Oggi, sabato 2/11/2013, non c'è una sola nuvola in cielo e la
temperatura è in pratica estiva!
Con una giornata cosi le Taddarite non
potevano certo restare a casa o tra i libri, dovevano assolutamente fare
qualcosa!
Allora decidiamo di andare a Castellammare del Golfo dove
c'erano altri gruppi speleo che il giorno prima avevano visitato la
grotta dell'Eremita, che si trova proprio lì nelle vicinanze.
Alle 8:30
Marilicusimano arriva al bar all'ingresso del paese dove viene raggiunta
da Simone, Giorgio, Antonella e Nina per fare una prima colazione tutti
insieme e gustare le famose cassatelle, è una tappa obbligatoria!


Una
volta rifocillati facciamo strada verso il campo che abbiamo raggiunto
in pochi minuti, dove ci attendevano gli altri speleo con le loro
famiglie. Sembrava di essere in un villaggio turistico, non mancava
nulla, solo che al posto degli appartamenti c'erano tende da campeggio.
La tenda più grande rappresentava una cambusa e lì davanti abbiamo
passato tanto tempo e fatto una seconda colazione. Intorno alle 10:30,
con molta calma, indossiamo le tute e ci avviamo verso l'ingresso
dell'Abisso dei Cocci. L'ingresso si trova a circa 430 m sopra il
livello del mare ed è stato faticosissimo affrontare questa salita con
il sole che picchiava sulla testa. Per fortuna, essendo in tanti,
abbiamo dovuto aspettare un bel po' di tempo prima di entrare in grotta e
così abbiamo potuto riposarci perchè eravamo veramente stanchi e
grondanti di sudore.

Dopo una buona mezz'ora siamo tutti dentro
l'ingresso basso dell'Abisso dei Cocci, grotta che prevalentemente si
sviluppa in orizzontale (nella sua prima parte), cosa che ha permesso
anche alle intere famiglie di entrare con noi. Man mano che ci si
inoltra nelle varie gallerie è un continuo susseguirsi di suggestivi
ambienti uno più bello dell'altro. Lungo le gallerie iniziali ci sono
una serie di strettoie alternate da spazi veramente grandi con cupole e
candelabri stalagmitici meravigliosi. Ci inoltriamo nel ramo dei laghi
circondati da queste sculture naturali fino ad arrivare ai laghetti che
si trovano alla fine della galleria. Dei laghi però resta soltanto un
letto di cristalli perché purtroppo l'acqua non c'è più, qua e là si
vedono soltanto alcune vaschette con poca acqua dentro.
Nelle vicinanze
del lago c'è un salone spettacolare dove l'intera superficie è
interessata da microcristallizzazione che riflette la luce dei caschi
come se tutto fosse tempestato di brillanti, dando un effetto surreale.
Le pareti sembravano cascate di cristalli.

Girovagando per la grotta,
galleria dopo galleria, la fame inizia a farsi sentire cosi ci avviamo
verso l'uscita ed iniziamo la discesa verso l'accampamento dove, dopo un
leggero aperitivo (scacce ragusane, olive, formaggi e avanzi di grotta,
tutto annaffiato da buon vino), ci aspetta un bel piatto di pasta.
Presi da appanzamento riposiamo un pò e una volta ripresi dalle fatiche
della digestione facciamo strada verso Palermo. Ammaccati, grattuggiati o
fidduliati, torniamo alle case, ancora una volta, tutti soddisfatti.
Notizia di Marili
Foto di Giorgio
Partecipanti: Marili, Simone, Nina, Antonella, Giorgio
Nessun commento:
Posta un commento
Caro Utente,
i commenti non firmati verranno eliminati.
"Le Taddarite"