appuntamento lo stesso giorno alla stessa ora per fare la stessa cosa: IL RILIEVO! Lo scrivo maiuscolo perché questa grotta se lo merita davvero. 
Il lavoro se non mi sbaglio è cominciato cinque settimane fa. Io lo seguo da tre e ancora non si sente odore di fine. Si perché sembra che questa grotta si diverta a creare cunicoli nuovi ogni volta che ci torniamo, andando contro tutte le teorie dei tempi geologici. Questa grotta sembra si formi in tempi praticamente istantanei.
Questo venerdì però c’è una cosa diversa: siamo in due ad andare, io e il disegnatore del delirio su carta (o meglio su palmare!) Mr V. 
Oggi cominciamo un  nuovo ramo. Ne abbiamo completati due nelle settimane precedenti e io innocentemente penso che ora mai manca poco alla fine. Povera illusa!
Andiamo con ordine:
La prima zona che andiamo a visitare è nel secondo ramo, dove la scorsa settimana il nostro amabile palmare ci aveva fatto lasciare in tredici il lavoro. Entriamo nel rametto che ci mancava e ovviamente ci sono dei piccoli rami laterali da rilevare. Ci infiliamo e alla fine di questo c’è un pirtuso minuscolo dove Mr V. mi chiede di infilarmi. Un po’ scettica tolgo il contenuto dalla mia tasca e mi tolgo anche la cinta, comincio ad infilarmi, mi tolgo il casco, lo porto avanti e subito vedo che superato quel buchino la grotta si allarga sia a destra che a sinistra. Comincio con difficoltà ad infilarmi sempre più. Le spalle e le braccia sono passate, passa anche il petto, i fianchi passano pure credo ora mai di avercela fatta e invece il mio sedere non ce la fa, l’arco di passaggio è troppo basso, devo tornare indietro. Ecco questo è un problema! Centimetro alla volta e poi millimetro alla volta indietreggio, improvvisamente capisco come mi devo muovere ed ecco che riesco a uscire più velocemente, sono salva.
Mr V. in un modo o nell’altro riesce a rilevare quella parte ed ecco che torniamo al punto di partenza, c’è il terzo ramo che ci aspetta.
Curiosa della nuova parte di grotta seguo Mr V. attentamente, quando dopo una discesa abbastanza ripida sparisce il pavimento. Mr V. supera il tratto apparentemente con grande semplicità ma quando arrivo io (che ovviamente avevo fatto la discesa a strica culo) ho difficoltà persino a mettermi in piedi. Eppure ogni volta che incontro queste difficoltà e credo di non farcela improvvisamente dal nulla trovo il posto giusto dove poggiare il piede, dove aggrappare le mani e il modo in cui passare, eppure fino ad un attimo prima ero convinta di tornare indietro!
Una volta superata la parte difficile inizia la grotta. Si perché in realtà i rametti che avevamo rilevato nelle settimane precedenti strisciando e infilandoci in buchi improponibili non sono niente a paragone.
La galleria qui è abbastanza ampia, sembra essere più calda e più o meno sembra avere una via principale che io e Mr V. presi dalla confusione su dove cominciare decidiamo di percorrere per il rilievo di oggi.
Oggi il mio compito è quello di segnare i punti della poligonale, lavoro non facile soprattutto in certi tipi di roccia, ma anche evitare i laser che Mr V. mi spara contro. Sono davanti e sono la prima a vedere come si articola la grotta e nonostante tutto continuo a sorprendermi della sua espansione. Improvvisamente sento arrivare da davanti a me zaffate di aria e appena capisco che Mr V. non ha più bisogno di me vado a vedere cosa c’è oltre quella strettoia. 
Un salone molto bello abbastanza grande dal quale, ovviamente, si dipartono tre strade. Dobbiamo scegliere quale percorrere. Scelto il punto dal quale ricominceremo la settimana prossima comincio a percorrere le tre strade per capire quale è la più corta. Una volta individuata e dopo aver calibrato il disto continuiamo a rilevare. Il ramo è abbastanza ampio e breve. Anche qui troviamo una piccola strettoia dalla quale riesco a passare dopo una “lieve” forzatura. E all’uscita di questa che mi auto appello semi-strettoista. 
Certo, le strettoiste sono necessarie ma devo dire che ho supplito alla loro assenza con dignità.
Bene considerato che non so che ore siano, che i palmari non ci hanno abbandonati e che un ramo l’abbiamo completato decidiamo di fermarci con il rilievo. Ma presi dalla curiosità decidiamo di andare a vedere cosa ci aspetterà  nelle settimane future…
Ora noi lo sappiamo, voi mi sa che dovrete aspettare la prossima uscita e il simpatico racconto di qualcun altro. Non mi sembra corretto rubargli l’effetto sorpresa o semplicemente qualcosa di nuovo da raccontare.

Per oggi siamo abbastanza soddisfatti, abbiamo rilevato quello che dovevamo rilevare, i palmari non ci hanno abbandonato (le minacce funzionano sempre) e sappiamo a cosa andremo incontro alla prossima settimana. C’è solo un piccolo problema: devo riattraversare quel famoso tratto senza pavimento. 
Riguardo Mr V. e di nuovo mi butto in questa impresa impossibile, eppure anche stavolta improvvisamente trovo dove mettere mani e piedi (anche se in realtà ho più paura dell’andata) e nel momento del bisogno trovo chi mi tende una mano che afferro senza troppe vergogne. 
Stavolta è finita davvero, non ci pensiamo più, è andata. Fuori è ancora giorno, soddisfatti e stavolta sorridenti ci cambiamo e ripartiamo per la grande metropoli aspettando la prossima puntata che comincerà Venerdì prossimo alle ore 8.20 (con ammesso ritardo) nella stessa grotta da me, neo appellata IL DELIRIO.
 
Notizia di Luisa
Partecipanti e foto: Luisa e Marco

 

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